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Cippo, la marionetta di stoffa di Piccolo Furfante

“Non ci crederai mai!!! Dalla doccia esce salsa di pomodoro e per sapone dovrei usare una mozzarella di bufala!!???” “Cippo!” rispose Andrea “che cosa ti aspettavi? Siamo o no sull’isola di Pizza????!!”

L’intrepido esploratore Andrea ed il suo simpatico amico Cippo sono i protagonisti di una storia (interminabile) che racconto ogni sera a Piccolo Furfante.

I nostri eroi hanno il compito di esplorare l’immenso Oceano Acquatico che separa Como da San Francisco. Viaggiando su mezzi di fortuna (canoe di carbone, zattere di pastelli, barche di biscotti…) ed aiutati da strani animali (come le alghe spazzoline e le sardine volanti) girovagano in lungo in largo, approdando su strane isolette disseminate alla rinfusa qua e là. Per ora  hanno visitato l’isola di PoiPoi fatta di insalata, l’isola Cippirimerli piena di piume, l’isola di Acciuga, l’isola di Biscotti, l’isola di Meringa, l’isola di Legno e quella di Sasso, l’isola Gomma da masticare, l’isola di Carbone, l’isola di Pastelli e quella di Pioggia, l’isola di Ghiaccio e, naturalmente, l’isola di Pizza 🙂

Ogni sera i nostri amici visitano un’isola diversa (che di solito mi viene suggerita da Piccolo Furfante) e vivono straordinarie avventure. Se Andrea è un esploratore (umano), Cippo è invece uno strano mostriciattolo metà uccellino e metà orso.Tra l’altro, se questo non bastasse a renderlo particolare,  è anche tutto blu!! Naturalmente Piccolo Furfante è affascinato non tanto da Andrea, quanto da Cippo e dalle sue mille marachelle.

Già da qualche tempo mi ero ripromessa di disegnare per PF questo fantomatico Cippo, ma qualche settimana fa al supermercato ho avuto uno folgorazione: reparto casalinghi, zona stracci e strofinacci! 🙂

Alla ricerca di un ricambio per il mio utilizzatissimo Mocio, mi è venuto in mano uno straccio in microfibra per spazzoloni. Avete presente?? Quelli tutti morbidosi, coloratissimi, puffosi con due alette laterali da inserire nello spazzolone. Rigirandomelo tra le mani mi è venuta un’idea. Ho fatto un’investimento di 3 euro e me lo sono, quindi, portata a casa (insieme ad un mocio verde) per vedere se potevo veramente creare il nostro Cippo homemade. 🙂

Dopo aver buttato giù alcuni progetti, finalmente mi sono messa al lavoro e ora abbiamo la nostra marionetta Cippo che ci tiene compagnia durante i nostri avventurosi racconti serali.

Cosa ho usato:

  • uno straccio in microfibra puffoso da un lato e liscio dall’altro, con due alette alle estremità – colore blu
  • ago e filo
  • forbici
  • piccole strisce di stoffa adesiva rosse
  • occhi mobili
  • lana blu

Come l’ho costruita:

Per prima cosa ho diviso in due lo straccio. Le due metà saranno il corpo ed il viso della marionetta. Le tasche posteriori dello straccio serviranno per inserirci la mano e manovrare la marionetta.

Ho quindi creato una lingua, ritagliando due pezzi di stoffa adesiva rossa che poi ho attaccato tra loro.  Ho cucito la linguetta su una delle due alette posteriori, avendo l’accortezza di non bloccara l’apertura dell’aletta.  Una volta cucita la lingua, ho creato la bocca facendo una lunga cucitura che unisce le alette tra loro, senza bloccarle. A questo punto ho cucito i due pezzi di straccio tra loro, lasciando libera solo la parte terminarle dove spunta la lingua che sarà la bocca di Cippo.

Ho ritagliato due cerchi di stoffa adesiva e li ho appiccicati sullo straccio: saranno i due occhi della nostra marionetta. Vi ho poi incollato sopra gli occhietti mobili per rendere il nostro Cippo più buffo.

Ho creato infine un ponpon con della lana azzurra e l’ho cucito a metà del pezzo di stoffa, si troverà appena sopra gli occhi e sarà il ciuffetto ribelle del nostro Cippo.

Dopo circa un’ora di lavoro la nostra marionetta era terminata. Non potete immaginare la gioia di Piccolo Furfante nel vedere il suo Cippo di persona 🙂

Ecco altre idee dalla rete per creare  simpatiche marionette:

  • Bebeblog (con semplicissime marionette a dita e questa marionetta multicolore fatta con le calze)
  • Mammybloggingitaliano (con dolci marionette a dita di feltro)
  • La Pappa Dolce (con tantissime marionette per ogni gusto: di carta, di feltro, a dita…)
  • MammaFelice (con i suoi dolci burattini fai da te)
  • eHow(con un video-tutorial che spiega passo passo come costruire marionette di stoffa)
  • CraftElf (per costruire marionette-coniglietto partendo da dei semplici guanti. Una bella idea per la prossima Pasqua!)
  • Life123 (con delle simpaticissime marionette fatte con calze, bottoni e lana)
  • Craftjr (con un tutorial per creare una bellissima marionetta-giraffa usando una semplice calza marrone)
  • APeekIntoOurLives (questa volta con una marionetta-zebra fatta sempre con le calze)

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Il castello di carta dei cavalieri dell’Apocalitta

Mammagiramondo ha colpito ancora!! Da sempre leggo i suoi post e da sempre mi faccio rapire dai suoi racconti e dalle sue avventure. Qualche giorno fa mi sono lasciata trasportare dalla magia delle sue parole,  leggendo l’articolo dedicato ai castelli di Bellinzona, città che adoro e che dista pochissimo da casa P.

Così, visto che era già in programma una gita sulla neve nella vicina Svizzera, io e Papà Ema abbiamo deciso di fare una sosta sulla strada per visitare uno dei tanti castelli disseminati qua e là. Abbiamo scelto per comodità il castello di Mesocco ai piedi del monte San Bernardino. Il castello è in via di ristrutturazione e vi si accede solamente da un sentiero che in questo periodo è completamente sommerso di neve. Salire la ripida stradina e trovarsi davanti il gigantesco muro di cinta e alle torri imponenti è stato già di per sè emozionante. Piccolo  si è lasciato trasportare dalla magia del luogo: noi, unici visitatori, che varcato il ponte levatoio siamo stati catapultati in un luogo incantato, fermo nel tempo. Il castello è interamente visitabile, anche se alcune zone sono un po’ “pericolose” per un bimbo piccolo perchè prive di sicurezze e recinzioni. La nostra gita ha avuto un gran successo, tanto che Piccolo Furfante non ne voleva più sapere di venir via. Papà Ema allora si è dovuto inventare una delle sue “bizzarre” storie per convincerlo a riprendere il cammino: dovete saper , infatti, che  i 4 cavalieri dell’Apocalisse  (Apocalitta per PF), padroni del castello, alle 14.00 in punto di ogni giorno tornano alla loro dimora per riposarsi dalle fatiche e se trovano qualcuno nel palazzo, lo trasformano in un pezzo di ghiaccio. Essendo il castello pieno di pezzi di ghiaccio, la storia è sembrata alquanto verosimile a Piccolo Furfante che non si è fatto pregare oltre 😉

La visita al castello però lo ha talmente colpito che non ha fatto altro che raccontare la sua avventura a tutti e a riviverla con le sue costruzioni Lego.Così mi sono detta: perchè non costruire insieme il castello dei Cavalieri dell’Apocalitta!??

L’anno scorso avevamo già  realizzato un castello con i rotoli di carta igienica: gioco che lo aveva divertito parecchio. Quello che però ora volevo creare era un castello diverso:  più imponente, con un ponte levatoio, la bandiera svolazzante… Insomma un castello degno dei 4 cavalieri dell’Apocalitta e adatto ai giochi di PF 😉

Pensa che ti ripensa, finalmente ho steso un progetto, ma prima ho avuto bisogno di compare uno degli ultimi pandori rimasti al supermercato. Mi sono dovuta, come si dice, “sacrificare per la causa”: sbafarmi il pandoro per poter riciclare la scatola!!  😉

Cosa abbiamo usato per costruire il nostro castello:

  • scatola di pandoro
  • colori acrilici (bianco e nero)
  • pastelli (grigio, verde, marrone chiaro e scuro)
  • forbici
  • coltello
  • filo di lana
  • carta adesiva verde
  • 1 cannuccia

Come lo abbiamo costruito:

Per prima cosa dovevamo dare alla scatola la forma del castello. Ho creato quindi  le guglie, facendo dei tagli sulla parte alta della scatola. Tagli distanzati fra loro 2/3 cm. Ho poi tagliato alternativamente (una sì e uno no) le liste di carta che si erano create: le listine non tagliate rimangono attaccate alla parte alta della scatola, mentre quelle tagliate diventeranno le guglie . Una volta create le liste,  facendo una leggera pressione sulla parte alta della scatola, il cartone si abbassa fin sotto i tagli, facendo emergere le guglie (parti staccate dal cartone) e creando un piedistallo (parte alta della scatola con listine attaccate) dove i personaggi possono essere appoggiati. E’ più difficile a dirsi che a farsi: credetemi!! La foto a fianco chiarisce meglio il tutto.

Ho poi creato i ponti levatoi (Piccolo Furfante ne voleva due!!): usando un coltello ho praticato due fori, abbastanza grandi, su due lati della scatola. Le porte devono rimanere attaccate alla scatola alla base della stessa.

Una volta presa la forma di un castello (giuglie e porte), abbiamo cominciato a dipingerlo. Prima abbiamo steso una base, molto spessa, di bianco e poi, quando ormai il colore era quasi asciutto, abbiamo unito al bianco il nero e con pennellate poco precise (con PF non ci sono problemi!) abbiamo rivestito tutta la scatola che è rimasta ad asciugare per una notte intera.

Il mattino dopo (con PF a scuola e delle slide che aspettavano solo di essere preparate. ARGH!) mi sono messa a disegnare con i pastelli i mattoni del muro, il prato, i ponti levatoi ed alcuni ciuffetti d’erba tra i mattoni.Per rendere i ponti davvero levatoi, ho fatto un foro in alto a ciascuna porta e ho infilato un filo di lana  (lungo) che unisse i due ponti. Ho infilato la metà del filo di lana all’interno del buco della parte alta della scatola, dove c’era originariamente il nastro. Ho inserito poi il filo di lana dentro ad una cannuccia che ha bloccato così il buchino. In cima alla cannuccia ho appiccicato una bandiera di carta.

Per finire ho rivestito la base interna della scatola con della carta adesiva verde, per dare un effetto prato.

Il nostro castello è terminato. Ha due ponti levatoi che si sollevano tirando la cordicella infilata nella cannuccia, un piedistallo che permette ai cavalieri di controllare cosa succede all’esterno  ed un ampio pian terreno dove riporre armi e far riposare i cavalli! Insomma: un castello perfetto per i nostri 4 cavalieri dell’Apocalitta! 🙂

Ecco altre idee cavalleresche dalla rete:

  • HowStuffWorks (con le istruzioni per creare un castello di carta)
  • Playbythebook (per realizzare un castello con una scatola di cartone e 4 rotoli di carta igienica)
  • Kids’Castles (con tante immagini e idee per creare castelli fai da te)
  • CraftProjects(con un altro castello di cartone)
  • Counter-cultarSchool (per creare un castello di cartone e fare alcune attività cavalleresche)
  • KidoInfo (con le istruzioni ed il modello per costruire un castello con fogli di foam)
  • PaneAmoreeCreatività (per creare case e castelli di cartone a grandezza bambino)
  • CrochetMe (per realizzare ad uncinetto i personaggi del castello: il drago, la principessa, il prode cavaliere, il fido destriero…)
  • FreePeople (per creare un drago-pipistrello con il feltro)
  • Crayola.com (con le istruzioni per realizzare alcuni personaggi del castello: la principessa, il principe, il ranocchio)

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Sam: il pupazzo dai capelli d’erba di mamma Claudia

Sono moooolto emozionata nello scrivere questo post, per due motivi, emtrambi importanti:

  1. perchè parla di una mamma che stimo, che mi offre spunti e suggerimenti per nuove e divertenti attività da fare (per esempio l’uovo-porta semi) , consigli su libri da leggere e racconti di vita quotidiana insieme al suo bellissimo Topastro 🙂
  2. perchè è il mio primo post “recensione

Prima di Natale ho ricevuto una simpatica mail da parte di Claudia – del neonato blog  Pollon 72 – che mi inviava alcune foto dei suoi bellissimi pupazzetti dai capelli d’erba. Pupazzetti che lei crea utilizzando materiale riciclato e che fa per il suo piccolo Topastro o dona  a bambini di amici e parenti .

Appena viste le foto, mi sono subito innamorata di questi teneri e buffi pupazzi e, così, potete immaginare la mia gioia quando Claudia mi ha chiesto se mi avrebbe fatto piacere riceverne uno, da poi eventualmente recensire. 🙂

Ero strafelice all’idea: malgrado le spiegazioni dettagliate fornitemi da Claudia, non sarei MAI riuscita a farne uno bello come i suoi!! Ho accettato senza esitazione e Claudia alla velocità della luce lo ha fabbricato appositamente  per PF e ce lo ha fatto avere a tempo di record.

Piccolo Furfante ha scartato il pacco eccitatissimo ed è rimasto colpito dalla “sorpresona” (come l’ha chiamata lui). Abbiamo letto con attenzione la lettera scritta da Claudia (simpaticissima!) che ci spiegava come far crescere i capelli al nostro nuovo amico, ribattezzato Sam da PF. Abbiamo seguito le indicazioni  alla lettera e atteso con pazienza (a dire il vero PF…con POCA pazienza ;-)).

Dopo un primo bagnetto ed alcuni giorni di ” cura” si sono visti i primi filetti d’erba spuntare e dopo 3 giorni sono diventati una vera e propria capigliatura, folta e dritta (suscitando l’invidia di Papà Ema 🙂 ), che Piccolo Furfante si è divertito a tagliare, sfoltire e pettinare!! 🙂

Quello che mi ha più colpito di questa divertente esperienza è stata la dedizione di Piccolo Furfante nei confronti di SAM. Di solito l’annaffiatura dei nostri semini o delle pianticelle è una cosa che devo ricordargli io o che fa-  un po’ per abitudine –  prima di andare a scuola. In questo caso, invece, Piccolo Furfante era davvero preso dal suo compito di accudimento. Al mattino, è sempre corso a controllare la crescita dei “capelli”  di Sam e così al suo ritorno pomeridiano da scuola. Nella foto qui a lato potete vedere Sam che fa colazione insieme noi con la sua bella tazza di latte ! 🙂

L‘annaffiatura di SAM è diventata una specie di rito e SAM è diventato un membro della famiglia che pranza e cena con noi. PF aggiorna delle “condizioni pilifere” del suo pupazzo Papà Ema appena torna dal lavoro, i nonni quando vengono a trovarci e lo mostra tutto fiero ai suoi amichetti… E’ orgoglioso del buono stato di “salute” di SAM e se ne fa un vanto! 🙂

A dire il vero PF ha qualche riserva sul colore dei capelli di SAM (naturalmente verde!): lui li preferiva neri… ma su questo c’è poco da fare!! 😉

Claudia, sempre molto disponibile,  vi offre le indicazioni per costruire il vostro pupazzetto, eccole a voi:

Servono  pochi materiali: segatura, semi di erba e collant o gambaletti di nylon.

Si taglia un pezzo di collant, da una parte deve essere chiuso (la parte del piede) e dall’altra aperto. Si mette sul fondo chiuso del collant una manciata di semi di erba e poi si prosegue riempiendo con segatura, comprimendola un pochino: la palla che formerà la testa deve essere compatta. Man mano che si riempie il collant si spinge la segatura verso il basso e si da una forma arrotondata od ovale alla faccina.
Una volta raggiunte le dimensioni giuste, (si può fare un pupazzetto piccolo oppure più grande) si chiude con un nodo o con del filo e si procede a decorare la faccina. Si possono incollare o cucire materiali vari per creare occhi e bocca e formare delle escrescenze che saranno il naso o le orecchie. Basta un po’ di fantasia e si può realizzare un cagnolino, un mostro per Halloween….

Una volta terminato il lavoro si immerge in una scodella piena di acqua e si attende che il pupazzo abbia assorbito acqua in ogni parte poi si posiziona in un sottovaso e si aggiunge un po’ di acqua ogni giorno. Deve rimanere sempre umido e dopo pochi giorni spunteranno i capelli 🙂


Ringrazio davvero di cuore Claudia, non solo per questo magnifico regalo, ma anche per le tante idee e spunti che mi offre, per la sua simpatia, la sua creatività e i tanti suggerimenti libreschi che hanno già arricchito la mia libreria e quella di Piccolo Furfante. Potete trovarla sul suo blog ed anche  su anobii… Non perdetela di vista!! 🙂

Avvertenza:

Claudia non vende le sue produzioni (che peccato però!! 🙁 ), ma è disponibilissima a fornirvi chiarimenti e  a rispondere ai vostri dubbi sulla creazione dei pupazzetti d’erba. Contattatela sul suo blog!!

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