Gita a Capo Mannu alla scoperta dei profumi e dei sapori della Sardegna

Il mare profuma le strade dell’isola, oggi: il Maestrale apre i pori della pelle, lava la faccia alle case, spacca le onde e la rotta. A terra, aspettando che la forza del vento si consumi.

Emil Cioran

Visitare un luogo vuol dire anche scoprirne gli odori ed i sapori a volte cosi’ diversi da quelli abituali. L’altro giorno, complice il maestrale, siamo andati alla scoperta degli odori e dei sapori della Sardegna grazie ad una passeggiata a Capo Mannu, il capo che domina la marina del Sinis.

La passeggiata è corta (circa 20 minuti) e adatta anche ai bimbi piccoli, a patto che si indossino scarpette chiuse e si sia ubbidienti: la salita, infatti, si affaccia su un alto precipizio e in cima al Capo, a strapiombo sul mare, il vento soffia davvero forte. Lo spettacolo che si apre davanti agli occhi è  fenomenale: da una parte il mare immenso con i suoi ondoni e dall’altro la vista sulla marina del Sinis sulle sue spiagge, le sue case e gli stagni. Un paesaggio mozzafiato. Se si osserva bene il mare, si possono scorgere dei surfisti che sfidano le onde e il vento nonchè il loro coraggio.

Inerpicandosi sulla salita quello che colpisce, oltre alla vista, sono i profumi: i lentischi, il ginepro, il rosmarino, il finocchio selvatico… Si è letteralmente sopraffatti. 😀

Piccolo Furfante ha scoperto l’aglio selvatico, il finocchietto che sa di anice, le bacche di ginepro…

Papà Ema e Piccolo Furfante hanno improvvisato, nascosti dal lentischio, agguati armati di bacche ai danni della sottoscritta,che con le sue ciabattine infradito (adatissime per la passeggiata 😳 !) cercava di arrivare al Capo.

In cima al Capo si trova una torre spagnola, ancora in buono stato che, con un po’ di attenzione, si puo’ ancora scalare, immaginandosi di essere cavalieri in difesa del castello 😀

Al ritorno dal capo, diretti al piccolo chiosco all’ingresso della passeggiata, abbiamo incrociato dei cavalieri veri provenienti dal vicino maneggio,anch’essi intenti ad ammirare il paesaggio e ad assaporare i profumi di questo angolo di paradiso.

Al chiosco ci aspettava una bella sorpresa: una pasta alle cozze  ed antipasti degni di un re da assaporare di fronte al mare 😀

D’altra parte dovevamo pur recuperare energie!? 😉

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In Sardegna con i bambini: Torregrande tra mare e divertimento

In Sardegna soffia vento. E’ un dato di fatto! A me piace il vento, ma il binomio maestrale/bambino piccolo non è l’ideale, soprattutto se si vuole andare in spiaggia…

La costa del Sinis è esposta al maestrale e quindi il mare, oltre ad essere freddino, quando soffia è anche mosso e puo’ diventare mooooolto mosso.

Se si viaggia con i bimbi, le alternative sono due: o si rinuncia alla spiaggia o si cercano zone meno esposte che permettono di giocare e fare il bagno in tutta sicurezza. Una di queste spiagge è quella di Torregrande.

A me piace questa spiaggia perchè è vasta, con molti servizi (bar, docce, ombrelloni, giochi…), con una bella passeggiata e relativamente riparata dal maestrale. A Papà Ema invece non piace molto appunto per tutte le ragioni che la fanno piacere a me :mrgreen:

La spiaggia è dominata da una imponente torre spagnola da cui si accede alla passeggiata e da qui alla spiaggia. Sul lato destro si scorge Capo San Marco con il suo faro, mentre sulla sinistra il porto.

Come dicevo la spiaggia è molto grande e il fondale scende abbastanza dolcemente. La sabbia è scura e rende l’acqua poco trasparente rispetto alle altre spiagge delle zona.

A Piccolo Furfante piace perchè puo’ correre indisturbato, stare in acqua e giocare sul bagnasciuga in tutta tranquillità anche se soffia il vento. Non possono poi mancare scavi in cerca di arselle  e buche profonde nel tentativo di seppellire mamma e papà 😀

Di solito dopo una bella nuotata, andiamo a fare merenda alla gelateria artigianale lungo la passeggiata che fa un gelato superlativo che attenta alla mia dieta 👿 . La giornata in spiaggia termina, di norma, in una delle tante pizzerie in compagnia di cari amici e zii.

La spiaggia è collegata ad Oristano da una lunga pista pedonale, iteramente ciclabile. Ideale per abbandonare la macchina e fare una sana passeggiata.

Durante il fine settimana la spiaggia è abbastanza affollata e, purtroppo, molte volte l’abbiamo trovata anche molto sporca piena di bottiglie e resti di pic nic vari. 😡

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In Sardegna con i bambini: alla scoperta del castello di Bosa

L’altro pomeriggio il cielo si è rannuvolato e qualche goccia di pioggia è cominciata a scendere. Scendere in spiaggia neanche a parlarne e allora? Tutti in macchina per una gita a Bosa.

E’ da anni che volevo andare a visitare questa cittadina. Molti me ne avevo parlato, tutti entusiasticamente. L’occasione non c’era mai state, fino a l’altro ieri…

La  strada per raggiungerla non è delle migliori: è infatti piena di curve. E’ una strada che non consiglierei a chi soffre di mal d’auto. E’ tuttavia una strada spettacolare: tra mare e montagna con paesaggi mozzafiato che si aprono all’improvviso davanti agli occhi.

La strada litoranea giunge fino a Bosa Marina, con la sua spiaggia e la sua lunga passeggiata sul mare. Noi non l’abbiamo visitata dato che stava piovendo. Abbiamo , invece, imboccato subito la deviazione per Bosa e siamo entrati in città attraversando un suggestivo ponte. Vista la confusione di macchine, abbiamo subito cercato parcheggio. Il castello domina dall’alto la città e trovarlo non è stato certo difficile.

Inerpicandoci tra stradine e ripide scale siamo arrivati alla sommità del colle dove sorge il castello, cogliendo in questo modo l’occasione di ammirare le case multicolori  e i negozi caratteristici del centro, le pinacoteche e i musei sparsi un po’ ovunque. Abbiamo cosi’ scoperto una cittadina incantevole 😀 Intanto il tempo stava migliorando e le nuvole si erano già spostate verso l’interno.

Al castello si accede attraverso delle scalinate oppure in macchina seguendo la strada principale. Venendo dal borgo a piedi, noi abbiamo imboccato una scalinata molto ripida con vista sia sul mare che sulla pianura: uno spettacolo! Non saprei spiegarvi che strada abbiamo scelto, perchè siamo andati completamente a caso, tenendo come riferimento le torri del castello. :-S

La visita al castello è a pagamento: 3 euro a persona e gratis per i bimbi (ma non ho visto fino a che età). La gentile signorina alla cassa fornisce ai visitatori un foglio con la storia del castello e della chiesa. Purtroppo non tutto il castello era visitabile: le torri e parte della cinta muraria erano chiuse per lavori di restauro. Questo non ha impedito a Piccolo Furfante di divertirsi lo stesso, giocando al cavaliere che difende la sua bella, che sarei io naturalmente: la mamma è sempre la mamma! 😉

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