Questo venerdì vi propongo 10 favolosi libri sulla natura per avvicinare i bambini alle sue bellezze, ai suoi misteri e riflettere insieme a loro sull’importanza di proteggerla e rispettarla.
I libri sono pensati per bambini dai 4 ai 10 anni.
Le noci sono vive? Quale domanda ti piacerebbe fare a un animale? Gli alberi si innamorano? L’inverno come fa a sapere quando deve arrivare? Le piante hanno diritti? La natura ha la stessa importanza per tutte le persone? Con oltre sessanta domande, Antje Damm ci aiuta a riflettere sulla molteplicità della natura e su ciò che significa per noi.
“La grande quercia” si erge al centro di una radura nel bosco, ha trecento anni, e da sempre offre riparo a uccelli e animali. In compagnia del vecchissimo albero dal tronco ruvido, Benjamin, Anna e Robin vivono esperienze e avventure indimenticabili. Un racconto nel ritmo delle stagioni, un libro senza tempo.
Ortica, la bambina che abita in questo libro, è una specie di spirito della Natura, capace di parlare con piante, animali, acque, terre, fenomeni meteorologici. Sarà lei ad accompagnarti in una passeggiata attraverso il tempo delle stagioni e lo spazio dei boschi, delle montagne, dei campi, popolati da forme viventi che animano ogni cosa. Fiori, alberi, cespugli, bacche, foglie, mammiferi, uccelli, rettili, anfibi, insetti, grandine, neve, sole, pioggia, ghiaccio: Ortica nomina ogni cosa perché la conosce, e si muove con destrezza nella Natura che è la casa di tutti, anche sua. Insieme a lei potrai imparare a usare nuove parole e a muoverti come gli animali e le piante.
Gli alberi hanno tantissime storie da raccontare. Ci ricordano la protesta della ragazza rimasta per 738 giorni su una sequoia per salvarla dai denti delle motoseghe, sono protagonisti dell’incantevole caduta dei petali di ciliegio durante la celebrazione giapponese dell’Hanami, si lasciano esplorare in Guyana su uno speciale laboratorio aereo, proteggono e curano in Africa chi si rifugia nel tronco dell’immenso baobab… Da millenni, gli alberi crescono sulle montagne, nei campi, sulle roteo nel bel mezzo del deserto. Gli uomini li venerano, li piantano, li abbattono o attribuiscono loro poteri soprannaturali. Queste storie rispecchiano la relazione che da sempre ci lega a loro e ci mettono in guardia sulla necessità di prendercene cura. Perché il nostro futuro dipende anche dalla loro salvaguardia!
Possono essere alti come il Big Ben, con tronchi grandi come una casa e foglie ampie come una tettoia, oppure così piccoli da poterli appoggiare su un tavolino. Alcuni sono vecchi più di mille anni. in certi paesi sono considerati sacri, in altri gli uomini vi costruiscono le proprie case. esistono intere foreste nelle quali è quasi impossibile penetrare, abitate da popoli che non conoscono la civiltà. Ci sono anche boschi incantati, leggendari, in cui vivono creature fantastiche. Tutto questo è il meraviglioso, misterioso regno degli alberi.
“Avete mai trascorso un fine settimana immersi nel verde? Tra gli alberi, gli animali, i colori e i suoni che solo la nostra Terra sa regalarci? Io e la mia famiglia abbiamo avuto la fortuna di vivere questa stratopica avventura alla scoperta della Riserva Naturale di Bianca Conchiglia e abbiamo imparato che il primo passo per proteggere la natura è conoscerla!” Piccoli libri per parlare di grandi valori come il rispetto della Terra: perché leggere aiuta a diventare grandi e a scoprire il mondo.
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CURIOSA NATURA di Florence Guiraud, L’Ippocampo Ragazzi, 2017
Età consigliata: 8 anni
Conoscete l’uccello lira, l’ibis crestato, l’insetto-foglia gigante, la cimice rossa del cavolo, il polpo ad anelli blu? La natura ci offre tante bellezze! Che esibiscano i lunghi becchi ricurvi, svelino le piume multicolori o distendano le antenne articolate, gli animali che ci circondano sono una continua fonte di meraviglia e d’incanto. Attraverso una serie di splendidi disegni e incisioni, “Curiosa natura” invita il giovane lettore a scoprire le stupefacenti, rare e bizzarre invenzioni di cui ha dotato uccelli, insetti, pesci …. Un’affascinante wunderkammer per naturalisti in erba.
La natura ci offre infiniti tesori che con un pizzico di creatività possiamo trasformare in bellissimi oggetti, per noi o da regalare: erbe e frutti sono ingredienti speciali per oli, succhi e inchiostri colorati; ciottoli, bacche e cortecce danno vita a sculture e disegni unici e irripetibili; fiori e petali decorano e profumano una saponetta, ma diventano anche un portalume o una ghirlanda… Tanti progetti e idee adatti a grandi e bambini, per liberare la fantasia in modo originale e divertente.
Come mai gli australiani hanno dedicato una statua a una palla di cacca? Avete mai sentito parlare delle rane d’oro? E delle capre-ragno? La natura ha mille storie da raccontare, tante quanti sono i fili invisibili che collegano tra loro gli esseri viventi. Storie incredibili e divertenti che vi faranno scoprire tutti i “pasticci” combinati dagli uomini per non aver rispettato il delicato equilibrio degli ecosistemi. Tra esperimenti e fatti bizzarri, un’introduzione all’ecologia per tutti gli appassionati di scienza e gli amanti della natura!
Quante domande nascono osservando la natura! Anche se viviamo in città, là fuori c’è sempre la natura: alberi e fiori, nuvole e stelle, rocce e sabbia, uccelli, rettili e mammiferi… Se sarai attento e saprai osservare, la natura ti stupirà con la sua bellezza. Questo libro è fatto apposta per suscitare curiosità verso la flora, la fauna e tutte le meraviglie della natura che possono essere osservate in Italia e nel resto d’Europa. Le attività proposte e le illustrazioni, ricche di dettagli poetici e intriganti, sono un invito a uscire di casa e andare alla scoperta del mondo fantastico che aspetta… là fuori.
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Vi auguro un buon weekend, buone letture e aspetto i vostri suggerimenti.
Zurigo è una città immersa nel verde con tanti parchi, ma soprattutto tanti boschi facilmente raggiungibili. La nostra piccola cittadina tra l’altro è immersa nel verde: basta uscire di casa per ritrovarsi nei boschi e in varie riserve naturali che ospitano tantissimi animali dai cervi ai lupi.
Almeno una volta al mese PF fa lezione nel bosco: accendono fuochi, fanno pic nic, costruiscono capanne di legnetti ed intanto classificano piante e fiori e passano la giornata a stretto contatto con la natura. E’ capitato che rimanessero là anche di sera perché la maestra voleva far fare ai bambini un’esperienza particolare: leggere e raccontarsi storie sotto le stelle.
Per noi quindi è nomale fare passeggiate nei boschi. Quando abbiamo voglia di camminare e di prendere un po’ d’aria non ci resta altro che mettere gli scarponi e uscire di casa. Tanto tempo fa per rendere le nostre gite piu’ divertenti avevo già creato la tabella degli esploratori, oggi vi propongo qualcosa di diverso: una caccia al tesoro nella natura.
Ho creato due libretti che accompagneranno i piccoli e i grandi esploratori nelle loro avventure nella natura. Una volta stampati ed assemblati, non resterà che fare una bella passeggiate e segnare cio’ che si riesce a trovare. Potete anche lanciare una bella sfida: vincerà chi o la squadra che riuscirà a trovare il maggior numero di elementi indicati nel libro. Attenzione: i due libretti sono diversi tra loro ed alcuni degli elementi da trovare sono facili da individuare, altri invece decisamente piu’ difficili!
Come creare i libretti:
Stampate il file che trovate qui sotto e ritagliate i vari fogli seguendo i contorni. Avrete 2 copertine e 2 fogli con gli elementi da segnare. Incollate i fogli e le copertine tra loro seguendo il rettangolo a sinistra. I vostri libretti sono pronti!
Una delle particolarità della scuola di PF , ma penso sia lo stile didattico di tutte le scuole qui a Zurigo, è avvicinare i bambini alla natura fin da piccolissimi. Già dalla scuola materna le gite nel bosco erano all’ordine del giorno, cosi’ come accendere fuochi per cucinare e fare pic nic, intagliare legni, creare casette per gli uccelli, fare cacce al tesoro sempre nel bosco, senza parlare dell’orto che coltivano e di cui poi mangiano i frutti.
Per imparare le stagioni, i tipi di alberi, le bacche e fiori i bambini vanno direttamente nel bosco e li’ studiano tutto dal vivo. Non usano libri, ma delle semplici schede piene di informazioni e dove annotare tutto quello che vedono.
Le loro schede ricordano un po’ quelle montessoriane, cosi’ mi è venuto in mente di crearne alcune io per far conoscere a PF quello che studia anche in italiano.
Per prima cosa ho realizzato le schede sui fiori. Quelle che voglio condividere coi voi oggi!
Il kit è formato da:
un puzzle da ricomporre con tutte le parti che formano un fiore
una scheda per imparare i nomi di queste parti
una scheda per esercitarsi a memorizzare queste parti
Le schede sono di due tipi: una piu’ semplice e una piu’ complessa con i particolare del fiore in dettaglio.
Le stelle sono un argomento che appassiona molto PF e cosi’ l’altro giorno ho costruito un piccolo teatro per divertirsi e scoprire qualcosa di nuovo su stelle e costellazioni.
Avevo trovato in rete questa idea e mi era piaciuta molto, cosi’ l’ho rivisitata a modo nostro! E’ nato cosi’ il nostro teatrino. Costruirlo é semplice, cosso cosa serve:
un foglio di cartoncino colorato
un foglio di cartoncino nero
un foglio bianco
pastello bianco e verdino
un taglierino
bi-adesivo
un ago grande (noi abbiamo usato quello per la lana)
una torcia
Come lo abbiamo realizzato:
Per prima cosa dovevamo creare le nostre costellazioni. Ho stampato le costellazioni trovate su questo bellissimo sito e poi ho sovrapposto il foglio stampato al cartoncino nero. Con un po’ di pazienza e di attenzione, ho bucherellato con l’ago le costellazioni in modo che rimanessero impresse sul cartoncino sottostante.
Ho infine ritagliato il mio cartoncino in tanti quadrati aggiungendo il nome della relativa costellazione.
Ora bisognava creare il teatrino!
Per prima cosa ho ricavato un rettangolo dal cartoncino colorato in modo che fosse un po’ piu’ grade dei cartoncini con le costellazioni. L’ho ritaglianto e piegato come spiegato qui sotto:
In pratica ho piegato il rettangolo a metà, ne ho ricatavo una finetrella della larghezza dei cartoncini delle costellazioni e ho fatto in modo che potesse rimanere in piedi usando il biadesivo ai lati.
Ho fatto un taglio nella parte superiore del tetarino (sulla piega che chiude il teatrino) leggermente piu’ lungo dei miei cartncini con le costellazioni. In questo modo i figlietti vengono inseriti e rimangono bloccati.
Sembra una cosa complicata, ma in realtà ci ho messo davvero poco a costruirlo.
Alla fine ho incollato un foglio bianco sulla base del teatrino, in modo che la luce passando dai buchini delle costellazioni potesse essere vista.
Ecco come funziona!
Spegnete le lucie e inserite i vostri cartoncini con le costallazioni. Con la’iuto di una torcia illuminate il teatrino e magicamente le costellazioni verranno proietatte sul foglietto bianco.
PF si é divertito molto a giocarci anche s enon so se perché il nostro teatrino sembrava davvero magico o perché non vedeva l’ora di scoprire nuove stelle!
Prima di trasferirci qui, vi confesso che prendevo in giro i tedeschi o gli svizzeri che, in riva al nostro lago di Como, appena vedevano un raggio di sole si mettevano in maniche e pantaloncini corti. L’altro giorno mi sono accorta che, dopo due anni qua, faccio esattamente lo stesso. Direi che mi sono perfettamente acclimatata 😉
Ecco qui allora 6 idee prese in rete per giocare all’aria aperta…
Come sapete nella nostra ridente cittadina zurighese siamo circondati dal verde: boschi, parchi naturali, prati e campi a volontà. Una delle passioni di Piccolo Furfante é andare nel bosco alla scoperta di funghi (velenosi :-(), fiori, lumache e percorsi-gioco pensati per i piccoli esploratori.
Alla scuola di circo ogni pomeriggio e con qualsiasi tempo, i bambini uscivano per qualche avventura nella natura: accendere un fuoco, andare a caccia di rane, cuocere mele arrosto o, semplicemente, rotolarsi nel fango…
Cosi’ quando qualche tempo fa ho trovato questa idea in rete, ho deciso di riproporla pari pari a Piccolo Furfante.
Di cosa si tratta? Ma di una tabella da esploratore! Fiori, funghi, erba, rametti ora possono essere facilmente classificati per colore rendendo l’avventura piu’ scientifica e piu’ eccitante.
Invogliata dal caldo sole di inizio settembre, mi ero messa e leggere Gardenia, famosa rivista di giardinaggio, nel tenativo di migliorare il mio “scarso” pollice verde 🙁 . Lungi da imparare qualcosa, ero però stata catturata da un articolo davvero interessante intitolato “L’appetito vien coltivando” di Pia Piera.
Nel pezzo veniva presentato l’interessantissimo progetto realizzato, da Nadia Nicoletti, in una scuola primaria vicino a Trento, a Villazzano più precisamente, in cui “insegnanti ortolani” avevano creato insieme ai piccoli studenti un orto scolastico.
L’esperienza mi aveva subito entusiasmata ed ero andata a cercare su internet il sito dell’associazione “Orti di pace” a cui il progetto di Trento si collegava. Qui avevo trovato tante informazioni utili e tante esperienze, compresa quella letta nella rivista, che mi avevano davvero affascinata. Avevo, inoltre, scoperto girovagando nel sito, che dalle mie parti era attivo un “orto scolastico” e avevo seguito con interesse la sua “cronaca” .
A fine settembre poi mi era capitato, seguendo una tavola rotonda sul tema della “creatività a scuola”, di sentir raccontare direttamente dalla viva voce di Teodoro Margherita la sua bellissima esperienza.
L’orto diviene per l’insegnante e per i bambini non solo un momento di impegno ma anche di divertimento, di apprendimento, di creatività e di relazione. Per creare e curare un orto ci vuole davvero tutto questo insieme. E’ stato magnifico sentire raccontare “in diretta” del lavoro necessario per realizzarlo, ma anche della solidarietà ricevuta da amici, parenti e conoscenti , dell’impegno e dell’interessamento dei bambini, della curiosità per ogni più piccolo aspetto della natura, della scoperta di storie e leggende legate alle piante, della possibilità di poter apprendere (anche il francese) partendo dall’orto e dai suoi frutti, di tessere nuove relazioni e fare nuove conoscenze, di creare una rete di orti scolastici e non solo.
Spinta da questo bellissimo racconto e dai nostri esperimenti “ortolani” con Piccolo Furfante, mi sono lanciata in una serie di letture interessanti che volevo consigliarvi:
“Pomelo sta benone sotto il soffione” di Ramano Badescu e Benjamin Chaud. Con le avventure del piccolo elefante Pomelo che vive sotto un soffione in un meraviglioso orto-giardino
E intanto noi siamo occupati a raccogliere i cachi e le zucche (a lato il momento della semina) del nostro orto e ad osservare i progressi della nostra pianta di meloni, piantata in un vaso in balcone. Ci credereste??? Quando abbiamo piantato i semi di melone io e Papà Ema eravamo mooooolto scettici ed invece…
La teoria delle Intelligenze multiple nasce dagli studi effettuati da Howard Gardner, secondo il quale l’intelligenza non è unica, ma molteplice: ognuno di noi cioè è dotato di diversi tipi di intelligenza, ben 8. Ciascuno di noi, detto più semplicemente, ha otto modi diversi di essere intelligente.
Ecco i vari tipi di intelligenza classificati da Gardner:
Verbale- Linguistica
Logico-Matematica
Spaziale
Corporeo-Cinestesica
Musicale
Interpersonale o sociale
Intrapersonale
Naturalistica
L’intelligenza viene definita secondo lo studioso in base a tre caratteristiche:
–L’abilità di creare un prodotto o offrire un servizio che sia ritenuto efficace e di valore nella cultura di appartenenza del soggetto che lo realizza
–Una serie di capacità che ci permettono di risolvere i problemi della vita quotidiana
–Le potenzialità per trovare soluzioni a problemi che ci rendono capaci di acquisire nuove conoscenze
Ogni persona possiede tutte e 8 queste intelligenze, ma a gradi differenti. Una persona avrà più sviluppata l’intelligenza verbale rispetto a quella logico/matematica o quella musicale rispetto a quella interpersonale (a tutti sarà certamente capitato di affermare: “sono più portato per la musica o la matematica o il disegno…”) . Un tipo di intelligenza non esclude l’altra, noi stessi le utilizziamo simultaneamente nella vita quotidiana. Ecco perchè un loro armonioso sviluppo è auspicabile.
Queste intelligenze, più o meno innate, possono essere sviluppate, favorite e potenziate tramite l’esercizio.
Naturalmente, tutto questo ha forti ripercussioni a livello educativo:
ognuno di noi sarà più propenso e facilitato ad apprendere, se il contenuto dell’apprendimento sarà presentato secondo le modalità proprie del tipo di intelligenza a cui si è maggiormente predisposti
anche gli educatori, naturalmente, avranno un tipo di intelligenza che prediligono rispetto ad altre. Questo influisce notevolmente sulle modalità e lo stile di insegnamento. Si dovrà tenere conto di ciò nella programmazione didattica per evitare che lo sviluppo di un tipo specifico di intelligenza possa essere penalizzato.
è importante favorire lo sviluppo ed il potenziamento di ognuna delle 9 intelligenze, pensando ad attività ed esercizi ad hoc
ogni materia e contenuto didattico può essere presentato secondo modalità proprie di ogni specifica intelligenza
Dopo questa lunga premessa, oggi vorrei parlare dell’intelligenza naturalistica.
Chi ha sviluppato questo tipo di intelligenza mostra un forte legame con la natura, ama coltivare piante (il famoso “pollice verde”) ed allevare animali, manifesta curiosità ed una forte propensione a prendersi cura ed osservare le varie creature viventi, è interessato ai diversi fenomeni naturali e all’ambiente (e a tutti i problemi connessi), ama lavorare e trascorrere tempo all’aria aperta…
Persone con una spiccata intelligenza naturalistica è probabile che diventino botanici, giardinieri, biologi, geologi, fioristi, agricoltori… insomma svolgano tutte quelle attività che sono strettamente collegate con la natura.
Favorire lo sviluppo di questa intelligenza è semplice. Basta creare occasioni affinchè il bambino possa venire a contatto con la natura, gli animali, le piante. Facendogli vivere e sperimentare la vita all’aria aperta e approfondendo argomenti ad essa collegati. Ogni occasione è buona: il giardino di casa, il parco, l’orto, lo zoo, le fattorie…
A tal proposito vorrei consigliare la visita alle Fattorie Didattiche in cui è possibile avvicinarsi alla natura facendo tante divertenti esperienze. Ecco il sito delle Fattorie Didattiche della Regione Lombardia e quello di Bambiniinfattoria.it con giochi, curiosità e tante informazioni utili.
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