Alla scoperta di Zurigo: il Museo dei dinosauri di Aathal

Domenica pioveva e faceva freddino (10 gradi) e cosi’ cosa c’è di meglio che una gita al museo? ma doveva essere un museo speciale per convincerci ad uscire di casa sotto la pioggia: il museo dei dinosauri ovvero il Saurier Museum 😀

Il museo si trova poco fuori Zurigo ad Aathal, circa a 30 munuti di macchina dal centro. Si arriva anche in treno, ma non so darvi informazioni al rigurado, avendo noi usato l’auto.

Il museo non è grandissimo e 2/3 ore è il tempo necessario per una visita in tutta calma. E’ quasi interamente al chiuso, tranne un giardino (non troppo grande) con giochi per bimbi e un’area pic nic. Purtroppo noi lo abbiamo visto di sfuggita perchè poi si è messo a piovere abbastanza forte 🙁

L’interno è diviso in tante sezioni con riproduzioni di dinosauri ovunque, poster, foto, bacheche, teche e tante tante tante tante ossa. Ci sono zone con video e comode panche: la maggior dei video sono naturalmente in tedesco, ma ce n’è uno in italiano ed uno in inglese. Sono documentari o cartoni animati  piu’ o meno divertenti, piu’ o meno seri, che trattano naturalmente di dinosauri. 😀

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Zurigo con i bambini: alla scoperta del Museo di Paleontologia

Cosa si fa a Zurigo quando il tempo è brutto ? Semplice: si va a spasso per i musei. Se per noi italiani andare al museo con i bambini piccoli è un’impresa quasi impossibile (fortunatamente però esistono eccezioni), a Zurigo è una cosa all’ordine del giorno.

Qui i musei sono a misura di bambino: fino a 6 anni sono gratuiti, vi sono giochi e aree realizzate per loro e gli spazi sono organizzati per accoglierli al meglio. Anche i musei che offrirebbero poca o nulla attrattiva per i bambini, sono pensati per stuzzicarne la curiosità e attrarre la loro attenzione. Il Museo di Paleontologia è uno di questi.

Edyta e Flavio ci hanno portato a conoscerlo in una giornata uggiosa di fine marzo. Questo piccolo museo si trova proprio nel cuore della città, nella zona universitaria. Si arriva comodamente in tram (il 6) in 10 minuti dalla stazione centrale.

Il museo è completamente gratuito sia per grandi che per piccini. All’ingresso si trova un’ampia area dove poter riporre cappotti, borse, passeggini e visitare così liberamente il museo. Lo spazio è diviso su due piani in cui si trovano scheletri di dinosauri e animali imbalsamati (i peluche come li chiamavano Flavio e Piccolo Furfante) riposti in grandi vetrine.

Pensate che noia per i bambini se tutto si limitasse alla sola esposizione di ossa e riproduzioni di animali!?  🙁

Ma il museo offre tutt’altro: un vero e proprio percorso di scoperta . In ogni angolo si trovano cuffie per ascoltare il suono degli animali nel loro ambiente naturale (dal vibrare delle ali delle api al verso del giaguaro) o racconti e storie (ahimè solo in tedesco!)  che li riguardano,  tavoli per scoprire la differenze tra diverse specie tramite i colori, tavoli per scoprire la consistenza delle pellicce e grandi microscopi (robusti e ad altezza bimbo) per scoprire gli insetti.

Pur essendo il museo abbastanza piccolo è  organizzato in modo da offrire spazi per correre. I bambini (non solo PF e Flavio :mrgreen: ) giocavano a rincorrersi e a nascondersi e nessuno si stupiva o li sgridava per questo. 😀

Nel museo c’è anche un piccolo cinema (che però non abbiamo visitato perchè trasmetteva solo in tedesco e io e PF non ci avremmo capito nulla), un minuscolo shopping all’ingresso, uno spazio per le merende che si possono acquistare lì da un distributore automatico o portarsi comodamente da casa, un angolo lettura (con libri per grandi e piccini) e 2 grandi puzzle di animali da comporre.Non fatevi ingannare dal fatto che i bambini svizzeri li compongono senza difficoltà e a tempo di record: io e Edyta abbiamo avuto dei problemi e alla fine ci avanzava anche una zampa 😯

Vengono, inoltre, organizzati (sempre gratuitamente) anche laboratori per bambini. Il cui calendario è esposto proprio all’ingresso.

Non c’è da dirvi che il museo era pieno di bimbi felici, di scolaresche (delle scuole materne!) in visita,  di mamme rilassate che chiaccheravano (tra cui anche io e Edyta) e di ragazzi che preparavano le loro ricerche. Che sogno! 😀

All’uscita dal museo, con nostra grande gioa era comparso il sole. E cosa c’è di meglio che sfogarsi nel parco dell’università che si trova di fronte alla museo?

Non so proprio come ringraziare Edyta e Flavio per regalarci sempre queste splendide giornate. 😀

Ecco il sito del Museo che purtroppo non è molto accattivante, ma offre comunque  informazioni utili!

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