6 idee prese in rete… per giocare con la natura

Prima di trasferirci qui, vi confesso che prendevo in giro i tedeschi o gli svizzeri che, in riva al nostro lago di Como, appena vedevano un raggio di sole si mettevano in maniche e pantaloncini corti. L’altro giorno mi sono accorta che, dopo due anni qua, faccio esattamente lo stesso. Direi che mi sono perfettamente acclimatata 😉

Ecco qui allora 6 idee prese in rete per giocare all’aria aperta…

6 idee per giochi e attività da fare con la natura

  1. A caccia di tesori
  2. Sassi da decorare con i pastelli a cera
  3. Un terrarium a testa in giu’
  4. La scatola della natura
  5. Un  murales naturale
  6. Alberi fai da te

Godetevi anche per noi sole e caldo, visto che qua fa freddo e piove ancora!!

Qui trovate invece  tutte le idee prese in rete finora!

Post di Paola Misesti

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La tabella del piccolo esploratore

Come sapete  nella nostra ridente cittadina zurighese siamo circondati dal verde: boschi, parchi naturali, prati e campi a volontà. Una delle passioni di Piccolo Furfante é andare nel bosco alla scoperta di funghi (velenosi :-(), fiori, lumache e percorsi-gioco pensati per i piccoli esploratori.

Alla scuola di circo ogni pomeriggio e con qualsiasi tempo, i bambini uscivano per qualche avventura nella natura: accendere un fuoco, andare a caccia di rane, cuocere mele arrosto o, semplicemente, rotolarsi nel fango…

Cosi’ quando qualche tempo fa ho trovato questa idea in rete, ho deciso di riproporla pari pari a Piccolo Furfante.

Di cosa si tratta? Ma di una tabella da esploratore! Fiori, funghi, erba, rametti ora possono essere facilmente classificati per colore rendendo l’avventura piu’ scientifica e piu’ eccitante.

Cosa serve:

  • un cartoncino rigido formato A4
  • nastro biadesivo
  • foglio di cartaforno formato A4
  • una graffetta
  • pennarelli o adesivi colorati

Costruire la tabella é semplicissimo:

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Un orto a misura di bambino: l’esperienza degli orti scolastici

ortoInvogliata dal caldo sole di inizio settembre, mi ero messa e leggere Gardenia, famosa rivista di giardinaggio, nel tenativo di  migliorare il mio “scarso” pollice verde 🙁 .  Lungi da imparare qualcosa, ero però stata catturata da  un articolo davvero interessante intitolato “L’appetito vien coltivando” di Pia Piera.

Nel pezzo veniva presentato l’interessantissimo progetto realizzato, da Nadia Nicoletti, in una scuola primaria vicino a Trento, a Villazzano più precisamente, in cui “insegnanti ortolani” avevano creato insieme ai piccoli studenti un orto scolastico.

L’esperienza mi aveva subito entusiasmata ed ero andata a cercare su internet il sito dell’associazione “Orti di pace” a cui il progetto di Trento si collegava. Qui avevo trovato tante informazioni utili e tante esperienze, compresa quella letta nella rivista, che mi avevano davvero affascinata. Avevo, inoltre, scoperto girovagando nel sito, che dalle mie parti era attivo un “orto scolastico” e avevo seguito con interesse la sua “cronaca” .

A fine settembre poi mi era capitato, seguendo una tavola rotonda sul tema della “creatività a scuola”,  di sentir raccontare  direttamente dalla viva voce di  Teodoro Margherita la sua bellissima esperienza.

L’orto diviene per l’insegnante e per i bambini non solo un momento di impegno ma anche di divorto2ertimento,  di apprendimento, di creatività e di relazione. Per creare e curare un orto ci vuole davvero tutto questo insieme. E’ stato magnifico sentire raccontare “in diretta” del lavoro necessario per realizzarlo, ma anche della solidarietà ricevuta da amici, parenti e conoscenti , dell’impegno e dell’interessamento dei bambini, della curiosità per ogni più piccolo aspetto della natura, della scoperta di storie e leggende legate alle piante,  della possibilità di poter apprendere (anche il francese) partendo dall’orto e dai suoi frutti, di tessere nuove relazioni e fare nuove conoscenze, di creare una rete di orti scolastici e non solo.

Spinta da questo bellissimo racconto e dai nostri esperimenti “ortolani” con Piccolo Furfante, mi sono lanciata in una serie di letture interessanti che volevo consigliarvi:

insalata sgranocchiare

Entrambi libri sono utilissimi per chi, neofita, volesse entrare in questo meraviglioso mondo contadino.

Inoltre per gli amanti di storie e favole :

alberi pomelo

E intanto noi siamo occupati a raccogliere i cachi e le zucche (a lato il momento della semina) del nostro orto e ad osservare i progressi della nostra pianta di meloni, piantata in un vaso in balcone. Ci credereste??? Quando abbiamo piantato i semi di melone io e Papà Ema eravamo mooooolto scettici ed invece…

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