Tema delle lezioni delle prossime settimane sarà la primavera.
Ho creato allora delle schede didattiche a tema primavera per giocare con le parole, in questo modo i bambini possono ripassare regole ed esercitarsi a scrivere partendo proprio dalle parole primaverili.
Si tratta di 10 pagine di attività sui nomi: si passa dal discriminare tra animali o vegetali, tra nomi di cose, animali e persone, per poi ricostruire parole ed ordinarle alfabeticamente, a riconoscerne la giusta ortografia, ad inserire l’articolo appropriato, a scrivere brevi descrizioni…
Potete presentare le schede sia per ripassare gli argomenti, che per verificarne l’apprendimento che per introdurre un tema particolare.
Parlare di ciò che ci differenzia (le nostre caratteristiche personali e fisiche, la religione, la cultura, le tradizioni, la lingua…) ci fa comprendere come tutti noi siamo unici e irripetibili, ma allo stesso tempo uguali poiché facciamo parte di qualcosa di più grande e meraviglioso: l’umanità.
Scoprire altre culture è un’importante occasione di crescita personale che aiuta a riflettere sulla diversità, sull’appartenenza e su ciò che ci rende parte della comunità umana.
Ho voluto quindi creare delle attività che facessero riflettere proprio su questi aspetti.
Per prima cosa ho realizzato un libretto in cui ho sintetizzato alcune caratteristiche che ci differenziano individualmente, ma che ci permettono di comprendere come sono comuni a tutti gli uomini: la lingua, il cibo, le abitazioni, le tradizioni, le bellezze architettoniche che siamo in grado di realizzare…
Il libretto invita i bambini a segnare ciò che li caratterizza, ma all’intero di un contesto più ampio, quello umano.
Ho inoltre realizzato delle schede che i bambini potranno compilare, facendo una ricerca su alcune tradizioni e culture. Anche con questa attività i bimbi potranno riflettere sulle differenze tra le culture a sul fatto che tutte però hanno caratteristiche simili.
Tema di questo nuovo appuntamento della rubrica #crescogiocoimparo sono i numeri.
Un argomento che mi ha messo non poco in difficoltà: volevo creare delle attività originali e divertenti, facili da realizzare e allo stesso tempo darvi del materiale da stampare da poter proporre sia a casa che in classe.
Pensa che ti ripensa, ho avuto finalmente l’illuminazione: 4 giochi matematici da fare con blocchetti LEGO.
GLI AMICI DEL 10 – Il primo gioco riguarda gli amici del 10: su tante carte troverete una somma il cui risultato è 10. Per ognuna manca un addendo.
Con l’aiuto delle immagini contente in ogni carta e usando i blocchetti LEGO, i bambini potranno risolvere l’operazione e visualizzare le quantità che formano il numero 10.
COSTRUISCI LA TUA TORRE – La seconda attività permette di riflettere sul concetto di quantità e numero. Ho realizzato delle schede divise in tante finestrelle. Su ognuna un’addizione che permetterà di costruire una torre di LEGO usando blocchetti di 2 colori diversi. Una volta costruite i bambini potranno riflettere su quale delle torri è più o meno alta, se esistono torre di uguale altezza, ma realizzate utilizzando blocchetti di colore diverso e quindi operazioni con addendi diversi.
TIRA E GIOCA – Questo è un vero e proprio gioco volto a far riflettere sul concetto di quantità.
Su di una tabella troverete una colonna che va fino al numero 20 e un fila di blocchetti LEGO di colori diversi.
I bambini dovranno scegliere il loro blocchetto e a turno tirare il dado, aggiungendo tanti numeri quanti ne sono usciti. Pian pianino le colonne saliranno. Vince il primo giocatore che arriverà a 20.
IL GIOCO DELL’OCA DELLE OPERAZIONI – Ho scoperto questo gioco dell’oca in rete, ma l’ho trovato solo in inglese, così ho deciso di crearne uno in italiano.
È un normale gioco dell’oca in cui bambini a turno, tirando un dado, si spostano da casella casella.
Vi sono caselle “vai avanti di 2 caselle” oppure “stai fermo un turno” oppure “torna indietro di 3 caselle”. Sulle normali caselle invece troverete dei numeri +1 – 1 + 2 + 3 – 2…
A inizio del gioco ogni giocatore sceglie un blocchetto lego con cui iniziare e questa sarà la sua pedina. Mi raccomando di scegliere blocchetti di colore diverso.
Ogni volta che un giocatore arriva su una casella con un numero dovrà aggiungere o togliere un blocchetto alla sua pedina. Vince non chi per primo arriva alla casella finale, ma chi alla fine ha più blocchetti.
Durante il gioco nessun giocatore potrà rimanere con zero blocchetti, il blocchetto pedine iniziale rimarrà sempre anche se la casella chiederà al giocatore di togliere dei blocchetti.
Ho creato queste carte per i miei bambini non madrelingua italiani, affinché potessero ripassare od imparare i verbi legati alle azioni ed allenarsi nella lettura e comprensione.
Le ho usate poi anche per ripassare le coniugazioni dei verbi, chiedendo loro – una volta che avevano individuato il verbo giusto – di coniugarlo per esempio all’indicativo presente.
Mentre le utilizzavamo però mi sono accorta che sono molto utili anche i bimbi madrelingua per allenare alla lettura e per esercitarsi ad abbinare un oggetto all’azione.
Tutte le carte sono autocorrettive: cioè indicano al bambino senza l’aiuto di un adulto se la loro risposta è corretta.
Su ogni carta troverete l’immagine di un oggetto e due verbi tra cui scegliere le azioni legate adesso: per esempio su una carta vi sono delle forbici vi saranno due verbi tra cui scegliere, uno tagliare e l’altro incollare. I bambini dovranno indicarne uno e, alzando la linguetta, scoprire se la loro risposta è quella corretta.
Le risposte corrette sono indicate con una X verde.
Creare le carte davvero semplici: è sufficiente stampare il file che troverete sotto, ritagliare le carte e piegare la linguetta che porta la soluzione, in modo che i bambini non la possono vedere.
Io ho proposto le carte dopo aver lavorato con i miei bimbi sui verbi ad essi collegate.
Qui sotto trovate il file con le 15 carte da stampare:
Ci sono vari metodi per imparare a leggere e scrivere, uno di questi è quello sillabico. Partendo dalle vocali si costruiscono tante sillabe che poi combinate fra loro formano parole.
Per allenare i bambini a riconoscere le sillabe ho creato tante schede, tra cui quelle che vi presento oggi.
Su ogni foglio trovate tanti disegni e per ognuno il suo nome mancante però della sillaba iniziale.
I bambini devono completare la parola scrivendo la sillaba mancante
Si tratta di un modo divertente per allenare i bambini a riconoscere le sillabe, la loro grafia e il loro suono.
Ci sono vari metodi per imparare a leggere e scrivere, uno di questi è quello sillabico. Partendo dalle vocali si costruiscono tante sillabe che poi combinate fra loro formano parole.
La creazione e il riconoscimento delle sillabe è quindi il primo passo per avvicinarsi alla lettura e alla scrittura.
Per allenare i bambini a riconoscere le sillabe ho creato delle schede. Su ogni foglio trovate tanti disegni e per ognuno vi sono due possibili sillabe tra cui scegliere l’iniziale corretta. Alcune schede sono in stampato minuscolo ed altre maiuscolo.
Si tratta di un modo divertente per avvicinare i bambini alla grafia e al suono di un determinata sillaba.
Le schede possono essere plastificate per essere utilizzate da più bambini e più volte.
Ho creato delle schede didattiche a tema inverno per giocare con le parole, in questo modo i bambini possono ripassare regole ed esercitarsi a scrivere partendo proprio dalle parole invernali.
Si tratta di 10 pagine di attività sui nomi: si passa dal discriminare tra animali o vegetali, tra nomi di cose, animali e persone, per poi ricostruire parole ed ordinarle alfabeticamente, a riconoscerne la giusta ortografia, ad inserire l’articolo appropriato, a scrivere brevi descrizioni…
Potete presentare le schede sia per ripassare gli argomenti, che per verificarne l’apprendimento che per introdurre un tema particolare.
La creatività di un bambino si esprime in tante piccole attività quotidiane: un foglio scarabocchiato, due legnetti incollati insieme, una storia inventata, una scultura di plastilina o una futuristica macchina fatta di mattoncini colorati.
I bambini sono creativi di natura e sta a noi adulti stimolarli affinché non perdano crescendo il desiderio di creare e di esprimersi in libertà.
“Apprendere attraverso il gioco” è una rubrica dove raccolgo tutti quei giochi che per le loro caratteristiche promuovono, stimolano e facilitano l’apprendimento e che ritengo particolarmente validi.
Oggi voglio presentarvene uno magnifico dell‘HEADU, pensato per allenare la creatività e l’immaginazione dei bambini: l’Inventastorie dei piccoli.
E’ un gioco pensato per i bimbi tra i 3 e i 6 anni, ma lo trovo perfetto anche per quelli più grandi, per i bambini stranieri che stanno imparando o migliorando l’italiano o per bimbi con bisogni educativi speciali.
LO TROVO UTILE PERCHÈ…
stimola la fantasia attraverso il gioco;
allena i bambini a fare descrizioni e a raccontare storie;
li esercita ad imbastire un racconto che abbia un senso e un filo logico;
amplia il loro vocabolario;
li avvicina alle emozioni, dovendo immedesimarsi in quelle dei personaggi;
insegna a gestire il tempo a disposizione;
esercita la logica e l’attenzione, dovendo sia ricomporre immagini sia inventare le sequenze della storia;
allena la manualità, ricostruendo puzzle e muovendo i personaggi all’interno di fondali ed ambientazioni.
DA COSA È COMPOSTO.
Il gioco è formato da 6 puzzle che rappresentano dei magnifici fondali, ricchi di dettagli, in cui ambientare le storie. 20 personaggi e 9 oggetti sagomati di cartone.
COME SI GIOCA.
Le attività possono essere diverse, anche in base all’età e le competenze dei bimbi. Quella principale consiste, una volta ricostruiti i puzzle, dividere tra i partecipanti gli scenari e i personaggi e in base alle loro caratteristiche – contenute nelle istruzioni – imbastire una storia.
QUESTO GIOCO MI PIACE PERCHÈ…
Le tessere dei puzzle così come i personaggi sono grandi e rigidi, facilmente maneggiabili anche da manine piccole.
I fondali sono coloratissimi, accattivanti e molto particolareggiati.
I personaggi attirano subito l’attenzione e le caratteristiche riportate nelle istruzioni non sono per nulla scontate ed ovvie. Troverete per esempio un cagnolino con poteri inaspettati e fatine che soffrono di amnesie.
Il gioco è adatto sia a bimbi più piccoli che a quelli più grandi.
VARIANTI DI GIOCO
Una delle caratteristiche che preferisco dei giochi HEADU è quella di essere molto versatili , perché gli elementi che li compongono sono studiati attentamente e possono essere riproposti tenendo anche conto dell’età, delle particolarità e delle caratteristiche dei bambini.
COME L’HO USATO IO!
Oltre alla versione classica, ho riproposto il gioco in 3 diverse modalità:
1) UNA SFIDA DI VELOCITÀ per allenarsi nelle descrizioni: Mischiate i vari pezzi del puzzle e ogni squadra ( ma si può fare anche se ci sono pochi bambini) deve ricostruirne uno in un determinato tempo, pattuito prima. I giocatori devono fare attenzione a non costruire il puzzle di un avversario, se no dovranno abbandonare il gioco. Una volta ricomposti i fondali, ogni squadra deve descrivere il suo molto attentamente. Vince (o vincono) chi riesce a ricostruire le ambientazioni rispettando il tempo e a descriverle.
2) TROVA L’OGGETTO per allenare l’attenzione e esercitare i bambini stranieri nella comprensione: Mischiate i vari pezzi del puzzle e fateli ricostruire ai bambini (in base al numero dai bambini o alla loro età o livello linguistico potete sceglierne solo alcuni). Ricostruendoli i bimbi possono prestare attenzione ai particolari di ogni fondale. A questo punto nominate un oggetto o un particolare che è contenuto in uno dei puzzle. Il bambino che lo trova per primo acquisisce un punto. Vince chi guadagna più punti. Si può naturalmente giocare anche a squadre.
3) STORIA A PIÙ MANI, un gioco cooperativo per allenarsi a raccontare: Mischiate i vari pezzi del puzzle e fateli ricostruire ai bambini (in base al numero dai bambini o alla loro età o livello linguistico potete sceglierne solo alcuni). Disponete le sagome dei personaggi e degli oggetti sul piano di gioco. A turno i bambini iniziano a raccontare un pezzo di una storia, scegliendo di volta in volta una delle sagome, ma senza utilizzare i suggerimenti contenuti nelle istruzioni. La storia deve avare una logica, una corretta sequenza temporale, un’inizio e una fine.
Queste sono solo alcune delle possibilità attività che si possono fare utilizzando questo gioco e per aver permesso così ai miei bambini di giocare con la loro fantasia.
Ringrazio la HEADU per avermelo inviato e per aver permesso così ai miei bambini di giocare con la loro fantasia.
Per saperne di più su questo ed altri giochi ed eventualmente acquistarli, vi rimando al ricchissimo sito diHEADUdove troverete anche molte informazioni sulla loro mission e il loro metodo “Lifelong Playing Headu” volto a promuovere, stimolare e mobilitare le intelligenze multiple dei bambini attraverso il gioco, con dispositivi didattici divertenti e orientati alla formazione di competenze essenziali o utili ad allenare in modo spontaneo e non forzato una capacità di apprendimento permanente.
Ai vostri bimbi piacciono i puzzle e adorano giocare con i numeri? Il gioco che vi propongo oggi allora fa proprio per loro!
Si tratta di semplici puzzle che per essere ricostruiti hanno bisogno di essere ordinati secondo la sequenza numerica che va da 1 a 10.
Vi sono poi puzzle in cui la sequenza numerica è data dal risultato di addizioni. (es. per avere il numero 7 devo risolvere l’operazione 4+3). Ogni puzzle contiene operazioni diverse.
Il gioco è semplice: ho diviso un’immagine in 10 segmenti, numerandoli uno per uno in sequenza (da 1 a 10). Per ricostruire la figura intera è sufficiente mettere in ordine i numeri.
Tutti i puzzle sono in bianco e nero, in modo che i bimbi possono divertirsi a colorarli.
Una volta stampato il puzzle non vi resta che ritagliare i segmenti e mischiarli in modo che l’immagine non sia riconoscibile.
Si tratta di un’attività autocorrettiva: il bambino cioè si accorge da solo se commette un errore perché il disegno non si ricostruirà perfettamente.
Qui sotto trovate i due tipi di puzzle da stampare, per ognuno ci sono 5 puzzle:
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