A caccia di forme: un gioco per imparare le forme

Imparare le forme geometriche puo’ essere estremamente noioso o al contrario molto divertente. Dipende tutto da come questa attività viene presentata. Con PF abbiamo giocato spesso con i tangram o con le forme colorate di legno, cosi’ impararle è stato del tutto naturale e pure spassoso.

Spesso mi chiedete idee per far apprendere ai bambini le forme e mi vengono subito in mente i nostri giochi come quello sulle posizioni o quello sulle simmetrie.

Oggi ve ne propongo un altro, divertente e pensato con 2 gradi di difficoltà.

Si tratta di semplici schede contenenti tante forme in bianco o nero e  due dadi. Il primo con le forme colorate su ogni faccia ed il secondo con le 6 facce colorate e i nomi di una  forma su ognuno.

Come si gioca:

Scegliete uno dei due dadi e tiratelo, in base alla forma che esce  dovete colorate il disegno corrispondente sulla scheda. Potete sia colorare tutte le forme corrispondenti tutte insieme o una sola ogni volta che esce sul dado.

Il dado con le immagini delle forme rende il gioco piu’ semplice, quello con i nomi un po’ piu’ difficile in quanto il bambino deve anche associare il nome alla forma corretta.

Qui trovate il file da stampare contenente i due dadi e 3 schede gioco.

Non mi resta che augurarvi buon divertimento e suggerirvi queste altre divertenti idee gioco prese in rete

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edizioni la coccinella formechi è tra i ritagli libri sulle forme

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Post di Paola Misesti

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Il domino dei solidi

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Per imparare in maniera divertente le figure solide avevo già creato per PF delle attività in stile Montessori. Qualche giorno fa ho deciso di realizzare un gioco in modo da rendere ancora piu’ piacevole il ripasso. Un semplice domino, formato da parole, figure ed immagini relative ai solidi.

Le regole del gioco sono le stesse di tutti i domino. Una volta divise equamente le tessere tra i vari giocatori, bisogna combaciare parole/immagini/figure in modo da abbinarle correttamente tra loro: per esempio la parola piramide con l’immagine di una tenda e l’immagine della sfera con quella di una palla. Vince chi per primo finisce le sue tessere o chi rimane con il minor numero tessere in mano.

Il gioco puo’ essere fatto anche da soli: lo scopo è quello di riuscire ad abbinare in modo corretto tutte le tessere a disposizione.

Qui trovate le 60 tessere del domino da stampare, ritagliare ed utilizzare.

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Alla scoperta delle figure solide

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In queste ultime settimane PF sta affrontando in classe le figure geometriche solide.

Mentre mi raccontava le varie attività che facevano, mi sono accorta che molti dei vocaboli li conosceva solo in tedesco. E’ un problema tipico dei bambini bilingue: quando l’immersione in una delle due lingue è preponderante, le conoscenze linguistiche in una delle due diventa piu’ debole, perchè un determinato argomento viene affrontato solo in una lingua e, inevitabilmente, mancano i vocaboli nell’altra.

Ho deciso quindi di parlare di solidi anche in italiano, in modo che questo divario potesse essere colmato. La cosa fondamentale era trovare attività che potessero divertirlo: in questo modo non si sarebbe annoiato e imparare sarebbe diventato un gioco e non un dovere.

Ho cercato in rete un po’ di idee e valutando le alternative, ho deciso di utilizzare un metodo in stile Montessori: partire cioè dalla manipolazione delle figure.

I bambini infatti usano le mani ” non solo per scopi pratici, ma anche per la conoscenza.”(M.Montessori)

Ho creato quindi una serie di carte dove sono riportate le figure solide e i rispettivi nomi nonchè carte raffiguranti oggetti di uso comune che si rifanno a queste figure.

Ho realizzato inoltre dei modelli che PF avrebbe utilizzato per creare solidi di carta, da abbinare alle rispettive carte.

Raffaella di Baby Green mi ha dato poi un suggerimento preziosissimo: costruire i solidi usando il DAS (attività che sua figlia ha realizzato alla scuola Montessori).

A casa non avevo DAS a disposizione e quindi abbiamo utilizzato del dido’ rosso. La scelta è risultata vincente: si asciuga in fretta e non abbiamo dovuto nemmeno colorare le figure.

Come abbiamo svolto questa attività:

Per prima cosa PF ha ordinato tutte le carte ed abbinato il nome ad ogni figura.

A questo punto ci siamo messi a costruire i solidi di carta. Impresa abbastanza complicata (la carta è molto delicata e incollare le parti tra loro non è proprio facile), ma che ci ha permesso di capire in pratica la differenza tra le varie figure. Tra l’altro PF è rimasto sorpreso che non si potesse realizzare una sfera, se non appallottolando un foglio, con risultati per nulla apprezzabili.

Una volta create le figure, le ha abbinate alle carte.

A questo punto ci siamo dati alla creazione dei solidi con il dido’. PF si è divertito molto e al tempo stesso, ancor piu’ che con la carta, ha avuto modo di riflettere sulle varie caratteristiche. Era particolarmente attratto dalle diversità tra la piramide, il cono e il cilindro nonchè tra il cubo ed il parallelepipedo.

Una volta finite ha abbinato anche queste alle rispettive carte. Non contento  si è dato anche alla ricerca in casa di oggetti la cui forma richiamasse le figure appena create.

Va da sè che mentre creava i vari solidi e ne esplorava le caratteristiche, mi chiedeva i vocaboli nel corrispettivo italiano. Il mio scopo era raggiunto!

Ho trovato questa attività  divertente e molto utile. La creazione dei solidi di carta è un po’ complessa: richiede una buona manualità. Per proporla tenete conto dell’età e delle capacità del bambino. La realizzazione con il dido’ invece è decisamente piu’ semplice e risulta anche piu’ divertente.

Qui trovate   le carte e le schede con modelli dei solidi.

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