La pizza tricolore: l’Unità d’Italia spiegata ad un bambino

L’altro giorno mi sono resa conto che non avevo mai parlato a Piccolo Furfante di com’è nata l’Italia.

Così ho cominciato a raccontagli di un’Italia spezzettata in tanti stati dove le persone stavano lontane e divise. Gli ho parlato di uomini coraggiosi che hanno voluto unirla per renderla una cosa sola, per renderci un popolo solo, orgoglioso di esserlo.

Ad essere sincera non avevo intenzione di appendere la nostra bandiera fuori dalla finestra, ma è stato Piccolo Furfante a chiedermelo perchè a scuola l’hanno già messa e lui “è un italiano” 😀 . E così oggi anche la nostra piccola bandiera sventola in balcone, un po’ bagnata dalla pioggia, ma presente.

Ieri sera abbiamo preparato la nostra pizza “bandiera italiana” con pomodoro, mozzarella e spinaci (poco graditi a PF :mrgreen: ) e così ho avuto anche modo di raccontagli del significato dei suoi colori: il verde rappresenta la speranza di un’Italia finalmente unita e libera, il rosso il coraggio (il sangue mi sembrava un’immagine  po’ forte per  un bimbo di 4 anni) dei suoi eroi, il bianco la fede nelle idee. A Piccolo Furfante però è piaciuta di più (e risultata più comprensibile) questa poesia:

I tre colori della tua bandiera non son tre regni ma l’Italia intera:

il bianco l’Alpi,

il rosso i due vulcani

il verde l’erba dei lombardi piani

Francesco Dall’Ongaro, Garibaldi in Sicilia, maggio 1860

 

Buon Unità d’Italia a tutti voi! 😀


Ecco un po’ di idee per festeggiare con i bimbi questa festa:

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Riciclo creativo: maschere di Carnevale fai a te

Ormai carnevale è vicino e di maschere ne abbiamo piena la casa, ma dato che noi piace pensare a modi originali per riciclare gli oggetti, ecco che proprio l’altro pomeriggio abbiamo creato delle maschere davvero particolari, fatte con i contenitori di cartone delle uova.

Cosa abbiamo usato:

  • contenitori di cartone delle uova
  • pennarelli
  • forbici
  • fantasia

Come le abbiamo create:

Ho ritagliato i contentori delle uova (si fa un po’ di fatica perchè sono spessi e rigidi) in modo da ricavarne dei pezzi composti da solo due portauova. Ho sagomato la forma del naso e tolto, sul retro, quei pezzi di cartoncino che non facevano aderire bene la maschera al viso. Ho, infine, praticato due buchi  per gli occhi.

A questo punto, io e Piccolo Furfante ci siamo messi a decorarle con i pennarelli. Si possono utilizzare tantissime altre tecniche perchè la maschera è fatta di cartone e ci si può sbizzarrire con tempere, collage, acquerelli…

Una volta finite, ho praticato due forellini e vi ho inserito un elestico per poter indossare la maschera.

Ne abbiamo fatte di tanti tipi e tutte multicolori: chi più ne ha più ne metta 😉

Vi piace il nostro Pingu mascherato? 😀

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Una casa sicura: un libro fai da te per parlare di sicurezza ai bambini

Qualche settimana fa Rosa mi chiedeva di cercarle del materiale per un progetto sulla sicurezza in casa che voleva proporre ai bambini della sua classe. Con mia grande meraviglia internet non mi ha aiutato: non ho, infatti, trovato del materiale che mi soddisfacesse.

Così ho deciso di aiutare Rosa e, nello stesso tempo, essere utile a me  e a Piccolo Furfante :mrgreen: creando io stessa del materiale sulla sicurezza in casa. Un tema che mi sta particolarmente a cuore.

Ho realizzato, così, insieme a PF  un librettino.Lo scopo era quello di avere l’occasione (per la millesima volta 😈 ) di parlargli dei pericoli che possono esserci in casa, ma in modo divertente e giocoso.

Per prima cosa ho creato il libretto, ritagliando una cartelletta di cartoncino a forma di casa.

Ho poi ricavato delle immagini da colorare rappresentati oggetti o situazioni (vedi scala o finestra) che potrebbero essere pericolosi per i bambini. Io e PF le abbiamo colorate, mentre parlavamo di cosa c’era di pericoloso e di come evitare di farsi male.

Una volta colorate tutte, le abbiamo incollate sulla cartelletta  (nei fogli interni). Su ogni disegno abbiamo applicato i simbolo di divieto per rendere più esplicito il pericolo!

Sulla prima pagina abbiamo incollato il disegno di una casetta  che abbiamo poi colorato.

Infine abbiamo incollato sull’ultima pagina della cartelletta una  filastrocca che parla di perchè gli oggetti che avevamo colorato potessero essere pericolosi 😀

Il nostro librettino era pronto!

Qui trovate tutto il materiale che abbiamo usato, compresa la filastrocca. Naturalmente può essere utilizzato in altri modi: per creare cartelloni, come semplici disegni da colorare, come una filastrocca da leggere tutti insieme…

A voi la scelta del modo che ritenete più utile. Solo un avvertenza: state attenti all’effetto boomerang. Parlare di pericoli o porre attenzione su di loro, può incuriosire e spingere a provarli… Un’esempio? A Piccolo Furfante non sono mai interessate  le spine di corrente. Non è mai stato attratto da quei buchini sul muro, non ci si avvicinava nemmeno perchè per lui erano insignificanti. Tutti (amici e parenti) però insistevano perchè mettessimo le protezioni, così verso i due anni di età  io e Papà Ema ci siamo lasciati convincere a abbiamo comprato un set di coprispina. Non l’avessimo mai fatto: Piccolo Furfante fu subito attratto dall’interessante novità (da notare che avevamo preso quelli trasparenti!) e incominciò a giocare con tutte le spine della casa, riuscendo anche a rompere  alcuni comprispina. Tolti i coprispina, il suo interesse per quei “buchini nel muro” sparì 😀

Perciò, mi raccomando: attenti all’effetto boomerang! 😀

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