Esperimenti scientifici con i bambini: costruire una macchina a vento

All’inizio dell’estate mi ero ripromessa di fare un po’ di esperimenti scientifici con Piccolo Furfante, più per la curiosità di vedere se ne ero capace IO che per qualche intento educativo.

Dopo le prime attività, la cosa ci è piaciuta parecchio e ci siamo fatti un po’ prendere la mano. Nella nostra biblioteca c’erano un sacco di libri su lavoretti ed esperimenti da fare con i bimbi e così, un giorno, io e PF ci siamo messi a sforgliarli tutti e abbiamo scelto quelli che ci piacevano di più…

Uno tra tutti lo ha entusiasmato parecchio: la macchina a vento.

A dire il vero il suo  preferito è la fionda a fuoco, ma mi sono rifutata di farlo giocare con accendini e fiammiferi   per amore della scienza 👿

Comunque sia… la costruzione della macchina a vento è facile e giocarci è entusiasmante.

Cosa serve:

  • scatole di polistirolo di varie grandezze, forme, spessori
  • stuzzicadenti lunghi (quelli per spiedini)
  • tappi di varei grandezzi (4 uguali per sorta)
  • tovaglioli di carta di vario spessore
  • un cacciavite a stella

Costruire le macchine a vento è facile quanto veloce!

Scegliamo un pezzo di polistirolo:  sarà la struttura della nostra macchina! Volendo è possibile intagliarlo con un coltello per dargli la forma che ci piace di più. Se vogliamo personalizzarlo ulterirmente possimo anche colorarlo con i colori acrilici.

Ora bisogna creare le ruote, usando i tappi di plastica. E’ necessario fare dei buchi (uno al centro di ogni tappo) dove far passare gli stuzzicadenti che fungeranno da assi delle ruote. Bucare i tappi è facile ed indolore, ma deve essere fatto da un grande! Il trucco è riscaldare la parte finale di un cacciavite a stella (di piccole dimensioni) sul fuoco e, quando è ancora rovente, usarlo come punteruolo. Non è necessario fare molta pressione per bucare la plastica, perchè il caldo della punta la fa sciogliere. :mrgreen:

Una volta che avete bucato 4 tappi (devono essere tutti della stessa grandezza), ne infilate uno in uno stuzzicadenti. Infilate lo stuzzicadenti nel polistirolo, facendolo passare da parte a parte, e lo bloccate inserendo un altro tappo dalla parte opposta al primo. Ripetete l’operazione! Avrete costruito le ruote della vostra macchina. Le ruote, pur non girando, devono comunque toccare terra.

Ora non manca altro che costruire la vela. Prendete un tovaglio di carta, ripiegatelo come e quante volte volete. Dategli la forma che più vi pare. Potete anche ritagliarlo con le forbici. Infilate il tovagliolo in uno o più stuzzicadenti e infilate il tutto nel polistirolo. Volendo potete anche colorare la vostra vela e personalizzarla come più vi piace.

La vostra macchina a vento è pronta. Appoggiatela a terra e cominciate a soffiare sulla vela: vedrete come fila 😀

Se vi state chiedendo che “razza” di esperimento scientifico sia questo, queste domande vi chiariranno meglio il tutto:

  • perchè la macchina si muove?
  • la forma del polistirolo influenza  la velocità della macchinina?
  • e la forma della vela? Il suo peso?
  • e la grandezza delle ruote, la loro forma o peso?
  • se incollo la vela al polistirolo con dell’adesivo, la macchina va più o meno veloce di prima?
  • cosa succede se soffio poco, tanto, ad intervalli? E se soffiamo in due o in tre?
  • se invece di soffiare uso un giornale o un asciugacapelli?
  • se carico oggetti sulla macchinina, cosa succede?
  • se accorcio l’albero delle vele, cambia la velocità delle macchinina?
  • posso scegliere dove far andare la macchinina? come?

Per  PF la cosa importante è stato giocare con la sua macchinina nuova di zecca,  noi adulti ci siamo limitati a stimolarne l’osservazione, fargli notare dei fenomeni e rispondere alle sue domande curiose. Non è forse questo sperimentare??

Nota: a prescindere dall’esperimento scientifico, una gare tra macchine a vento è davvero entusiasmante!! 😉

Un ringraziamento speciale al prode zio Marcy che, ignaro di tutto, si è offerto di soffiare!! 😆 Devo dire che, dopo questo e dopo l’esperimento con i pesciolini elettrizzati, mi sa che ce lo siamo definitivamente “giocati” 😉

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Si torna a scuola! Idee per costruire un calendario conto alla rovescia

In vista del prossimo rientro a scuola, in casa P. da qualche giorno è partito il programma “recuperiamo i nostri ritmi” che si articola in:
1) orario accettabili per andare a nanna
2) sveglie mattutine non troppo tardive (ARGH!)
3) nanna pomeridiana non troppo lunga
4) orari dei pasti “a norma”
5) giochi all’aperto e giochi al chiuso equilibrati

Devo ammetterlo: il programma sta facendo acqua da più parti!!!! 🙁
Se sugli orari dei pasti, della nanna pomeridiana e dei giochi ci siamo (quasi), mentre sullla nanna serale ed il risveglio siamo ancora lontani! 😥
La cosa più grave, però, è che nessuno dei due, nè io nè Piccolo Furfante, siamo nell’ottica di rientrare a scuola. Ci pare un concetto troppo astratto, un eventualità troppo remota. Sì, ne parliamo, ma come di qualcosa che non ci può capitare. Proprio a noi?? Che abbiamo fatto di male per meritarcelo?? 😆
A parte gli scherzi… anche se ne parliamo da un po’, l’idea di tornare ai nostri normali impegni ci sembra davvero lontana, così l’altro giorno ho deciso di costruire un calendario conto alla rovescia che ci aiuterà (almeno spero) ad entrare nell’ottica dell’ormai prossimo rientro.

Cosa abbiamo usato:

  • cartone rigido, formato A4
  • 4 rotoli di cartone (dovevo pur finirli!)
  • graffettatrice
  • bi-adesivo
  • pennarello azzurro
  • colla

Come lo abbiamo costruito:

Per prima cosa ho stampato un foglio A4 con un simpatico disegno (sarebbe stata la base del nostro calendario) è l’ho incollato sul cartone rigido.
Piccolo Furfante ha  colorato i rotoli di cartone con il pennarello azzurro. Con le tempere sarebbero venuti meglio e le imperfezioni del cartone sarebbero scomparse. PF però era in vena di colorare con i pennarelli e io l’ho assecobdato :-D.

Una volta colorati tutti i rotoli, li io ho divisi a metà  con la forbice . Ho graffettato uno dei lati aperti dei rotolini che ho ottenuto. In questo modo avevo creato delle taschine di cartone, sette in totale (l’ottava non ci stava nel cartellone!).
Su ogni tasca ho incollato un disegnino simpatico e ho appiccicato le taschine sul cartellone con il bi-adesivo.

Dentro ogni taschina ho inserito un regalino: una gomma, degli adesivi, un temperino, un palloncino, un personaggio della disney, un mini post-it e, l’ultimo giorno, una caramella 😀 .

Da settimana prossima, apriremo ogni giorno le nostre taschine che, con i loro regalini, ci aiuteranno meglio a scandire il tempo e l’arrivo del primo giorno di scuola 🙂

Ecco qui i disegni che abbiamo usato per creare il nostro calendario.

Un’alternativa per chi non avesse voglia o tempo di costruire un calendario con i rotoli, ecco il modello per realizzarne uno  tutto di carta e senza regali. Nel file troverete due fogli: uno è la base con dei disegni, il secondo e la copertina con le caselle da aprire giornalmente. E’ sufficiente incollare un foglio sull’altro, seguendo le istruzioni  che trovate sul modello, per creare un simpatico calendario e scoprire giornalmente simpatiche illustrazioni sul tema “scolastico”.

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Serpenti da tavolo: giocare con i rotoli di cartone

Era ora di fare pulizie! 👿 Avevo un intero armadio pieno di gianfrusaglie: avanzi di stoffa, ritagli di foam, pezzi di legno, nastri di ogni forma e colore, fogli ed ancora fogli e, naturalmente, rotoli  di cartone.

Così ho incominciato a svuotare 👿 e risistemare, ma mi piangeva il cuore a buttar via così tanta roba: “questo potrebbe servirmi per questo craft”, “con questo potrei fare questo lavoretto…” e naturalmente arrivata ai rotoli di cartone non ce l’ho proprio fatta a gettarli 😳

Avevo visto  questo lavoretto semplicissimo, ma sempatico, su questo sito e così ho deciso di utilizzare i miei rotoli per creare tanti serpentini variopinti per abbellire i tavoli di casa.

Costruirli è davvero facile.

Cosa serve:

  • rotoli di carta igienica o di cartacasa
  • pennarelli
  • pezzettini di foam rosso
  • occhietti modibili
  • bi-adesivo
  • forbici

Come li abbiamo costruiti:

Per prima cosa ho tagliato i rotoli di cartone a spirale (i rotoli di carta casa li ho divisi in due perchè i serpenti diventavano troppo grandi); basta seguire la linea interna del rotolo che è già fatta a forma di spirale. Poi io e Piccolo Furfante ci siamo messi a colorarli come più ci piaceva: a pois, a righe, tinta unita…

Abbiamo usato i pennarelli perchè PF non aveva voglia di usare le tempere con cui i colori sarebbero venuti sicuramente più intensi 🙂

Una volta terminato di colorare i rotoli, abbiamo attaccato con il biadesivo gli occhietti mobili e la linghetta biforcuta, ricavata da un pezzettino di foam rosso.

I nostri serpenti erano pronti 😀 e non è restato altro che attorcigliarli sulle gambe dei tavoli 🙂

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