In Sardegna con i bambini: a Baja Sardinia tra scivoli e pedalo’

baja sardinia spiaggia bambini

Io non sono un’amante degli scivoli e dei parchi acquatici in generale, ma PF li ha da poco scoperti ed è stato amore a prima vista. Cosi’ quest’anno abbiamo deciso di portarlo ad un parco acquatico qui in Sardegna per farlo divertire un po’ e noi fare un tuffo nel passato: infatti ben 21 anni fa, giovanissimi, io e Papà Ema ci eravamo andati nella nostra prima vacanza insieme.

La nostra destinazione è stata quindi: Baja Sardinia ed il parco acquatico Aquadream.

Va da sé che il parco dopo 21 anni era cambiato parecchio e abbiamo ritrovato poco di quello che avevamo visto la prima volta, ma ci siamo comunque divertiti un mondo.

Il parco si trova proprio a ridosso del paese e quindi è facile trovarlo. E’ ben organizzato e adattissimo ai bimbi dell’età di PF che ha potuto fare quasi ogni scivolo.

Oltre a due aree per bambini ben attrezzate , il parco dispone di scivoli di varia difficoltà da fare sia con gommoni che senza.

acquaparc baja sardinia bambini scivoli

Per chi vuole semplicemente rilassarsi, come me, sono a disposizione due idromassaggi, la piscina per nuotare e comodi gommoni  per essere sospinti dalle correnti di un fiume artificiale.

Pur essendo affollato, non abbiamo avuto problemi di lunghe file per le diverse attrazioni nè per il ristorante. Nella pausa pranzo in attesa di rientrare in acqua oltre a riposarci sotto gli ombrelloni, ci siamo concessi una partita a minigolf, salti sui trampolini e un’immancabile partita a calcetto.

baja sardinia relax aquadream bambini

Va da sè che siamo stati gli ultimi ad uscire, anche pechè il nostro albergo era proprio a ridosso del parco. Soggiornarci è stato davvero piacevole e ve lo consiglio di cuore: oltre alla cortesia e gentilezza del personale, abbiamo trovato una comodissima camera con terrarzino da cui ci siamo goduti la brezza serale, una piscina interna in cui continuare a giocare e, imperdibile, una prima colazione davvero gustosa con croissant appena sfornati e frutta fresca a volontà! L’albergo La Jacia  è immerso nel verde e le stradine che conducono alle varie camere sono costeggiate da piante di oleandri, di rosmarino e di bouganville: un piacere per gli occhi e l’olfatto!

baja sardinia alberghi bambini

Non potevamo lasciare Baja Sardinia pero’ senza un bagnetto nel suo splendido mare color smeraldo e cosi’ siamo scesi nella vicina spiaggia dove abbiamo noleggiato un pedalo’. Pedala e pedala siamo approdati ad un vicino scoglio dove Pf si è potuto divertire a tuffarsi.

baja sardinia spiaggia e pedalo' bambini

Come avrete capito, è stata un gita divertente e piacevole che consiglio sia ai grandi che ai piccini.

Alcuni consigli utili e cose da sapere:

  • Al parco acquatico sono disponibili aree pic nic all’ombra e un ristorante che serve pizza, insalate e hamburger ad ogni ora
  • Dalle 13.30 alle 14.00 tutti i giochi sono chiusi, perfino le piscine destinate ai bambini. Quindi bisogna organizzarsi soprattutto se ci sono bimbi al seguito!
  • Il minigolf è gratuito (bisogna solo lasciare una caparra di 5 euro che poi vi verrà restituita) cosi’ come i tappeti elastici. L’unico problema è che non sono all’ombra e giocarci in pausa pranzo puo’ essere mortale.
  • All’ingresso sono disponbili comodi armadietti al costo di 3 euro
  • I bagnini che sorvegliano i giochi sono molto severi nel far rispettare le regole per garantire la sicurezza di grandi e piccini e questo garantisce tranquillita e relax a tutti.
  • Il parco chiude alle 18.00, anche se è possibile attardarsi un po’ di piu’ per cambiarsi e recuperare la propria roba
  • La spiaggia di Baja Sardinia è in parte libera e in parte attrezzata. Il noleggio pedalo’ e gommoni è proprio a ridosso della spiaggia. Fate il giro dei vari chioschi perchè propongono prezzi e pacchetti diversi
  • Lungo tutta la costa troverete negozietti, bar e ristorantini dove fermarsi e fare mangiare in tutta comodità
  • All’ingresso del paese, proprio a ridosso della pineta, si trova il ristorante  Il Guscio. Noi vi abbiamo cenato, mangiando una buona pizza e un ottimo filetto. Il servizio è stato veloce, malgrado fosse pieno, e PF non ha fatto in tempo ad annoiarsi che già eravamo al dolce!

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Alla scoperta della Sardegna: il sito archeologico di Su Nuraxi

E’ da qualche settimana che ci stiamo facendo una scorpacciata di  mare e sole, ma  la Sardegna offre anche molto altro e non parlo solo di cibo (quello meriterebbe un capitolo  a parte!)

Tra le bellezze di quest’isola, alla portata dei bambini, ci sono i siti archeologici. Due giorni fa ne abbiamo visitato uno vicino a noi. Ero un po’ dubbiosa sulla “tenuta” di Piccolo Furfante visto che la visita era solo guidata, ma abbiamo deciso di tentare e tutto è andato piu’ che bene, anzi è andato alla meraviglia!

Per la nostra “gita archelogica” abbiamo scelto il sito archeologico di Su Nuraxi a Barumini che nel 1997 è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

La visita comprende  un percorso guidato di circa 45 minuti (in inglese o in italiano) e per chi vuole la visita al museo, Casa Zapata, e al Centro Lilliu che offre una splendida mostra interattiva per i bambini. Noi abbiamo scelto il pacchetto completo anche se il museo non siamo riusciti a visitarlo per questioni di tempo (gli zii ci aspettavano a Cagliari per la merenda :-D)

La sera prima di partire Papà Ema e Piccolo Furfante si sono immersi in una lettura preparatoria di alto spessore : “Indiana Pipps e la valle della memoria perduta”. Cosi’ la nostra avventura archeologica è iniziata  con  Piccolo Furfante che ha preteso di vestirsi come Indiana Pipps con tanto di cappellino, lente di ingrandimento e con Papà Ema che non faceva altro che ricordare le prodi gesta dell’eroe disneyano. Da uscirne pazzi, vi assicuro! Pure la nostra guida ci guardava perplessa 😀

Il sito archeologico è davvero spettacolare e Piccolo Furfante ha seguito attento e disciplinato per quasi un’ora  la nostra guida che devo dire è stata davvero brava a tenere l’attenzione e a stuzzicare la curiosità.

PF è stato colpito dalla grandezza della fortezza con i suoi cunicoli, le sue torri e le sue scalinate in pietra. Anche il  villaggio ai piedi del nuraghe lo ha impressionato parecchio e alla fine abbiamo giocato nel  labirinto di stradine che le varie case e capanne hanno formato.

Altra cosa che ha colpito molto Piccolo Furfante è stato scoprire il lungo lavoro dell’archeologo e dei suoi aiutanti che hanno scoperto e portato alla luce il nuraghe (nei secoli interamente ricoperto dalla terra). La guida  ha fatto vedere delle foto del complesso lavoro di recupero, mostrandoci poi esattamente a quale parte della struttura si riferivano. E’ stato davvero emozionante.

A Piccolo Furfante “piu’ di tutto tutto tutto” sono piaciuti:

  • le scale scoscese con la manigliona di sasso a cui aggrapparsi
  • il cunicolo che non ci si passava per niente
  • il pozzo con le monetine
  • la porta dell’archeologo con la data
  • il labirinto di sassi

A noi invece è piaciuto tutto! 😀

Dopo aver visitato la zona archeologica ed aver pranzato, abbiamo visitato il Centro Giovanni Lulliu che offriva una mostra  dal titolo A te gli occhi” – Il Mondo tra magia e scienza.

Devo dire che non ci aspettavamo niente di che, eravamo inoltre un po’ stanchi ed accaldati e pensavamo solo di riposarci un po’ prima di buttarci a visitare il museo archeologico di Casa Zapata. Invece abbiamo avuto una bella sorpresa: la mostra è interessante e educativa, adattissima anche per bambini di 5/6 anni e le attività interattive ci hanno letteralmente catturato. Alcune sono pensate per bimbi piu’ grandi (come la seduta spiritica), ma grazie alla  guida (davvero paziente e gentile) siamo riusciti a farle tutte e a divertirci un mondo. Ci siamo cosi’ divertiti che non abbiamo piu’ avuto il tempo di andare a visitare il museo :-S Sarà per la prossima volta!

A Piccolo Furfante sono piaciuti:

  • la pancia della mamma (la riproduzione a grandezza naturale della placenta in cui si puo’ entrare e naturalmente uscire 😉 )
  • i tatuaggi virtuali
  • il matrimonio di Mamma e Papà (anche se ad un certo punto si é nascosto sotto ad una sedia e non lo trovavamo piu’)
  • il letto del fachiro

Per chi volesse fare questa bella gita ecco due siti che possono esservi utili: Fondazione Barumini e il sito del Comune di Barumini

Alcuni consigli utili:

  • il sito archelogico si trova su di una collina ed è naturalmente sotto il sole. Gli unici ripari sono alcuni alberelli (pieni di gente in cerca di fresco) ei muri e i tetti della fortezza. Munitevi di crema solare, cappellino, bottigliette d’acqua e non fate come noi: visitarlo a mezzogiorno non è stata una gran bella idea!
  • A ridosso del complesso archeologico c’è un bar e un ristorante. Noi abbiamo optato per il bar perchè al ristorante c’era un banchetto di nozze. Devo dire che non ce ne siamo pentiti: il posto è carino, dotato di aria condizionata e offre un menu fisso a 6 euro. C’è naturalmente la possibilità di mangiare al sacco, ma i 40 gradi e lo scirocco ci hanno fatto desistere.

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Alla scoperta della Sardegna: la Sartiglia vista da Piccolo Furfante

E’ da due settimane che ho promesso di raccontarvi dove siamo andati per le nostre ferie di febbraio e cosa abbiamo fatto in Sardegna. Oggi finalmente trovo il tempo di scrivervelo!

A febbraio qui a Zurigo le scuole chiudono 2 settimane per le Sportferien. Di solito le famiglie vanno a sciare per godersi il sole e la neve, ma noi abbiamo preso armi e bagagli e siamo andati a gustare il caldo e la compagnia di cari amici. E quale posto migliore, se non la Sardegna?? 😀

Le vacanze coincidevano con il carnevale ed a Oristano si festeggia un carnevale davvero speciale: la Sartiglia. Tre giorni di festa e di allegria  per grandi e piccini.

Non sapevo se a Piccolo Furfante sarebbe piaciuta perché la Sartiglia non é un Carnevale che definirei tradizionale: niente carri, niente sfilate di maschere e soprattutto tre giorni intensissimi che bloccano la città  dalla mattina alla sera.

La Sartiglia é una festa cavalleresca in cui cavalieri mostrano il loro coraggio e la loro bravura in sella a meravigliosi cavalli lanciati al galoppo. Una festa che riporta indietro nel tempo e che rende la città magica.

La festa inizia la domenica quando si cimentano i cavalieri del Gremio (corporazione) dei Contadini, al lunedi’ “gareggiano” i mini-cavalieri (bambini e ragazzi che non sono certo da meno per coraggio e bravura dei grandi) e il martedi’ é la volta del Gremio dei Falegnami.

La giostra é divisa in due parti: al mattino fino a metà pomeriggio i cavalieri, con a capo il Componidori del proprio Gremio, si scagliano al galoppo nel tentativo di inforcare con la propria spada una stella d’argento appesa ad un filo. Se ci riusciranno l’annata sarà colma di fecondità. Ad ogni discesa, la folla incita, si infiamma, gioisce o rimane delusa.

Nel tardo pomeriggio i cavalieri si cimentano invece nella corsa delle Pariglie: una prova di coraggio e bravura che vede i cavalieri, 3 alla volta, lanciati al galoppo sui propri cavalli affiancati, formare con il proprio corpo piramidi, figure e far volteggi mozzafiato.

Prima della “caccia alla stella” e la corsa delle Pariglie si puo’ ammirare la sfilata dei vestiti tradizionali oppure fermarsi nei mercatini o gustarsi i dolcetti tradizionali negli angoli delle strade o, semplicemente, ammirare le bellezze della città.

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