Attività per la notte di San Lorenzo: a caccia di stelle!

L’anno scorso ci eravamo cimentati con la costruzione del nostro planetario da casa (semplice da realizzare e tutto ricicloso!), quest’anno ho pensato a qualcosa di un po’ diverso 🙂

Tempo (metereologico) permettendo martedì sera saremo sul cucuzzolo di una montagna con il naso in su a guardare le stelle, ma in mattinata avremo appiccicato sul soffitto della cameretta di Piccolo Furfante le nostre stelline fosforescenti di cui ho comprato ben 3 pacchetti per poter riprodurre (il più fedelmente possibile!) alcune costellazioni 😀

L’attività però più attesa della giornata è la “caccia alle stelle” 🙂

L’altro giorno io e Piccolo Furfante abbiamo costruito le nostre stelline da utilizzare per la caccia.

Abbiamo dipinto delle conchiglie (ma le stelle si possono fare con qualsiasi cosa!!) con della tempera gialla e di vari altri colori 😯 . Una volta asciutte, per renderle brillanti le abbiamo ripassate con dello smalto trasparente. Prima che lo smalto asciugasse abbiamo spolverato sopra dei brillantini fosforescenti (piccoli piccoli) a forma di stella. Dopo 5 minuti le nostre stelle/conchiglie erano pronte! Ora ci  mancava solo il contentore dove raccoglierle

Abbiamo preso un contentore di ferro con coperchio in plastica (originariamente era un contenitore di caffè), lo abbiamo pulito bene, tolto l’etichetta e abbiamo dipinto anche questo con le tempere. In questo caso Piccolo Furfante si è sbizzarrito: ha usato tutti i colori della sua tavoletta … tutti insieme! Il barattolo è diventato di un bel colore viola/nero/verde/rosa tendente  al blu scuro :-S

Per non confonderci  e usarlo per altri scopi 😯 , PF ha voluto che vi scrivessimo sopra STELLE! Abbiamo usato delle lettere in foam per abbellirlo un po’  🙂

Martedì pomeriggio spargerò nel prato del nostro orto (senza che PF mi veda) le nostre conchiglie/stelle e così potrà inziare la caccia alle stelle!! 🙂 Chissà se il mio Piccolo Furfante riuscirà a ritrovare tutte le stelle cadenti e rinchiuderle nel suo contenitore magico (di color viola/nero/verde/rosa tendente  al blu scuro) ???

Un libro che sicuramente leggeremo martedì sarà “La stella di Laura“: un racconto davvero tenero sull’amicizia 🙂 Esiste anche in versione DVD e, devo dire, che vale proprio la pena di vederlo.

Ecco qui altre idee dalle rete :

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Venerdì del libro: “La scuola o la scarpa” e “A letto, piccolo mostro!”

Se i libri potessero possedere di più, dare di più, essere qualcosa di più e mostrare di più, avrebbero pur sempre bisogno di lettori che portino loro suoni, odori, luce e tutto il resto che non può essere contenuto nei libri. Il libro ha bisogno di te.

Gary Pause “La stanza d’inverno”

I libri di questa settimana:

A letto, piccolo mostro! – M. Ramos

“Ma no, così è disgustoso! Ti ho detto mille volte che lo spazzolino da denti non serve per pulire il rubinetto”

“Allora, hai fatto tutto? Guarda che poi non c’è tempo per leggere un libro… Hai finito? Finalmente! Forza, di corsa in camera tua, piccolo mostro!”

La scuola o la scarpa – Tahar Ben Jelloun

“Mio padre non è più malato; ha ripreso il suo gregge, quindi io torno a scuola.”

“Non hai più voglia di andare alla frabbrica?”

“No, ci ho pensato. Ho voglia di imparare a leggere, a scrivere, a contare, a guidare il camion, a conoscere il nome delle stelle, a fare molte cose.”

“Ma non potrò aprire la scuola per un solo ragazzo.”

“Non sarò solo. Ci saranno anche Dialo, quello che ha un braccio solo, la fabbrica non l’ha voluto; Moh, quello che ha un occhio distrutto dalla polvere e che non si è nemmeno presentato all’incontro per l’assunzione; e Souleymane, quello che il capo ha mandato via dalla fabbrica perchè non era abbastanza veloce; e ci sarà Felix, quello che non parla con nessuno e gioca con gli scorpioni, i suoi gentori hanno un frutteto dall’altra parte della collina…”

Tutti i libri di questo venerdì:

Buon fine settimana e buone letture 🙂

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In Sardegna con i bambini: immersioni a S’Archittu

La marina del Sinis è ricca di spiagge, calette ed insenature, ma ce n’è una davvero particolare: la spiaggia di S’Archittu. E’ così  speciale perchè in mezzo al mare si staglia un costone roccioso a forma di arco (da qui il nome) che è meta di amanti di tuffi e snorkeling.

Prima che arrivasse Piccolo Furfante io e Papà Ema venivamo spesso qui, anche fuori stagione, per ammirare i fondali (muniti di mute) e goderci il fresco sotto qualche terrazzo sul viale lungo il mare. Non essendo una spiaggia molto adatta a bimbi piccoli, con l’arrivo di PF l’abbiamo un po’ trascurata, ma quest’anno abbiamo deciso di ritornarci per far ammirare a PF le sue meraviglie.

Arrivati in paese, che si chiama proprio S’archittu, si segue un sentiero lastricato alla cui fine si trova una scala che da’ accesso all’insenatura. La caletta è in gran parte rocciosa ad esclusione di un pezzetto di spiaggia bianca (preso d’assalto).

Il fondale degrada gentilmente, ma è coperto di sassi molto scivolosi! :-S

Dopo qualche bracciata si arriva fino all’archetto. Qui l’acqua è profonda e  il fondale meraviglioso.

E’ possibile attraversare tutto l’arco o salirvisi per tuffarsi. I più coraggiosi si lanciano proprio dal centro della volta. Io, devo essere sincera, non ne ho mai avuto il coraggio 🙂

Salire sull’arco è molto semplice: si arriva sia dalla strada che dal mare. In quest’ultimo caso attenti a dove mettete i piedi, perchè negli anfratti degli scoglietti (che rendono facile la salita dall’acqua) si nascondono i ricci. Se prestate attenzione  potrete vedere nascosti nell’acqua bassa degli scogli paguri, lumachine di mare, pesciolini di ogni forma e colore 🙂 sempre che naturalmente PF non li abbia sterminati tutti l’ultima volta che ci siamo andati 😉

Arrivati sul posto, Piccolo Furfante, non  vedeva l’ora di immergersi per ammirare con i suoi occhialini da sub i pesciolini e così dopo averlo ricoperto di crema (stile arrosto pronto per il forno), dopo avergli infilato i braccioli e fatto le ultime raccomandazioni, ci siamo buttati in acqua tutti e tre.

Non bisogna essere dei nuotatori super esperti, ma certamente bravi ed è necessario un po’ di fiato e  di allenamento. Questo non perchè il tratto di mare sia particolarmente impegnativo, ma perchè se si vuole portare con sè un bimbo di 4 anni che non sa nuotare, in un pezzo di mare dove non si tocca per la gran parte del tempo, bisogna comunque essere mooooooolto prudenti. Non abbiamo lasciato un attimo solo PF, che era sempre tra noi due. Nei tratti un po’ più “paurosi” (sotto l’archetto per esempio) PF stava sulla schiena di Papà Ema, aggrappandosi forte forte.

Essendo una zona esposta al vento, basta poco per rendere il mare mosso. In quel caso tuffarsi e nuotare in queste acqua può essere pericolso. In compenso si posso ammirare spledide onde. La vista migliore la si ha dalla torre che si trova prima dell’ingresso del paese. Tra l’altro si dice (io però non sono mai riuscita a vederlo!) che nel centro della torre ci sia un pozzo collegato direttamente al mare e nei giorni di forte  maestrale si possano vedere gli spruzzi d’acqua uscire dalla torre.

Se avete tempo vale la pena fermarsi in paese. La paseggiata lungomare è molto bella in quanto rialzata rispetto alla costa. Lì si posso ammirare splendidi scorci sul mare, gustare gelati negli accoglienti bar, cenare nei ristorantini o fermarsi nei suggestivi negozi 🙂

Un po’ di informaizioni utili per raggiungere il luogo 🙂

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