Venerdi’ del libro: 1001 Ausflugsziele

Come potete ben immaginare la Svizzera offre davvero molto in fatto di escursioni ed attività per le famiglie.

Nel tempo ho consultato un sacco di libri e siti per raccogliere idee su mete interessanti e particolari, ma solo questa settimana sono riuscita a recuperare un libro che secondo me è perfetto per tutti colori che vogliono organizzare un viaggio in Svizzera.

Un unico problema: è repreribile solo in tedesco! Spero che presto verrà tradotto in altre lingue perchè è un libro davvero valido, ricco di informazioni, aggiornato e di facile consultazione.

Le mete sono divise per area geografica e per ogni itinerario sono indicati il periodo di apertura, l’eta di riferimento, le eventuali difficoltà che i bambini potrebbero incontrare (es. la durata di una passeggiata o di una manifestazione), l’equipaggiamento necessario (es. pranzo al sacco, zaino, abbigliamento invernale), la presenza o meno di punti di ristoro, l’indirizzo ed il sito web di riferimento.

Ogni meta ha inoltre una breve descrizione, una foto che richiama l’attrazione piu’ significativa del posto e delle icone che spiegano a colpo d’occhio le caratteristiche salienti della meta.

Sono catalogate mete ed attrazioni molto diverse ma pensate per famiglie: dal museo alla passegiata in montagna, dalla visita ad una fattoria didattica ad un parco giochi particolare, da castelli medioevali a percorsi in bicicletta, da teatri di marionette a ristoranti caratteristici.

Se masticate un po’ di tedesco (è sufficiente un livello base ed un buon vocabolario) è il libro che fa per voi. Gli potete dare un’occhiata in questo sito.

Per chi purtroppo deve attendere l’uscita in altre lingue, ma vuole ugualmente programmare un viaggio in Svizzera vi consiglio questo sito o i nostri racconti di viaggio!

Il libro di oggi è quindi:

1001 Ausflugsziele – Kidoh edizioni

1001 mete svizzera libro

Ora attendo i vostri preziosi consigli!! Eccoli:

Buon fine settimana, il nostro sarà alla scoperta della Svizzera: una notte in baita ci attende!

Vi ricordo la nostra biblioteca “quelli del Venerdi’ del libro” su PINTEREST dove potrete archiviare e consultare i libri delle scorse settimane. Qui trovate le istruzioni per farne parte.

Per semplificare l’accesso, ho creato una cartella qui a lato chiamata”Venerdi del libro” che rimanda direttamente alla nostra pagina. Piu’ facile di cosi’! Se qualcuno di voi, pur avendomi segnalato l’indirizzo, non fosse ancora stata invitata a Pinnare, me lo faccia sapere . A volte mi perdo in giro un po’ di pezzi. Scusate!

Chi vuole fare un tuffo nel passato invece, qui puo’ rileggere  tutti gli scorsi Venerdi’ del libro.

Vuoi partecipare al Venerdi’ del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Qui volesse puo’ archiviare i propri post anche sulla pagina Pinterest dedicata a questa iniziativa. Tutte le istruzioni per accedervi sono contenute qui.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice!

Post di Paola Misesti

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Bimbi che non amano leggere: l’arte di sapere ascoltare

Se osservate PF in queste foto, non lo considerereste di certo un bambino che non ama leggere. Eppure è proprio cosi’!

bambini che non amano leggere

Non fraintendetemi: PF ama i libri, le storie, i racconti; semplicemente non ama leggere da solo pur essendo capacissimo di farlo. Lui preferisce di gran lunga ascoltare! Questa cosa mi ha demoralizzata a lungo.

Sono stata per molto tempo piena di dubbi:

Avevamo sbagliato ad avvicinarlo troppo presto alla lettura leggedogli storie fin da piccolissimo?

Leggergli noi i libri lo aveva forse demotivato, rendendolo pigro?

Avere la casa sommersa di libri gli aveva forse fatto odiare le parole scritte?

PF a 3 mesi mentre il nonno  gli legge Pinocchio

Analizzando da vari punti di vista la situazione mi sembrava chiaro che il problema non erano i libri in sè, che amava sfogliare e farsi leggere senza problemi, ma la lettura vera e propria: odiava stare con un libro in mano.

Il problema non era nemmeno aver bruciato le tappe: PF ha tranquillamente imparato a leggere a 6 anni e nessuno nè a scuola nè a casa gli ha mai fatto pressione. Non ha e non aveva di certo problemi di lettura, che al contrario gli risultava facile e fluida sia in italiano che in tedesco. La questione era un’altra: seplicemente non amava leggere!

PF era riuscito a far vacillare tutte le mie convinzioni : non era stato sufficiente leggergli a voce alta fin da piccolo, avere la casa piena di libri, frequentare la biblioteca, amare la lettura, essere d’esempio.

Convinta  piu’ che mai di quanto affermava Rodari, cioè che “Il verbo leggere non sopporta l’imperativo”, non ho mai insistito affinchè PF si mettesse a leggere da solo, ma mi dispiaceva che non lo facesse e non ne sentisse il desiderio.

A un certo punto è sorta spontanea una domanda: perchè era cosi’ importante per me che leggesse da solo? In fondo è un bambino allegro, curioso, con ottimi voti a scuola, interessato di tutto, con tanti amici. Perchè era per me un cruccio?

La risposta che mi sono data, è riuscita a tranquillizzarmi: non era una questione legata alla lingua (non avrebbe arricchito il suo vocabolario, non avrebbe imparato cose, non avrebbe migliorato la sua scrittura, non avrebbe mantenuto vivo l’italiano), ma ad una mia passione che volevo condividere con lui.

Ma le passioni hanno a che fare con le emozioni, con il piacere e con la relazione e per quelle, ero cansapevole, non era necessario che lui leggesse da solo! Lui amava già i libri… pero’ non leggerli, lui preferiva ascoltarli: la passione era già in lui, ma in un modo diverso dal mio!

Ho accettato quindi il suo rifiuto, semplicemente avevamo modi diversi di esprimere lo stesso amore per la lettura: io leggendo, lui ascoltando. Abbiamo quindi continuato a ritagliarci degli spazi di lettura tutti nostri in cui…

  • abbiamo navigato tra vari generi, perchè la passione è strettamente legata a cio’ che si ama, ma spesso bisogna andare in cerca di chi o cosa amare.  Siamo quindi passati  dai libri di avventura a quelli scientifici, dai fumetti ai libri di spie, dai classici rivisitati ai libri dell’horrore, dai libri di Geronimo Stilton ai grandi classici;
  • la lettura è diventata un dialogo: abbiamo quindi introdotto il gioco “una frase io, una frase tu” che poi si è trasformato in “un paragrafo io e uno tu” fino ad arrivare ad “una pagina io, una pagina tu”. In questo modo la lettura è diventato un dialogo a piu’ voci, a piu’ stili d lettura, a piu’ ritmi.
  • abbiamo reintrodotto i libri sonori (soprattutto durante i nostri lunghi viaggi in macchina) accompagnati anche dal testo originale perchè le passioni non hanno confini e si possono coltivare ovunque. In questo modo potevamo continuare la nostra storia in qualsiasi momento ascoltandola o leggendola;
  • abbiamo scoperto una storia attraverso vari media e vari canali comunicativi perchè la passione è fatta anche di creatività, di novità, di curiosità, di sperimentazione: il libro, il cartone animato o il film, il libro digitale, il gioco. L’isola misteriosa per esempio è una storia che abbiamo letto a voce alta, di cui abbiamo visto il film (sia quello nuovo che quello vecchio), che ci siamo raccontati  attarverso i disegni e i personaggi LEGO, di cui abbiamo commentato le illustrazioni rimandando alle varie parti del racconto e di cui abbiamo cercato luoghi e itinerari sulla cartina.

Poi un giorno è successo: PF ha preso un libro e l’ha letto  da solo dall’inizio alla fine, cosi’ solo perchè ne aveva voglia. Non un libretto di 10 pagine, ma di 200! Non un genere che mi entusiasmava, ma un libro che gli è piaciuto e che non smetteva di raccontarci. Da li’ i libri “letti” si sono moltiplicati.

La sua passione per la lettura va a onde: a volte è completamente immerso nei libri e a volte li snobba completamente e li gode solamente ascoltandoli. Diciamo che preferisce ancora “sentirli”!

Il suo maestro è consapevole che molti bimbi hanno questo tipo di rapporto con la lettura e si ritaglia ancora del tempo per leggere in classe ad alta voce (ora stanno leggendo lo Hobbit, su grande richiesta dei bimbi). PF adora questi momenti in cui si immerge completamente nei racconti.

Dalla nostra storia ho imparato tante cose, per esempio che:

  • per far crescere l’amore per la lettura non ci sono regole fisse o ricettine magiche ;
  • questa passione, come ogni passione, non deve essere data per scontata: la scintilla puo’ scoccare oppure no, accendersi o spegnersi o andare ad intermittenza;
  • amare i racconti e i libri non vuol dire necessariamente amare leggere;
  • ognuno ha i suoi tempi: mai forzarli anche se a volte ci sembrerebbe giusto farlo
  • ognuno hai suoi interessi e le sue priorità e la lettura puo’ non essere tra queste. Ma si sa gli interessi e le priorità possono cambiare, evolversi e modificarsi.

Vi lascio con una frase che trovo calzi a pennello per PF e per tutti i bimbi che hanno un rapporto con la lettura come il suo:

“Amare vuol dire soprattutto ascoltare in silenzio.”

Antoine de Saint-Exupery

 

Post di Paola Misesti

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I puzzle degli animali per imparare le parole

i puzzle degli animali da stampare gratis

Anatole France diceva che “S’impara soltanto divertendosi”, forse non è sempre vero, ma di certo divertirsi fa vivere l’esperienza dell’apprendere come qualcosa di  piacevole, qualcosa da ripetere favorendo la curiosita’ e la voglia di sapere.

Perchè allora non imparare a scrivere e leggere in modo divertente? PF lo ha imparato giocando con i palloncini, facendo cacce al tesoro e interminabili puzzle.

Quelli che vi presento oggi sono i suoi puzzle sul tema animali per imparare a scriverne il nome.

8 puzzle ricostruendo i quali è possibile formare la parola dell’animale corrispondente.

Qui trovate i puzzle degli animali  da scaricare e ritagliare!

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Post di Paola Misesti

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