Per parlarne ai bambini ho creato un libretto in rima tutto da colorare: Le fatine dell’autunno.
Quattro simpatiche fate sono le protagoniste di questa storia. Ad ognuna è dedicato un colore ed il dono di colorare la natura durante questa stagione: la fatina Gìa colorerà tutto di giallo, Ross di rosso, Ari di arancione e Mary di marrone.
Hanno però un problema: non hanno le ali e i bambini devono aiutarle creandogliele.
Ecco allora che insieme al libretto trovate anche le quattro fatine a cui i bambini dovranno aggiungere le ali. Per far questo ho utilizzato le foglie.
È sufficiente stampare i file che trovate sotto, colorare le fatine, ritagliarle e creare le alette.
Il libretto così come le fatine sono in bianco e nero.
Una delle attività sensoriali che ho amato fare con PF da piccolo era progetto legato all’alimentazione.
Si trattava di scoprire ogni giorno un frutto nuovo, osservandone la buccia, la forma, il profumo, il tatto e poi gustarlo, prendendo nota del sapore e della consistenza. Oltre a ciò vi erano anche delle schede tematiche per imparare a scriverne il nome o scoprirne il ciclo di vita.
Ispirandomi a queste schede ne ho create alcune per scoprire le zucche. Si rivelano utilissime in questo periodo autunnale che precede Halloween.
Ho realizzato:
una scheda per studiare e prendere nota di com’è fatta
una per scoprirne le parti
un libretto a fisarmonica per scoprirne il ciclo di vita
una scheda per giocare con i colori e i numeri
una scheda di pregrafismo
una per riconoscere la lettera Z
una per imparare a scrivere la parola zucca in vari font
tre per giocare con numeri e quantità
una per divertirsi a disegnare simmetrie
Si possono usare singolarmente oppure pensare ad un percorso specifico, in cui queste schede sono solo il pretesto per scoprire questo ortaggio.
Apprendere attraverso il gioco”è una rubrica dove raccolgo tutti quei giochi che per le loro caratteristiche promuovono, stimolano e facilitano l’apprendimento e che ritengo particolarmente validi.
Il gioco è composto da 40 tessere che rappresentano 10 colori: rosso, arancione, giallo, verde, blu, viola, marrone, fucsia, grigio e nero.
Ciascuna tinta è presentata in una 4 carte: 1 con il colore base e 3 in diverse gradazioni.
Sul retro delle tessere graduate vi è una foto con un soggetto colorato con la stessa tonalità del fronte.
Questo materiale è ispirato al metodo di Maria Montessori e permette ai bambini di riconoscere colori e gradazioni in autonomia.
Il gioco è utile per:
allenare la concentrazione e l’attenzione
imparare i colori nelle loro diverse tonalità
riconoscere i colori in oggetti comuni
accrescere il vocabolario
allenare l’autonomia
Il gioco mi piace anche perché:
le tessere sono grandi e maneggevoli
i soggetti delle carte sono fotografati rendendo più facile per i bimbi il riconoscimento e l’abbinamento colore-oggetto
l’attività può essere svolta autonomamente
Come si gioca:
Le tessere si prestano a vari giochi.
RICONOSCERE COLORI E GRADAZIONI. Posizionate sul tavolo le carte con i colore “base”. Distribuite poi in ordine sparso quelle con i colori della stessa gradazione. Scegliete una carta “base”, nominate ad alta voce il nome del colore ed invitate il bambino a trovare le carte uguali, confrontandone la tonalità mettendole vicine. Iniziate con pochi colori per poi aumentarne il numero.
METTERE IN GRADAZIONE Create delle piccole sequenze di colori dalla più scura alla più chiara e fatele osservare ai bambini. Mischiate ora le carte e chiedete di ricomporre le sequenze. Anche qui iniziate con pochi colori per poi aumentarne il numero.
SOGGETTI COLORATI Dopo aver formato le gradazioni dei colori invitate il bambino a girare le carte, una alla volta. In questo modo scoprirà che per ciascuna gradazione esiste un oggetto che ha quel colore. Invitate ora il bimbo a pronunciare il nome degli oggetti ad alta voce.
VARIANTI DI GIOCO
Una delle caratteristiche che preferisco dei giochi HEADU è la loro versatilità , perché gli elementi che li compongono sono studiati attentamente e possono essere riproposti tenendo anche conto dell’età, delle particolarità e delle caratteristiche dei bambini.
Ecco alcune varianti a cui ho pensato:
IL DADO DEI COLORI
Mischiate tutte le tessere e disponetele sul tavolo da gioco in modo che i colori siano ben visibili da tutti i giocatori.
A turno i bambini lanciano il dado e devono recuperare il più velocemente possibile le tessere del colore uscito. Una volta presa, la carta o le carte rimarrà al giocatore e non potrà essere più rubata da nessuno.
Vince il giocatore che ha recuperato più tessere.
La difficoltà è data dal fatto che sul tavolo da gioco ci sono più colori rispetto a quelli contenuti nel dado. Se i bambini sono molto piccoli, potete scegliere solamente i colori del dado.
Prendete le carte che contengono le foto, mischiatele e disponetele sul tavolo da gioco in modo che sia visibile solo il colore e non l’immagine.
A turno i bambini pescano una carta e devono descrivere la foto rappresentata senza mai nominarne il nome. Gli altri giocatori devono cercare di indovinare l’oggetto descritto. Chi lo indovina prende la carta.
Vince chi ha il miglior maggior numero di tessere.
INVENTIAMO UNA STORIA
Prendete le carte che contengono le foto, mischiatele e disponetele sul tavolo da gioco in modo che sia visibile l’immagine. A turno i giocatori prendono la scelta una delle carte e inventano una storia partendo dall’oggetto rappresentato.la durata del racconto può essere decisa prima dell’inizio del gioco oppure quando le carte terminano.
Per saperne di più su questo ed altri giochi ed eventualmente acquistarli, vi rimando al ricchissimo sito diHEADUdove troverete anche molte informazioni sulla loro mission e il loro metodo “Lifelong Playing Headu” volto a promuovere, stimolare e mobilitare le intelligenze multiple dei bambini attraverso il gioco, con dispositivi didattici divertenti e orientati alla formazione di competenze essenziali o utili ad allenare in modo spontaneo e non forzato una capacità di apprendimento permanente.
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Chi è in cerca di altri divertenti giochi educativi può dare un’occhiata ai post della rubrica apprendere attraverso il gioco
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