A spasso per gli Stati Uniti con i bambini: Disneyworld Orlando

disneyworld orlando con i bambini

In primavera le scuole qui a Zurigo chiudono per due settimane. Quest’anno grazie a  congiunzioni astrali favorevoli a queste vacanze si sono si aggiunte quelle di Pasqua e del Primo Maggio, cosi’ abbiamo deciso di usare tutte queste settimane per fare un giretto negli Stati Uniti, andando a trovare dei nostri carissimi amici a San Francisco ed andando a scoprire uno stato che ancora non conoscevamo: la Florida.

Una delle nostre tappe è stata Orlando, per noi una vera rivelazione. Siamo andati principalmente per visitare Disneyworld ma poi ci siamo innamorati della città, piena di parchi e di colore. Oggi pero’ voglio raccontarvi della nostra esperienza all’interno di Disneyworld: una città nella città.  Tutti i resort e i parchi di divertimento infatti sono collegati fra loro. Vi confesso che abbiamo fatto un po’ di fatica a raccapezzarci.

Abbiamo scelto di soggiornare in un albergo all’interno del parco ed essendo il periodo pasquale abbiamo avuto un po’ di difficoltà a trovare camere libere, anche se abbiamo prenotato con largo anticipo. Abbiamo scelto il resort “All star Music”, quello che piaceva di piu’ a PF. Quando qualche anno fa  siamo andati a visitare Disneyworld a Los Angeles, PF era piu’ piccolino e non aveva voluto intervenire sulla scelta del parco o dell’albergo, questa volta è stato diverso e noi lo abbiamo lasciato fare per rendere questa avventura ancora piu’ emozionante.

all star resort con i bambini disneyworld

I resort sono tutti molto belli (abbiamo avuto modo di visitarne altri mentre eravamo li’), le camere sono grandi e confortevoli, hanno piscine, ristoranti, negozi tutti a misura di famiglia, naturalmente. Il tema del nostro resort era la musica e cosi’ davanti ad ogni camera c’era una gigantesca scultura musicale, ovunque strumenti, foto e autografi di artisti famosi. Va da sè che ci siamo trovati molto bene e PF si è divertito semplicemente passeggiando in giro.

All’interno dei resort è possibile acquistare i biglietti per i parchi e usufruire del servizio bus gratuito. Vi sono infatti navette che girano per tutta Disneyworld (parchi di divertimento e resort) sia di giorno che di notte garantendo cosi’ ai visitatori si muoversi senza stress.

Cosa utili da sapere:

  • la Florida a per altre magnifiche attrazioni è famosa anche per gli alligatori: quindi attenti a non avvicinarvi a laghetti, pozze e fiumi perchè il pericolo è reale. Questo è l’eloquente cartello fuori dalla nostra stanza!

florida con i bambini

  • Il ristorante all’interno del nostro resort era comodo in quanto self service e a pochi minuti dalla camera, ma il menu un po’ troppo “pesante” e limitato. Una comoda navetta collega in pochi minuti tutti i resort a Disney Springs, una parte della “città” riservata a negozi e ristoranti. Qui siete sicuri di soddisfare qualsiasi palato. Cosa importante da ricordare è che è possibile mangiare e acquistare a qualsiasi ora! Noi ci siamo tolti lo sfizio e siamo andati a pranzare in un ristorante a tema dinosauri: un vero spasso!

disney springs con i bambini ristoranti

  • Il ristorante del resort fornisce anche un servizio colazione dove potrete mangiare di tutto. Armatevi di pazienza perchè  è sempre pieno e a volte è necessario aspettare perchè i camerieri lo riforniscano di viveri e caffè.
  • Per accedere alle camere vi consegneranno un orologio che funge da chiave (verrà dato anche ai bambini) . Se acquisterete il biglietto per un parco direttamente al resort, questo vi verrà caricato sull’orologio. Sarà possibile inoltre pagare il cibo e i souvenirs servendosi dell’orologio: i soldi vi verranno addebitati sul conto della camera. Un metodo comodo che pero’ ha due problemi: 1) bisogna stare attenti a non perdere l’orologio 2)non vi rendete conto di quanto spendete finchè non arriva il momento di lasciare il resort!

Perchè scegliere un resort rispetto ad un albergo fuori da Disneyworld?

Certo non per il prezzo: le camere dei resort sono piu’ care rispetto a quelle degli altri alberghi. Noi l’abbiamo scelto perchè volevamo fare, almeno una volta nella vita, questa esperienza: vivere la favola fino in fondo!

Oltre il divertimento e l’emozione di vivere qualche giorno in un posto incantato, la comodità è sicuramente un altro elemento. I resort sono a pochi minuti da ogni parco e poi avere a disposizione i bus navetta 24 ore su 24 ci ha permesso di non usare a macchina e di goderci i parchi di divertimento fino a tardi, senza stress.

Il nostro racconto su Disneyworld non è finito: a breve vi raccontero’ anche la nostra avventura al parco divertimenti “Epcot”!

SCOPRI ANCHE…

Post di Paola Misesti

Continue Reading

Tre “strumenti” della scuola svizzera che trovo utilissimi

star wars disegni

Reduce dalla mattinata di visita nella scuola di PF, ne esco con alcune riflessioni che mi piacerebbe condividere con voi.

Avevo già  raccontato in questo post come è composta la classe di PF (che è una pluriclasse con prima,seconda e terza insieme) e come vengono organizzate in linea di massima le lezioni. Oggi vorrei parlarvi invece di alcuni “strumenti” che mi piacciono parecchio e che trovo molto utili.

Prima di iniziare voglio pero’ fare due precisazioni:

  1. in questo post parlo a titolo personale, facendo riferimento alla nostra esperienza, non sapendo se ovunque in Svizzera queste metodologie siano abituali.
  2. inoltre esse sono possibili perchè esiste all’interno della scuola e della classe una particolare organizzazione ormai consolidata da decenni, praticata dai maestri e che i bambini hanno appreso già dalla scuola materna.

Perchè allora parlarvene? Perchè ritengo che esse aiutino PF nello studio e a vivere l’esperienza scolastica in maniera positiva e, percio’, potrebbero essere prese come spunto da altri.

La prima tra tutte riguarda quello che io chiamo “l’applauso a scena aperta”. Vi spiego! Durante le lezioni capita spesso che il maestro ponga delle domande alla classe per testarne l’attenzione, per capire se hanno capito la spiegazione o per richiamare qualche nozione precedentemente appresa. A questo punto i bambini che conoscono la risposta alzano la mano, ma naturalmente solo uno di loro potrà rispondere. Cosa succede agli altri che la sanno, ma non sono stati chiamati? Qui viene il bello! Se la loro risposta è giusta, si battono due/tre volte con la mano il petto, una sorta di applauso personale, come per dire “mi riconosco il merito di aver studiato ed essere stato attento”.

Vi confesso che la prima volta che l’ho visto fare, sono rimasta un po’ perplessa: immaginatevi 10/15 bambini che, nel silenzio della classe, dopo una risposta data da un compagno, si battono il petto! Chiedendo a PF il significato di questo gesto, ho ricevuto questa risposta: “Se un bambino ha  la fortuna di essere chiamato per dare la risposta, è molto contento di dimostrare quello che sa. Ma anche gli altri dovrebbero essere contenti, se conoscevano la risposta. Cosi’ ci applaudiamo da soli per dimostrarci che siamo soddisfatti di noi e del nostro impegno.” Una sorta di autogratificazione, per intenderci!

Altra particolarità riguarda l’uso dei cartellini rossi e verdi, che servono per richiamare l’attenzione del maestro durante le attività individuali. Una sorta di semaforo!  La classe di PF è composta da 20 bambini di 3 età diverse (dai 7 ai 10 anni) che naturalmente svolgono compiti diversi e hanno capacità di concentrazione diverse. Il maestro pero’ è uno solo e svolge le lezioni in contemporanea alle 3 classi: come potrebbe gestire il tutto, se non ci fosse una organizzazione particolare? Vi immaginate il caos, se mentre spiega la lezione ai bambini di prima, un bambino di seconda e due di terza gli chiedessero qualche chiarimento su altri argomenti? E allora? Durante le lezioni i bambini svolgono molte attività ed esercizi in modo autonomo, dando cosi’ al maestro la possibilità di spiegare ad un gruppo particolare le lezioni o di girare per la classe e controllare lo svolgimento delle attività individuali. Se un bambino ha bisogno del suo aiuto, è sufficiente che metta sul banco il cartellino rosso richiamando cosi’ l’attenzione del maestro. Il cartellino verde naturalmente significa che l’aiuto del maestro non è richiesto.

Quali sono i vantaggi di questo sistema?

I bambini  innanzitutto imparano ad aspettare il proprio turno e a gestire le proprie attività in maniera autonoma. Dato che devono finire il lavoro (di solito piu’ schede con diversi contenuti e diverse difficoltà) in un determinato tempo, va da sè che se devono aspettare il maestro per un particolare lavoro, possono tranquillamente iniziarne un altro. Non alzano la mano, cosi’ la posso usare per scrivere e non vanno alla cattedra, non disturbando cosi’ il lavoro dei compagni passando tra i banchi.

Si ottimizza il tempo delle spiegazioni: è il maestro che valuta se una spiegazione deve essere rimandata a tutta la classe (perchè una certa cosa non è stata capita da piu’ bambini) o se riguarda solo il singolo. La spiegazione in questo caso è individuale e il maestro la rende adeguata alle esigenze del bambino.

In classe c’è molta tranquillità e il clima è molto rilassato. Le lezioni e le attività dei compagni non vengono interrotte.

Altra particolarità è l’uso del gong. Si’ avete capito bene, proprio del gong: quel simpatico piatto di rame che, percosso con un martelletto, produce quel tipico suono. Per scandire il tempo in classe, l’inizio e la fine delle diverse attività, si usa il gong. La durata dell’attività la decide il maestro, ma di norma non dura piu’ di 40 minuti. Attenzione sto parlando di attività, non di ore di lezione: per esempio il mercoledi’ dalle 8 alle 10 PF ha lezione in classe (cioè non deve andare in un’altra aula per coro o per lavori manuali o per inglese). In quelle ore farà matematica e tedesco, ma non necessariamente in quest’ordine. Non sarà la campanella della scuola a scandire il tempo, sarà il maestro che, proposta l’attività, farà suonare il gong per indicarne l’inizio e la fine. Per esempio potrà fare 40 minuti di matematica, una pausa di 5 minuti e 15 minuti di lettura e 25 minuti di grammatica, un’altra breve paura per iniziare una nuova attività di tedesco. Perchè questo? Perchè la capacità d’attenzione ha dei limiti: dopo un certo periodo di attività l’attenzione cala ed interrompere con una breve pausa garantisce concentrazione per riprendere l’attività al meglio. Le pause sono molto brevi, ma i bambini sono invitati ad alzarsi dal banco, a chiacchierare o a giocare con i giochi in scatola a disposizione (prevalentemente giochi di logica).  Non sto parlando di caos, ma di relax: non ci sono urla o giochi movimentati, quelli sono lasciati per la pausa lunga delle 10, fuori nel parco della scuola (che si fa con qualsiasi tempo!).

Che vantaggio ha il gong? Fa in modo che l’ambiente non sia troppo caotico. Non ridete, ma è proprio cosi’! Per sentirlo bisogna che ci sia abbastanza silenzio, non è una sveglia o una campanella: se in classe c’è caos, non si sente. I bambini sanno che per sentirlo non devono fare troppo chiasso. Inoltre diventa un rituale perchè scandisce il tempo che è fatto di attività ma anche di pause, brevi e tante. I bambini all’inizio delle lezioni vengono informati dal maestro su tutte le attività che svolgeranno durante la giornata (su una delle 3 lavagne il maestro giornalmente segna, in ordine temporale, tutte le attività da fare). In ogni momento, grazie anche al gong, possono controllare a che punto sono e cosa gli manca ancora da svolgere. Una sorta di “to di list” scolastica!

Ci sono tante altre particolarità che mi piacerebbe raccontarvi, come l’uso della musica durante le attività manuali o l’organizzazione delle colazioni in classe, ma il post è già troppo lungo. Terro’ queste le riflessioni per un’altra occasione!

LEGGI ANCHE…

Post di Paola Misesti

Continue Reading

Alla scoperta dell’America: a Las Vegas con i bambini

Oggi riprendo a raccontarvi del nostro viaggio in America.
Dopo qualche giorno di ambientamento, la nostra seconda tappa è stata Las Vegas.

sunset skies (1)

 

Abbiamo scelto questa destinazione per 3 motivi:

1) Non conoscevamo la città

2) Gli zii, che c’erano stati da poco, avevano garantito che era adattissima anche ai bambini

3) Il nostro camper ci aspettava li’!

Con 1 valigia non troppo pesante e piena di vestiti estivi siamo atterrati in una ventosa giornata di aprile all’aeroporto di Las Vegas, dopo un volo (molto movimentato) di circa 1 ora e mezza da San Francisco. Volo diretto, naturalmente!

La prima cosa da sfatare è che a Las Vegas faccia sempre caldo. Armata di ciabattine infradito e di un golfino leggerissimo, ho scoperto che, anche se splende il sole, anche se non c’è in giro una nuvola e si è in mezzo al deserto, se c’è vento… a Las Vegas fa freddo. Certo non parlo di temperature invernali, ma 14 gradi di solito li affronto con una bella giacca pesante addosso e non con sandali e top! Quindi se programmate un viaggio qui, non dimenticatevi di mettere in valigia oltre alle magliette a maniche corte anche una felpa pesante e una bella sciarpa di cotone, perfetta anche per resistere all’aria condizionata degli alberghi.

Parliamo quindi di alberghi! I prezzi sono i piu’ disparati, ma se prenotate con un certo anticipo potrete trovare anche l’occasione. Noi abbiamo deciso di prendere un’hotel sulla via principale (“Per una volta nella vita!” ci siamo detti), ma è possibile anche soggiornare in hotel lontano dalla strip che costano decisamente meno. Tra i vari hotel che ci avevano consigliato (New York New York, Aria, Venice, Excalibur, Bellagio, MGM), abbiamo scelto il LUXOR sia perchè avevamo trovato una buona occasione sia perchè aveva le camere piu’ particolari: a PF, amante dell’Egitto, sarebbero sicuramente piaciute!

sunset skies (3)

Siamo rimasti a Las Vegas 3 giorni, ma non siamo riusciti a visitare molto, nemmeno tutte le attrazioni presenti negli hotel che avevamo segnato prima della partenza.

Per questioni di tempo abbiamo fatto delle scelte e abbiamo deciso di visitare quegli hotel che ritenevamo piu’ adatti a un bambino di 8 anni. Abbiamo visitato

  • il Luxor: solo passeggiarci all’interno è meraviglioso. E’ fatto a forma di piramide e si trovano templi, sfingi e obelischi in ogni dove. Vi consiglio di prendere uno dei tanti ascensori: la vista dall’alto è mozzafiato! La piscina esterna (gratis per chi vi soggiorna, a pagamento per gli altri) è a ridosso della piramide, per cui si nuota con una vista mozzafiato! Quando eravamo li’, c’era la mostra sul Titanic con un piccolo museo (gratuito) davvero interessante.

las vegas con i bambini

  • l’Excalibur con le sue alte torri coloratissime ed illuminate di notte!
  • il New York New York con la Statua della Libertà, l’ottovolante e La foresta pluviale: un ristorante immerso in una foresta, pieno di animali meccanici e in cui ogni 20 minuti viene riprodotta un temporale (PF si è divertito un mondo!)
  • il Bellagio con le sue alte fontane esterne (le famose fontane che di notte si illuminano e spruzzano acqua a suon di musica) e il suo giardino interno che viene cambiato continuamente
  • Il Venice con i suoi finti canali (interni ed esterni all’hotel) in cui viaggiano magnifiche gondole. Quello che pero’ ci ha piu’ colpito in questo albergo è stato la riproduzione del cielo al suo interno. Era cosi’ realistico che non sembrava di trovarsi in un luogo chiuso
  • Il Paris con la sua Torre Eiffel su cui siamo saliti e che fa capire quanto pazza sia questa città!
  • Il Caesar Palace che, vi confesso, non ci ha particolarmente colpiti.
  • Il Flamingo con il suo giardino pieno di Fenicotteri
  • Il Mirage, il Treasure Island e il Mandala Bay che pero’ abbiamo visitato molto velocemente.

Malgrado gli alberghi siano vicini l’uno all’altro, passeggiare a piedi tutto il giorno è un po’ faticoso. Esistono tra albergo e albergo delle scale mobili o dei passaggi mobili, ma comunque i Km da macinare sono tanti, soprattutto se avete bambini al seguito. Dalla parte del New York New York esiste una monorotaia a pagamento che vi connette con tutti gli alberghi. Vi consiglio il biglietto giornaliero!

Sulla parte del Luxor esistono dei brevi tratti collegati con una monorotaia (tra il Mandala Bay e l’Excalibur – il Treasure Island e il Mirage) in questo caso gratuita.

Ogni albergo è dotato di piscina (gratuite per chi soggiorna, a pagamento per tutti gli altri): sono davvero particolari e vi consiglio di provarne almeno una. Molte si trovano sul tetto degli alberghi, altre in mezzo a foreste o con sabbia vera…

Ogni albergo ha la sua particolarità, attrazioni, spettacoli e mostre. Recuperate i depliant di ogni hotel (li trovate ovunque) in modo da scoprire cosa offre in quei giorni la città: controllate  anche se le attrazioni sono a pagamento o gratuite.

las vegas bambini

Cose da sapere su Las Vegas:

  • Taxi, navette e schuttle: se soggiornate sulla Strip (la via degli alberghi) ci sono delle navette a pagamento che vi portano dall’aeroporto al vostro albergo. Sono piu’ convenienti dei taxi , soprattutto se prendete un biglietto di andata e ritorno. Non sono cosi’ veloci come i taxi e per il viaggio di ritorno bisogna avvisarli telefonicamente almeno 1 giorno prima. Le navette che vi accompagnano ai noleggio auto sono invece gratuite. Se dovete prendere un aereo, tenete conto inoltre che le code fuori degli alberghi per un taxi sono molto lunghe: calcolate bene i tempi!
  • La cosa che non è mi è piaciuta di Las Vegas e che trovo poco adatta ai bambini è il fatto che le sale da gioco sono facilmente accessibili e per attraversare un albergo, per andare al ristorante o semplicemente in camera è necessario passarci in mezzo. Questo ci ha dato modo di parlare a PF del gioco d’azzardo, del perchè sia vietato ai bambini e del perchè possa essere pericoloso, ma sinceramente non ero preparata ad affrontare l’argomento, perchè avevo immaginato che le sale da gioco fossero in aree distinte.
  • Se desiderate assistere ad uno dei tanti spettacoli presenti negli alberghi (molti adatti anche ai bambini come alcuni dal Cirque de Soleil o di David Copperfield) vi consiglio di prenotarli con largo anticipo, addirittura prima di partire: i prezzi sono molto alti e per trovare un biglietto “abbordabile” è necessario muoversi per tempo.
  • Mangiare a Las Vegas non è un problema: ogni albergo ha fast food, ristoranti o buffet con menu bambini aperti a tutte le ore. Anche se PF non ama nessun tipo di salsa, non è stato un problema trovare del cibo che gli piacesse. Abbiamo iniziato con i buffet (in modo da aver maggior possibilità di scelta), ma poi ci siamo buttati anche nei ristoranti chiedendo espressamente al cameriere di togliere salse e condimenti non graditi a PF. Solo nei ristoranti piu’ costosi non è stato possibile avere piatti “ad hoc”, fosse anche una pasta in bianco.
  • Ovunque negli alberghi, agli ingressi e alle uscite troverete del personale che vi chiede da dove arrivate: non è una gentilezza, ma è un modo per “abbordarvi” e vendervi un pacchetto di servizi. Se non siete interessati, passate oltre!
  • Se siete interessati a visitare qualche attrazione (andare su una gondola, visitare l’acquario, salire sulla ruota panoramica o la torre Eifel…) informatevi prima se essa è a pagamento e in questo caso dei prezzi per non trovarvi delle brutte sorprese all’ultimo momento.
  • Sulla Strip troverete, oltre ai negozietti di souvenir e le boutique,  anche i “comuni” negozi e supermercati. Se avete bisogno di qualcosa potrete reperirla li’ senza problemi. Ricordate inoltre che in questi negozi vendono di norma anche medicinali.

Mi sembra di avervi detto tutto. Non mi resta che Uusausa con i bambin

Post di Paola Misesti

Continue Reading