New York con i bambini: se siete intrepidi andate all’Intrepid!

Avete figli che adorono navi, portaerei, sommergibili, aerei,razzi spaziali…

Oltre ad avere tutta la mia solidarietà (in fondo siam tutti sulla stessa barca. Eh,eh,eh!;-D) vi consiglio anche questo museo!

A suggerircelo é stato zio Gio’ (meglio conosciuto come zio Natale) che sapendo la passione di PF per ogni mezzo di trasporto ci ha assicurato una giornata ricca di emozioni e poco riposo ;-D

Trovare il museo Intrepid é facilissimo. Arrivati al Pier 86 vedrete un’enorme portaerei. Non vi potete sbagliare: é proprio immensa! Bene: avete trovato il museo! 😀

Piccolo Furfante era eccitatissimo e fare la fila per i biglietti non é stato facile, cosi’ come mangiare al self service prima di cominciare il giro (quando siamo arrivati era ora di pranzo, ahimè). Vi consiglio quindi di armarvi di santa pazienza e di una buona dose di giochi di intrattenimento.

Noi abbiamo iniziato il tour dalla piattaforma di lancio dove troverete tanti aerei e anche l’hangar dello space Shuttle (quello vero! :-D). Sempre da qui potrete salire al ponte di comando della nave, ammirare la strumentazione e le cabine degli ufficiali.

Con mia grande sorpresa questa parte della visita al museo é quella che é piaciuta meno a PF! Nemmeno la vista del vero Space Shuttle lo ha entusiasmato. Alla fine abbiamo scoperto come mai: nulla era interattivo. Doveva solo guardare senza poter toccare nulla e questo non gli é piaciuto per niente.

Le cose sono andate decisamente meglio al secondo piano del museo dove invece abbiamo trovato tante attività da fare. PF é potuto salire su una barca di salvataggio, comandare una nave da combattimento, guidare una navetta spaziale e un elicottero, sperimentare il lancio di un razzo e la guida di un sottomarino e giocare ad essere un’astronauta. Gran parte della nostra visita l’abbiamo trascorsa qui e non ci saremmo mossi se non avessimo rischiato di non fare in tempo a visitare il sottomarino che si trova ancorato nel molo di fianco alla portaerei.

La visita al sottomarino (nucleare) é piaciuta anche se PF mi ha confessato che la visita al Nazario Sauro di Genova gli é piaciuta di piu’! Italiano fino al midollo lui ;-D

La gita all’Intrepid é finita con una corsa sul molo ad ammirare (solo dall’esterno perché stavano chiudendo :-C) il Concorde!

Come previsto da zio Gio’ la visita é piaciuta molto a PF, ma anche a noi … soprattutto la parte delle imprese spaziali!

Unico neo: la maggior parte dei mezzi esposti é da guerra ed è stata impiegata per operazioni di guerra. Ovunque si trovano foto e video che raccontano la storia di questi mezzi, delle varie guerre in cui sono stati utilizzati, della loro potenza distruttrice… Devo dire che questa cosa mi ha un po’ disturbato e lo stesso PF che continuava a chiederci se con quegli aerei e quelle navi avessero ucciso delle persone. E’ stata un’occasione per affrontare anche questo tema, ma ad essere onesta non mi aspettavo di doverne parlare proprio in questa occasione. Quindi, se decidete di andarci: tenetene conto!

Alcune notizie utili:

  • Proprio sopra l’ingresso del  museo c’é un Self Service. Il cibo non é male e i prezzi accessibilissimi. Purtroppo pero’ vista la quantità di visitatori,  non é proprio pulitissimo.
  • Non é un museo adatto a chi viaggia con i passeggini: é pieno di scale, scaline e scalette. Quando lo abbiamo visitato noi, non funzionava nemmeno l’ascensore che immetteva ai vari livelli della portaerei. Ho visto papà trasportare su e giu’ dalle scale enormi passeggini con bambini piangenti al seguito :-C
  • La visita allo Shuttle e al Concorde sono escluse dal biglietto base, cosi’ come l’accesso ai simulatori. I primi due ve li consiglio, mentre ai simulatori pensateci solo se avete bimbi un po’ grandi. Noi non ci siamo nemmeno avvicinati perché troppo estremi  come quello che simula il volo di un Kamikaze :-S
  • Per accedere al sottomarino bisogna essere alti almeno 1 metro e naturalmente bisogna entrare senza passeggini. Consigliano di inizare a far la fila per l’accesso almeno un’ora prima della chiusura perché c’é sempre molta gente e fanno entrare a scaglioni. Noi ci siamo mossi per tempo e quando non c’erano molte persone ad aspettare, ma comunque abbiamo impiegato una buona mezzora per poter entrare.
  • All’uscita troverete il solito negozietto di souvenir. Ci sono oggetti davvero carini (soprattutto quelli “spaziali”), ma i costi sono secondo me un po’ gonfiati!

Se vi trovate a New York ecco un’altra meta interessante per bambini: Lo zoo di Central Park

Infine vi annuncio che GIOVEDI’ 25 OTTOBRE si aprirà un nuovo POSTorming!! Tentevi pronti con un bel post da pubblicare qui su HomeMadeMamma

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New YorK con i bambini: lo Zoo di Central Park e dintorni

Papà Ema: “Allora che ne dici? Come ti sembra?”

Paola (che poi sarei io):”Bè…Carino!”

Papà Ema: “No, fammi capire: tu chiami CARINO Central Park? Carino e basta? E tutto quello che hai da dire: solo Carino!”

Io: “Bè no, non solo CARINO. Direi…carino carino!”

Quindi sappiatelo: Central Park è carino carino 😉 Un bel parco in mezzo alla città, pieno di gente, di giochi, di laghi, di rocce che sembrano montagne, di castelli, di statue , di case di legno  uscite da una favola. Un parco di gente che corre, che va in bicicletta, che si diverte, che fa pic nic, che suona e canta, che  improvvisa partite di baseball o football o balletti con i pattini . Un parco dove portarci i bimbi e trascorrere una bella giornata. Un parco appunto… carino carino 😉

Nella nostra breve vacanza  siamo riusciti ad andarci ben 2 volte e considerando che il nostro appartamento era a Jersey City direi che questo vi puo’ dare l’idea di quanto ci sia piaciuto: molto!

La prima giornata l’abbiamo passata allo Zoo (Piccolo Furfante voleva vedere se ci fosse veramente il leone Alex di Madagascar) e passeggiando qua e là nella parte sud del parco.

Parto quindi con raccontarvi la nostra avventura allo  ZOO!

Prima cosa: il leone Alex non c’è, cosi’ pure non ci sono giraffe, ippopotami e zebre. Ve lo dico cosi’ i vostri bimbi non ci rimarranno male.

Lo zoo è piccolino (lo dico paragonandolo a quello di Zurigo) e devo dire che molti animali sono in gabbiette davvero ridotte. :-C  Piccolo Furfante si è divertito a correre nella piazza delle foche e tra le varie stradine che portano ai recinti (c’è un breve e simpatico percorso da seguire sulle tracce del leopardo delle nevi), ma nel giro di 1 ora e mezza avevamo già finito la vista. Non ci sono spazi gioco per bambini o aree in cui potersi divertire il libertà.

Il biglietto d’ingresso prevede anche la visita allo zoo/fattoria pensato per bimbi piu’ piccoli (direi pefetto per i bimbi fino ai 5 anni, ma ci possono entrare tutti). Quest’area è staccata dallo zoo principale ed è davvero minuscola. Si trovano tartarughe, anatre, pesciolini, mucche, lama, pecore e caprette. Si visita in 15 minuti scarsi, ma fortunatamente ci sono giochi simpatici e PF si è divertito molto a saltare dentro uova di tartaruga giganti, a nascondersi dentro ai tronchi, a scalare ghiande mastodontiche e a dare da mangiare alle pecorelle (mi sa che sentiva la mancanza del gregge che abbiamo vicino a casa qui a Zurigo 😉 ). Se devo dirla tutta: si è divertito piu’ qui che allo zoo “ufficiale”.

Volendo è possibile acquistare con il biglietto di entrata anche l’ingresso al cinema 4 D : quando siamo andati noi proiettavano un film di Dora l’esploratrice. Noi non ci siamo andati: sinceramente mi sembrava assurdo passare il tempo chiusi in un cinema quando avevamo un magnifico (‘ops! carino) parco a disposizione 😀 Ma c’era coda all’entrata e quindi se siete interessati, tenetene conto!

Finita la visita allo zoo (anzi agli zoo), abbiamo girovagato qua e la per la parte piu’ estrema di Central Park (PF si è divertito a scalare delle altissime rocce che sembravano montagne) per poi approdare al FAO ovvero un magnifico negozio di giocattoli  proprio attaccato al parco. Qui abbiamo fatto merenda (la torta agli OREO era squisita) e curiosato tra gli scaffali. Naturalmente non siamo riusciti a resistere e abbiamo fatto un po’ di acquisti 😀 Al secondo piano troverete un pianoforte gigante che si suona con i piedi. Purtroppo PF non aveva voglia di provarlo e cosi’ ho dovuto rinunciare a provarlo :-C

Attaccato al FAO c’è il negozio Apple (riconoscibilissimo perchè è un cubo di vetro con la famosa mela in evidenza), ma purtroppo non siamo nemmeno riusciti ad avvicinarci tanta era la gente in coda! In compenso abbiamo fatto una scappata al grattacielo di Donald Trump (uno dei tanti) pochi isolati piu’ in là del FAO. Piccolo Furfante è rimasto colpito dalla cascata che scorre sui muri e dei colori delle pareti 😀

Informazioni utili:

  • Dentro lo zoo c’è un self service. Noi non lo abbiamo provato, ma ci abbiamo fatto un giro. Direi che il cibo non è proprio “salutare” ma di certo attira i piu’ piccoli.
  • Ci sono sedie e panchine lungo tutto il percorso dello zoo. L’ideale per riposarsi e fare uno spuntino.
  • Una volta entrati allo zoo principale, conservate il biglietto di entrata perchè vi servirà per accedere allo zoo/fattoria che si trova subito dopo il ponte
  • Fare merenda al FAO ne vale le pena, ma ci sono solo 5 sedie a disposizione per cui bisogna sempre aspettare un po’! L’alternativa è prendersi torte e dolcetti da portare via e goderseli a Central Park 🙂
  • Una curiosita: il FAO è il negozio dove hanno girato il film BIG con Tom Hanks e all’ingresso si trova il famoso baracchino dove il protagonista infila i soldi per esprimere il suo desiderio 😀
  • Arrivare a Cental Park e allo zoo con i mezzi pubblici è semplice. Varie linee della metropolitana (A,B,C,F,N,Q,R,1) fermano nelle vicinanze! Purtroppo pero’ la metropolitana non è pensata a misura di passeggino e di bambini, per cui bisogna armarsi di molta pazienza e di spirito di adattamento  :-S
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Nu Iorc andata e ritorno!

Eccoci di ritorno a Zurigo un po’ intontiti dal fuso orario e con i bagagli ancora da disfare, ma contenti per la bella esperienza!

Dieci giorni non bastano certo per conoscere una città, tanto meno per conoscere New York o come scrive Piccolo Furfante  Nu Iorc 😀 pero’ sono bastati per farcela piacere. Non è stato amore a prima vista come è successo per San Francisco, ma nel complesso devo dire che la città mi è piaciuta.

Un’amica newyorkese mi ha detto che New York o si ama o si odia, io mi trovo nel mezzo: alcune cose mi hanno preso il cuore, altre mi hanno scioccato! Di certo per Piccolo Furfante è stata una bella  esperienza. Di San Francisco si ricorda poco (era ancora troppo piccolo, anche se l’ultima volta aveva già 3 anni) e aveva vissuto il viaggio e il soggiorno piu’ subendolo che vivendolo. Questa volta invece è stata  una grande avventura  a cui ha partecipato attivamente. E’ stato bello vedere i suoi occhi illuminarsi sotto un enorme grattiacielo o ai piedi della Statua della libertà, rimanere senza parole dentro un grande magazzino o illuminato dalla luci di Time Square, correre senza fiato a Central Park o rimanere disorientato nella metropolitana newyorkese…

Naturalmente non tutto è filato liscio: ci sono stati momenti di tensione, un po’ di capricci, stanchezza e contrattempi. Ma anche questo fa parte del gioco! ;-D

A breve pubblichero’ un po’ di post sulla città con consigli utili per chi viaggia con bambini… Che dire d’altro: a presto!

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