La tabella del piccolo esploratore

Come sapete  nella nostra ridente cittadina zurighese siamo circondati dal verde: boschi, parchi naturali, prati e campi a volontà. Una delle passioni di Piccolo Furfante é andare nel bosco alla scoperta di funghi (velenosi :-(), fiori, lumache e percorsi-gioco pensati per i piccoli esploratori.

Alla scuola di circo ogni pomeriggio e con qualsiasi tempo, i bambini uscivano per qualche avventura nella natura: accendere un fuoco, andare a caccia di rane, cuocere mele arrosto o, semplicemente, rotolarsi nel fango…

Cosi’ quando qualche tempo fa ho trovato questa idea in rete, ho deciso di riproporla pari pari a Piccolo Furfante.

Di cosa si tratta? Ma di una tabella da esploratore! Fiori, funghi, erba, rametti ora possono essere facilmente classificati per colore rendendo l’avventura piu’ scientifica e piu’ eccitante.

Cosa serve:

  • un cartoncino rigido formato A4
  • nastro biadesivo
  • foglio di cartaforno formato A4
  • una graffetta
  • pennarelli o adesivi colorati

Costruire la tabella é semplicissimo:

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Un orto a misura di bambino: l’esperienza degli orti scolastici

ortoInvogliata dal caldo sole di inizio settembre, mi ero messa e leggere Gardenia, famosa rivista di giardinaggio, nel tenativo di  migliorare il mio “scarso” pollice verde 🙁 .  Lungi da imparare qualcosa, ero però stata catturata da  un articolo davvero interessante intitolato “L’appetito vien coltivando” di Pia Piera.

Nel pezzo veniva presentato l’interessantissimo progetto realizzato, da Nadia Nicoletti, in una scuola primaria vicino a Trento, a Villazzano più precisamente, in cui “insegnanti ortolani” avevano creato insieme ai piccoli studenti un orto scolastico.

L’esperienza mi aveva subito entusiasmata ed ero andata a cercare su internet il sito dell’associazione “Orti di pace” a cui il progetto di Trento si collegava. Qui avevo trovato tante informazioni utili e tante esperienze, compresa quella letta nella rivista, che mi avevano davvero affascinata. Avevo, inoltre, scoperto girovagando nel sito, che dalle mie parti era attivo un “orto scolastico” e avevo seguito con interesse la sua “cronaca” .

A fine settembre poi mi era capitato, seguendo una tavola rotonda sul tema della “creatività a scuola”,  di sentir raccontare  direttamente dalla viva voce di  Teodoro Margherita la sua bellissima esperienza.

L’orto diviene per l’insegnante e per i bambini non solo un momento di impegno ma anche di divorto2ertimento,  di apprendimento, di creatività e di relazione. Per creare e curare un orto ci vuole davvero tutto questo insieme. E’ stato magnifico sentire raccontare “in diretta” del lavoro necessario per realizzarlo, ma anche della solidarietà ricevuta da amici, parenti e conoscenti , dell’impegno e dell’interessamento dei bambini, della curiosità per ogni più piccolo aspetto della natura, della scoperta di storie e leggende legate alle piante,  della possibilità di poter apprendere (anche il francese) partendo dall’orto e dai suoi frutti, di tessere nuove relazioni e fare nuove conoscenze, di creare una rete di orti scolastici e non solo.

Spinta da questo bellissimo racconto e dai nostri esperimenti “ortolani” con Piccolo Furfante, mi sono lanciata in una serie di letture interessanti che volevo consigliarvi:

insalata sgranocchiare

Entrambi libri sono utilissimi per chi, neofita, volesse entrare in questo meraviglioso mondo contadino.

Inoltre per gli amanti di storie e favole :

alberi pomelo

E intanto noi siamo occupati a raccogliere i cachi e le zucche (a lato il momento della semina) del nostro orto e ad osservare i progressi della nostra pianta di meloni, piantata in un vaso in balcone. Ci credereste??? Quando abbiamo piantato i semi di melone io e Papà Ema eravamo mooooolto scettici ed invece…

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La teoria delle intelligenze multiple: l’intelligenza naturalistica

in-1La teoria delle Intelligenze multiple nasce dagli studi effettuati da Howard Gardner, secondo il quale l’intelligenza non è unica, ma molteplice: ognuno di noi cioè è dotato di diversi tipi di intelligenza, ben 8. Ciascuno di noi, detto più semplicemente, ha otto modi diversi di essere intelligente.

Ecco i vari tipi di intelligenza classificati da Gardner:

  1. Verbale- Linguistica
  2. Logico-Matematica
  3. Spaziale
  4. Corporeo-Cinestesica
  5. Musicale
  6. Interpersonale o sociale
  7. Intrapersonale
  8. Naturalistica

L’intelligenza viene definita secondo lo studioso in base a tre caratteristiche:

L’abilità di creare un prodotto o offrire un servizio che sia ritenuto efficace e di valore nella cultura di appartenenza del soggetto che lo realizza

Una serie di capacità che ci permettono di risolvere i problemi della vita quotidiana

Le potenzialità per trovare  soluzioni a problemi che ci rendono capaci di acquisire nuove conoscenze

Ogni persona possiede tutte e 8 queste intelligenze, ma a gradi differenti. Una persona avrà più sviluppata l’intelligenza verbale rispetto a quella logico/matematica o quella musicale rispetto a quella interpersonale (a tutti sarà certamente capitato di affermare: “sono più portato per la musica o la matematica o il disegno…”) . Un tipo di intelligenza non esclude l’altra, noi stessi le utilizziamo simultaneamente nella vita quotidiana. Ecco perchè un loro armonioso sviluppo è auspicabile.

Queste intelligenze, più o meno innate, possono essere sviluppate, favorite e potenziate tramite l’esercizio.

Naturalmente, tutto questo ha forti ripercussioni a livello educativo:

  • ognuno di noi sarà più propenso e facilitato ad apprendere, se il contenuto dell’apprendimento sarà presentato secondo le modalità proprie del tipo di intelligenza a cui si è maggiormente predisposti
  • anche gli educatori, naturalmente, avranno un tipo di intelligenza che prediligono rispetto ad altre. Questo influisce notevolmente sulle modalità e lo stile di insegnamento. Si dovrà tenere conto di ciò nella programmazione didattica per evitare che lo sviluppo di un tipo specifico di intelligenza possa essere penalizzato.
  • è importante favorire lo sviluppo ed il potenziamento di ognuna delle 9 intelligenze, pensando ad attività ed esercizi ad hoc
  • ogni materia e contenuto didattico può essere presentato secondo modalità proprie di ogni specifica intelligenza

Dopo questa lunga premessa, oggi vorrei parlare dell’intelligenza naturalistica.

Chi ha sviluppato questo tipo di intelligenza mostra un forte legame con la natura, ama coltivare piante (il famoso “pollice verde”) ed allevare animali, manifesta curiosità ed una forte propensione a prendersi cura ed osservare le varie creature viventi, è interessato ai diversi fenomeni naturali e all’ambiente (e a tutti i problemi connessi), ama lavorare e trascorrere tempo all’aria aperta…

Persone con una spiccata intelligenza naturalistica è probabile che diventino botanici, giardinieri, biologi, geologi, fioristi, agricoltori… insomma svolgano tutte quelle attività che sono strettamente collegate con la natura.

Favorire lo sviluppo di questa intelligenza è semplice. Basta creare occasioni affinchè il bambino possa venire a contatto con la natura, gli animali, le piante. Facendogli vivere e sperimentare la vita all’aria aperta e approfondendo argomenti ad essa collegati. Ogni occasione è buona: il giardino di casa, il parco, l’orto, lo zoo, le fattorie…

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A tal proposito vorrei consigliare la visita alle Fattorie Didattiche in cui è possibile avvicinarsi alla natura facendo tante divertenti esperienze. Ecco il sito delle Fattorie Didattiche della Regione Lombardia e quello di Bambiniinfattoria.it con giochi, curiosità e tante informazioni utili.

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