Venerdi’ del libro: Il mistero di Frankenstein

Oggi vi presento un libro che ci è piaciuto a metà e ora vi spiego perchè.

PF è stato attratto dalla copertina, dal titolo e dalle illustrazioni cosi’ lo abbiamo acquistato pur sapendo a cosa andavamo incontro.

Il libro è un classico anche se riadattato secondo lo stile di Geronimo Stilton.

La storia ha catturato fin da subito PF, ma verso la fine il racconto ha preso inevitabilmente una “brutta” piega. Troppo brutta per  PF e cosi’ non siamo arrivati alla fine. Terremo quindi il libro per quando sarà un po’ piu’ grandicello.

Il libro in questione è:

frankenstein shelley geronimo stiltonIl mistero di Frankestein – Mary Shelley

Lo scienziato Victor Frankenstein crea un mostro dall’aspetto terrificante, ma dall’animo buono e generoso. La creatura vorrebbe vivere in mezzo alla gente, ma spaventa tutti quelli che incontra. Il mostro parte allora alla ricerca del suo creatore, per scoprire il mistero della sua origine…

 

Ora aspetto tutti i vostri consigli! Eccoli:

Qui trovate tutti libri degli scorsi Venerdi’ del libro

Buon fine settimana a tutti sia per chi parte sia che per chi torna sia per chi si gode le vacanze!

Vuoi partecipare al Venerdi’ del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice!

 

Ti potrebbero anche interessare...

30 commenti

  1. noi per adesso Stilton lo guardiamo dalla vetrina…Argentovivo, con i suoi 4 anni, mi chiede chi sia per esser sulla copertina di così tanti libri…. :-))
    Io propongo non un libro ma un manuale, che consulto spesso “Alimentazione naturale dallo svezzamento all’adolescenza”: è un libro che mi ha aiutato a passare dalla single/coppia-pizza-bibita-patatine alla mamma-cucina-per-quattro …
    http://mamastee.blogspot.it/2013/08/alimentazione-naturale.html

  2. Purtroppo questi pseudo-riadattamenti dei classici di Geronimo Stilton stanno dilagando, in maniera a mio avviso indiscriminata e molto pericolosa, perché re-introducono riduzioni mal fatte di grandi classici che una politica editoriale più accurata degli anni Novanta e Zero aveva contribuito a rendere meno pervasiva. Il risultato è che i lettori attenti ed educati al piacere del leggere come il tuo si stufano e alla fine li abbandonano, per fortuna, ma molti li prendono, leggono brutte storie, tagliate in maniera furba ed editoriale, spesso con variazioni di trama e aggiustamenti assolutamente gratutiti e sono anche convinti di avere letto un classico, che poi non leggeranno mai più. È la cosa peggiore è che questo non avviene solo e/o tanto con libri autenticamente complessi come Frankenstein (che non può piacere a certe età semplicemente perché è un libro complesso, prometti o, che risulta denso di riferimenti importanti e imprescindibili per un adulto colto, figuriamoci per un ragazzino), ma di libri già di per sé per ragazzi come Il mago di Oz o Piccole donne, che non hanno bisogno di nessuna riduzione per essere letti, capìti, amati. È un tema complesso, questo del ritorno delle riduzioni sub specie Stilton, su cui sto lavorando perché credo che sia necessario farci sopra uno studio militante, una riflessione sulla involuzione delle poi liriche editoriali italiane sulla letteratura giovanile dopo il raffinato crescere dell’epoca che ci ha appena preceduti.

    Il mio consiglio è di tenere il libro per un tavolo che traballa, e spiegare a PF che questo è un grande romanzo, scritto da una grande scrittrice nell’Ottocento e che quando sarà più grande leggerà quello vero e non la sua riduzione mal semplificata, e sicuramente, essendo letteratura vera e non semplificazione editoriale, gli piacerà.

    1. Buonasera,
      mi chiamo Anna, sono la mamma di due bimbi di 8 e quasi 7 anni, noi amiamo Geronimo Stilton ed i suoi grandi classici. Pur sapendo bene che sono delle “riduzioni” adattate io ritengo che abbiamo trovato na veste grafica molto accattivante e funzionale ed invogliano alla lettura quei bambini ancora un po’ “immaturi” (come i miei) che giudicano un libro in base alla figure presenti.Io alla loro eta’ non mi avvicinavo nemmeno alla storia di Ulisse o Marco Polo o Piccole Donne o Il giro del mondo in 80 giorni ma sono contenta che i miei figli abbiano questa possibilita’.Sono libri che hanno scelto loro, non sono stati imposti alle scuole medie e questo mi rende felice. Li uso anche io per rinfrescarmi la memoria su alcni dettagli.
      Non sono un’insegnante evidentemente 🙂

      1. Ma – e non lo dico solo da insegnante, ma anche da studiosa – il problema non è la veste grafica, le figure e gli adattamenti non si implicano l’unico l’altro, sono i contenuti! Qui non parliamo di riduzioni meditate, ma di riscritture redazionali mal fatte, spesso gratuitamente mal fatte, il cui rispetto per la trama originale è, per usare un eufemismo, molto lasco (dubito che si possa rinfrescare alcunché, rileggendoli, visto lo scarsissimo livello di fedeltà). Inoltre alimentano una percezione distorta dello specifico letterario, ponendo sullo stesso piano di difficoltà l’Odissea o il Milione – opere della letteratura universale ad altissimo tasso di densità letteraria – e Sandokan o Piccole donne – capolavori scritti e appositamente pensati per un pubblico giovane. Di questi ultimi proporre riduzioni banalmente non ha senso, perché sono già semplici, e se un ragazzo ancora non riesce a leggerli, significa che non è pronto, leggerà cose più semplici (Rodari, Piumini, certa Pitzorno, certo Dahl, certa Lindgren) e aspetterà un po’. Dell’Odissea e del Milione, o dei grandi classici, viceversa, esistono degli adattamenti ben fatti (pensiamo per esempio per l’epica omerica alle Storie della storia del mondo di Laura Orvieto, di cui ha parlato Murasaki parecchi venerdì del libro fa) che non tradiscono la (complessa) trama originale, senza bisogno di ricorrere a gadget editoriali che, alla lunga, invece di stimolare alla lettura dei classici, ne tradiscono il senso. E, sia chiaro, io non sono contraria a Stilton tout court, ci ho pure pubblicato un saggio nel 2004, studiandolo, quando ancora quasi nessuno se lo filava, però lo Stilton vero, come libro illustrato a mo’ di Topolino. Non questa collana. Gli adattamenti sono un genere letterario serio, per pietà.

      2. Mi inserisco nel discorso!
        Con PF ho notato che lo Stilton “vero” (ovvero non quello tratto dai classici) piace di piu’, mentre questi riadattamenti a volte lo prendono e altre volte no. Dei classici abbiamo trovato dei riadattamenti piu’ fedeli, magari meno illustrati e meno accattivanti di Stitlon, e in questo caso sono sempre piaciuti.
        Un’amica svizzera mi ha chiesto in prestito alcuni libri di Stilton per farli leggere ai suoi bimbi (trilingue italiano/tedesco/olandese) e mi ha detto che hanno avuto difficoltà ad adeguarsi allo stile di lettura anche se normalmente si cimentano con libri in italiano senza problemi. Questa cosa mi ha fatto riflettere…

    1. Questo Stilton sta diventando davvero insopportabile, perché mi tocca leggerlo ogni sera e ora d’estate anche il pomeriggio a mia figlia. Non vedo l’ora che impari a leggere da sola!!! I bambini ci vanno matti!!! Io non capisco il perché ma mi adeguo ;-)) In biblioteca, a scuola, in famiglia dilaga sempre più.Per ora l’importante è che legga e impari tante cose e conosca tante storie. Negli anni, poi, imparerà a fare le sue scelte e sicuramente rileggerà le storie proposte da Stilton, che non ricorderà neache più nelle versioni adeguate alla sua età.
      La mia proposta di oggi è per i “grandi”, ma da leggere sotto l’ombrellone. Niente di impegnativo, quindi, ma che fa comunque riflettere
      http://mammaemamme.blogspot.it/2013/08/langolo-della-biblioteca-una-passione.html

  3. Un personaggio che affascina Pietro e di cui vorrei trovare libri adatti….Geronimo Stilton lo inizia ma non lo legge volentieri e non capisco perché….io non la conosco come collana, ma vedo che tende a ripartire sempre da zero…sai dirmi perché?
    Per noi oggi due libri per approcciare la musica e cominciare a leggerla e a… strimpellarla.

    http://ateaforu.blogspot.it/2013/08/tre-libri-per-giocare-con-la-musica.html

    Buone vacanze, noi chiudiamo per po’, ci riposiamo per ritrovarci ancora più cariche . A presto

    1. Perché è brutto, e frutto di un’operazione commerciale e non editoriale. Per di più come già spiegavo i riadattamenti sono spesso non di classici, ma di classici per ragazzi, che non hanno alcun bisogno di essere riadattati (sarebbe come far leggere Topolino facilitato). Inoltre non sono solo semplificati, ma malamente riscritti a livello di lingua, stile, struttura, dialoghi. Dell’originale si conserva solo un’idea di trama, molto, molto lata.
      Meglio, molto meglio gli originali.

  4. Eccomi! Ero pronta stamattina presto ma tu non c’eri ancora 😉 Son passata ai classici dell’umorismo inglese e devo dire ne sono stata piacevolmente rapita:
    http://ilmondodici.blogspot.it/2013/08/libri-e-mio-nipote-albert-lascio.html

    Sul vostro libro non credo che a eSSe che è più piccola potrebbe piacere, anzi sicuramente si spaventerebbe. Ho letto con interesse il commento della ‘povna: avevo notato la presenza massiccia di riedizioni tagliate grossolanamente sui banchetti al mare ma non pensavo fosse un fenomeno così ampio, noi ne abbiamo fatto esperienza con una fiaba classica – che avevamo però già in versione integrale – e il risultato è invariato: le acquisti e poi non piacciono, i bimbi sono attentissimi alle trame e se qualcosa non torna se ne accorgono eccome!

  5. Finalmente ripartecipo anch’io con il primo di una serie di post con consigli sulle letture per future mamme, dedicato ad una cara amica che mi ha da poco dato la lieta novella:

    http://italianoamanoamano.blogspot.de/2013/08/di-amiche-e-consigli-di-letture-per_2.html#more

    Inoltre, in settimana ho parlato anche di come sto provando a trasmettere l’amore per la lettura alla mia Fragola:

    http://italianoamanoamano.blogspot.de/2013/07/wir-lieben-bucher.html

    Cari saluti dalla torrida Wiesbaden! (Chi l’avrebbe mai detto che in Germania avrei patito il caldo!)

  6. Ancora una volta arrivo all’ultimo minuto! Anche a Bambino Geronimo Stilton non piace. Avevamo iniziato a leggere il primo che gli hanno regalato (non era uno dei classici rivisti in chiave Stilton, era una delle prime avventure del topo), ma non siamo andati oltre qualche decina di pagine. Gli sono stati poi regalati anche dei volumi con i classici (20.000 Leghe Sotto i Mari e Tom Sawyer), ma non li abbiamo mai neppure aperti. Un po’ perché mi sembrava presto, ma soprattutto perché sono assolutamente d’accordo con quello che dice la ‘povna nei suoi commenti.
    Io, intanto, volevo suggerire un modo poco…ehm…classico di approcciarsi alla storia (consapevole del fatto che la ‘povna mi sa che non approverà…) 😉
    http://thebookthecatandthetable.wordpress.com/2013/08/02/gorgeous-georgians/
    Un abbraccio,
    Monica

    1. A parte il fatto che la mia approvazione mi pare elemento assai accessorio, nell’economia dell’universo, perché mai non dovrei?!
      Riporto anche qui il commento che ho lasciato da te.
      Perché dovrei disapprovare?! Io non sono contro i giochi con il canone, coi codici, coi registri. E nemmeno contro altri mondi di raccontare. Semplicemente, penso che qualsiasi forma di adattamento debba essere ben fatta, intelligente, ben scritta e con cognizione di causa. E, soprattutto, debba avere un progetto dietro. Insegnare bene storia non è facile, e qualsiasi strumento accurato che consenta di cambiare e variare metodologia è ben accetto! Il problema con certi adattamenti di classici di letteratura giovanile a mio avviso è tutt’altro, e cioè che:
      1) Molti (non tutti, eh – Calvino ha raccontato l’Orlando furioso in modo tale da renderlo un romanzo splendido e di altissima qualità) sono mal fatti (per esempio quelli di Stilton sono terribili, e poco curati – del resto non c’è nemmeno un autore secondario che se ne prenda la responsabilità, visto che sono “riscritti da Geronimo Stilton”, cioè tradotto, sono redazionali, chi scrive, scrive e chi si è visto si è visto).
      2) Non sempre sono necessari: adattare Piccole donne, o Salgari, è ridicolo, perché sono già scritti in linguaggio ricco, ma semplice e pensato per arricchire in maniera adeguata un pubblico di giovani lettori. Adattare questi libri significa una cosa sola: impoverirli).

      Sulla stessa linea postmoderna della collana che segnali, ci sono un gruppo di ottimi video su youtube di un gruppo che si chiama “History Teachers”. Ne avevo parlato tempo fa da me (http://nemoinslumberland.wordpress.com/2011/01/13/canta-che-si-studia/)

      1. Nonono, scusami, non volevo essere scortese… Si trattava di aver frainteso quello che tu intendevi con “amo una storiografia più canonica”, come ti ho già risposto da me.
        E il tenere in considerazione la tua approvazione è segno della stima che ho per te 🙂
        Un abbraccio,
        Monica

  7. Arrivo in gran ritardo per questo fine settimana primi-di-agosto ma spero di consigliare una particolare recente pubblicazione “Ninna nanna dei sogni” di Testa con illustrazioni di Altan – Gallucci Editore. L’autore del disco/libro ci dice che la sua opera, resa ancora più tenera dalle illustrazioni di Altan, induce a capire come i bambini abbiano un loro linguaggio, ricco e spesso più efficace rispetto a quello degli adulti
    Tutti gli animali riposano sereni in questa poetica canzone della buonanotte: volpi e pinguini, orsi e formiche, le gatte, il ghiro, il grillo, i pesci. Quante meraviglie si vedono nei sogni… i soli che non dormono mai.
    Sogniamo insieme ai nostri figlioli, ve lo consiglia MAMMETTA (così mi chiamano Matteo Marco e Giulio i miei figliolooni oramai adulti ma che hanno mantenuto un animo tenero e musicale)

    http://letturesenzatempo.blogspot.it/2013/08/venerdi-del-libro-una-ninna-nanna-dei.html

    saluti cari ed al prossimo venerdì
    simonetta

  8. Ciao Paola! Passo e basta, spero di riuscire presto a riscrivere una recensione, ho alcuni libri iniziati che ancora non ho finito di leggere.
    Intanto buon fine settimana e buone letture…e quelle che non sono adatte adesso, lo saranno per un momento futuro!
    Ciao a tutti!

Rispondi a Mammozza Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *