Apprendere attraverso il gioco: La grande tombola degli animali

Da insegnante e mamma sono sempre in cerca di giochi didattici divertenti, capaci di catturare l’interesse dei bambini, versatili ed adattabili a diverse fasce d’età.

Ho deciso di creare una nuova rubrica “Apprendere attraverso il gioco” dove raccogliere tutti quei giochi che per le loro caratteristiche promuovono, stimolano e facilitano l’apprendimento.

Ho sempre usato i giochi Headu proprio perché soddisfano tutte queste caratteristiche. Quando mi hanno proposto di collaborare con loro ne sono stata quindi entusiasta.

Oggi voglio presentarvi un loro magnifico gioco per avvicinare i bimbi alla natura e scoprire il mondo degli animali: la grande tombola degli animali.

Tutti gli animali presenti nelle carte da gioco, circa 140 specie, sono classificati per ambiente, classe, riproduzione, alimentazione e respirazione. I bambini, semplicemente giocando, scoprono ed imparano tantissime cose su di loro.

Questo gioco è pensato per bambini dai 4 ai 10 anni.

E’ perfetto sia per casa che per scuola, permette di approfondire contenuti ed argomenti e rispondere alle tante domande e curiosità dei bambini.

Lo trovo inoltre utile

  • per stimolare l’attenzione,
  • per imparare a discriminare le differenze e concentrarsi sui particolari,
  • per allenarsi a classificare ed abbinare elementi,
  • per imparare a gestire lo spazio (delle singole cartelle),
  • e per i bimbi più piccoli è perfetto per allenare la manualità e la precisione, dovendo inserire nei giusti spazi le carte da gioco

COME SI GIOCA

Innanzitutto si mischiano le carte che sono di due tipi: con immagini di animali e carte quiz. Si posizionano sul tabellone di gioco a faccia in giù, in modo che siano nascoste alla vista.

Si distribuisce quindi tra i giocatori la stessa quantità di cartelle che rappresentano i diversi ambienti naturali. Su ognuna si trova l’ombra dell’animale che è presente sulla carta corrispondente.

A questo punto si può iniziare a giocare. A turno si pesca una carta dal tabellone. Se l’animale è presente su uno dei propri cartelloni, lo si posiziona, se no lo si rimette su uno dei tanti mazzi del tabellone e si passa il turno all’avversario.

Come abbiamo già detto oltre alle carte con le immagini animali ci sono anche le carte quiz a due livelli di difficoltà: verde e rosso. Queste possono uscire in sorte invece delle carte degli animali.

Se la carta quiz è verde il giocatore alla destra di chi ha pescato la carta gli deve porre una domanda, chiedendogli o come si chiama l’animale o una delle 4 caratteristiche che lo distinguono (la classe, il tipo di respirazione, di alimentazione o di riproduzione). Le risposte a tutte queste domande si trovano nelle carte riassuntive dei diversi ambienti naturali.

Se viene pescata la carta quiz rossa il giocatore che pone la domanda può inventarla a piacere, ma sempre utilizzando le informazioni e le curiosità contenute nelle carte riassuntive.

Vince il gioco chi per primo completa le proprie cartelle.

Trovate le istruzioni e un video esplicativo qui .

QUESTO GIOCO MI PIACE PERCHÈ…

Le immagini sono splendide e le carte sono perfette per essere maneggiate anche da manine piccole.

L’idea di utilizzare le ombre sui cartelloni invece che immagini o parole è utile non solo perché permette anche ai bimbi più piccoli di poter giocare, ma anche li stimola a porre attenzione ai particolari, favorendo l’attività di associazione.

Le informazioni contenute nelle carte riassuntive stuzzicano la curiosità di grandi e piccini.

Usare simboli di colori diversi per rappresentare le 4 caratteristiche delle diverse specie favorisce e facilita la classificazione.

Inoltre trovo questo gioco perfetto da proporre anche a scuola, in questo caso la classe può essere divisa in squadre e i concorrenti possono consultarsi ed aiutarsi per rispondere alle domande.

VARIANTI DI GIOCO

Una delle caratteristiche che preferisco dei giochi Headu è quella di essere molto versatili , perché gli elementi che li compongono sono studiati attentamente e possono essere riproposti tenendo conto delle particolarità e delle caratteristiche dei bambini.

Questo gioco, già splendido, può essere rivisitato in vari modi.

Io ne ho progettati 4, pensando ai bambini con cui lavoro.

  1. IL GIOCO DELLE OMBRE per i bimbi più piccoli (dai 4 anni).

Questo tipo di attività permette di allenare i bambini a confrontare, discriminare ed abbinare l’immagine contenuta nelle carte con l’ombra presente nelle cartelle. Ricordiamo che la discriminazione è uno dei prerequisiti per l’apprendimento della lettura e della scrittura.

Scegliete una cartella-ambiente e disponete le carte degli animali corrispondenti intorno ad essa. Chiedete ora al bambino di posizionare correttamente le carte. Man mano che prenderà dimestichezza con l’attività, aumentate il numero delle cartelle e delle carte.

2. PESCA ED IMPARA

Questa è un’attività perfetta per approfondire le conoscenze coinvolgendo l’intera classe e favorendo un apprendimento cooperativo .

Dividete la classe in gruppi e fate pescare ad ognuno una delle carte riassuntive degli ambienti. Chiedete ora ad ogni gruppo di creare un cartellone o una scheda per presentare alla classe gli animali della propria carta: le loro caratteristiche, le curiosità e tutte le informazioni utili che troveranno nelle carte riassuntive. Potranno utilizzare le carte con le immagini degli animali per descriverli alla classe.

Potete proporre questa attività anche ad un singolo bambino facendo pescare non le carte riassuntive, ma un gruppo di carte animali e chiedendo di cerare in questo caso un cartellone che li descriva o delle schede per creare un libretto.

3. IL SUPER QUIZ DEGLI ANIMALI

Questa è un’attività perfetta da fare in classe.

Dividete i bambini in squadre e ad ognuna consegnate un mazzo di carte, preventivamente mischiato. Definite insieme a loro quanto tempo viene concesso ad ogni squadra (es. 2 minuti). A turno ogni squadra pesca una carta e nel tempo stabilito deve recuperare tutte le informazioni su quell’animale, usando le carte riassuntive degli ambienti. Se riesce nell’impresa, guadagnerà la carta. In caso contrario dovrà scartarla. Vince la squadra che ha ottenuto più carte.

Inizialmente potete usare solo poche carte, magari selezionandole da alcuni ambienti. Man mano che le conoscenze della classe aumenteranno, potrete aumentarne anche il numero.

4. AD OGNUNO IL SUO

Questa è un’attività utile per ampliare le conoscenze relative alle diverse specie ed imparare a classificarle in base alle loro caratteristiche.

Scegliete uno o più ambienti, mettete a disposizione le carte riassuntive e le le carte con le immagini degli animali relative agli ambienti scelti.

Create dei cartellini riportando per ognuno le caratteristiche con cui sono classificati all’interno del gioco:

  • classe: “mammifero”, “rettile” “anfibio”, “uccello”, “pesce
  • respirazione: aria ed acqua
  • riproduzione: viviparo, ovoviviparo e oviparo
  • alimentazione: carnivoro, erbivoro e onnivoro.

Scegliete su quali di queste 4 categorie lavorare.

A questo punti i bambini, aiutandosi con le carte riassuntive, divideranno in insiemi i vari animali utilizzando le carte immagini. Alla fine dell’attività, oltre ad aver appreso molto sulle varie specie, potranno constatare visivamente come animali anche molto diversi abbiano in realtà molte affinità e come invece animali molto simili abbiano in realtà caratteristiche molto differenti.

Spero che il gioco e le sue variazioni vi piacciano come sono piaciuti a me.

**************************

Per saperne di più su questo ed altri giochi ed eventualmente acquistarli, vi rimando al ricchissimo sito di HEADU dove troverete anche molte informazioni sulla loro mission e il loro metodo “Lifelong Playing Headu” volto a promuovere, stimolare e mobilitare le intelligenze multiple dei bambini attraverso il gioco, con dispositivi didattici divertenti e orientati alla formazione di competenze essenziali o utili ad allenare in modo spontaneo e non forzato una capacità di apprendimento permanente.

Post di Paola Misesti

Continue Reading

NIENTE PANICO: il gioco da tavolo per parlare di pidocchi

niente panico gioco

Vi avevo già parlato della maestra dei pidocchi di PF. Dal racconto che mi aveva fatto, avevo capito che aveva parlato dei pidocchi ed informato i bambini in modo giocoso. Le informazioni, che PF aveva ricevuto in quell’occasione, gli erano rimaste nella memoria a lungo.

Ho cosi’ pensato di creare un gioco per rispolverare ogni tanto quanto aveva imparato e di affrontare con un pizzico di allegria i nostri trattamenti con Hedrin

Il gioco che ho realizzato e davvero semplice e si rifà ad un vecchio gioco dell’oca con cui io e PF  ci siamo divertiti parecchio. In questo caso sono i pidocchi a farla da padroni!

Il gioco è formato da:

  • un tabellone
  • un dado
  • delle pedine

Il tabellone è composto da un percorso di 35 caselle, alcune bianche, alcune con l’immagine di simpatici pidocchi, alcune con delle bollicine e l’arrivo è rappresentato da una casa.

Le pedine sono immagini di bambini.

Il dado è un po’ particolare: vi sono 4 numeri, l’immagine del simpatico pidocchio e il disegno di un bimbo piangente con il pidocchio sui capelli.

LE REGOLE:

Le regole sono molto semplici e questo rende il gioco adatto anche ai più piccoli.

pidocchi niente panico il gioco

Lo scopo del gioco è arrivare al traguardo (alla casa) prima degli avversari. Ci si muove lungo il percorso in questo modo:

I giocatori tirano a turno i dado…

Se escono i numeri ci si muove di tante caselle quanto il numero uscito

Se esce il pidocchio il concorrente dovrà andare sulla casella in cui si trova il primo pidocchio successivo a dove si trova. Se la casella è occupata non ci sono problemi e può comunque occuparla. Se non ci sono “pidocchi” davanti a lui, deve rimanere fermo dove si trova.

Quando si finisce sulle caselle PIDOCCHIO, ci si deve grattare la testa e si sta fermi un turno!

Se esce l’immagine del bimbo che piange  il giocatore dovrà andare sulla prima casella disponibile con l’immagine delle bollicine e ritirare il dado. Se non ci sono caselle “bollicine” davanti a lui, deve rimanere fermo.

Quando si finisce sulle caselle BOLLICINE si puo’ ritirare il dado.

QUI TROVATE IL KIT DA STAMPARE  che comprende il tabellone, il dado e le pedine!

 

Questo un gioco non è solo divertente, ma anche stimolante e educativo: si impara a riconoscere i numeri, a contare sul tabellone, ad aspettare il proprio turno e a parlare di pidocchi e di prevenzione in modo divertente e rilassato.

Grazie a questo semplice giochino io e PF abbiamo rispolverato un po’ di nozioni sui pidocchi: del fatto che chiunque puo’ prendere i pidocchi (per questo le pedine sono rappresentate da immagini di bambini tutti diversi tra loro); che i pidocchi non saltano, ma si passano da persona a persona attraverso il contatto diretto o attraverso oggetti; che quando ci si accorge di avere i pidocchi bisogna fermarsi (un turno) e con pazienza provvedere a toglierli; che la prevenzione e il trattamento sono necessari, ma non sono cose drammatiche, tanto che permettono di rientrare a scuola e alle normali attività subito (per questo si ritira il dado)!

Abiamo avuto anche modo di parlare delle abitudini di PF in fatto di capelli e di pulizia: il fatto che ami i capelli corti, ma non ami affatto farseli tagliare; il fatto che si diverta a farsi la doccia e il bagno, ma convincerlo a farli non è sempre facile soprattutto se sta giocando; il fatto che non ami farsi pettinare i capelli o farseli toccare; il fatto che gli piaccia mettersi il gel o riempirsi la testa di spuma, ma che farsi spruzzare i prodotti anti-pidocchio non gli piaccia molto.

Insomma un giochino che insegna tante cose utili e offra lo spunto per parlare di tante cose legate ai pidocchi, ai capelli e all’igiene in generale.

 

Inoltre questo è un gioco di fortuna, che non richiede abilità particolari ai concorrenti. Questo tipo di giochi sono molto adatti quando i giocatori hanno abilità e capacità diverse (come un adulto o un bambino o bambini di età diverse). I concorrenti sono sullo stesso livello e si percepiscono uguali. Non c’è il rischio che il più piccolo si senta inadeguato o favorito dal più grande. In questo modo può godere appieno della propria vittoria e tollerare meglio la propria sconfitta

 

Questo post è offerto da Hedrin e partecipa alla campagna Hedrin #pidocchinientepanico che coinvolge e ha coinvolto diversi blog. Grazie a questa campagna si è parlato di  prevenzione, di luoghi comuni, di miti da sfatare, di preoccupazioni e tabu’,  ma anche di idee divertenti e utili per affrontare con serenità il problema pidocchi.

Consultate l’hashtag #pidocchinientepanico per seguire tutti gli interventi.

hedrin

Post di Paola Misesti

Continue Reading

Storie di pidocchi, infermiere e spray “niente panico”

hedrin

– “Amore, cosa avete fatto di bello  a scuola?”
– “Guarda oggi è stato divertentissimo!”
– “WOW! Cosa avete fatto?
– “E’ arrivata la maestra dei pidocchi!”
– “Chi??”
– “La maestra dei pidocchi!”
– “In che senso?”
– “E’ arrivata la maestra e ci ha spiegato cosa sono i pidocchi, cosa fanno, come vivono e poi, uno ad uno, ci ha guardato i capelli per controllare se li avevamo!”
– “Aaaaah! E com’è andata?”
– “Peccato, mamma! Nessuno di noi li aveva!”

Piu’ che dire “Che peccato!” io ho urlato “Per fortuna”!

L’usanza dell’infermiera che si presenta a scuola a spiegare e a controllare le teste dei bambini, vi confesso che non la conoscevo. Quando abitavamo in Italia ero abituata al tam tam delle mamme o agli avvisi intimidatori delle maestre. Cartelli del tipo “ATTENZIONE! Ci sono i pidocchi! Controllate i vostri bambini!!” comparivano 2/3 volte all’anno sul cancello della scuola. Una modalità che mi mandava immediatamente in paranoia.

Diciamo che il sistema adottato qui è meno traumatico ma il problema “pidocchi” rimane. In Italia dopo la paranoia che seguiva la lettura del cartello, passavo giorni attaccata alla testa di PF come un condor, pronta ad avventarmi contro ogni forma di vita annidatasi sopra.

Negli anni ho utilizzato vari sistemi per prevenirli e per tranquilizzarmi: spray vari e diversi shampoo tutti untuosi e super puzzolenti, di cui ho fatto abbondante  scorta anche quando sono venuta qui a Zurigo. Che si sa: i pidocchi non conoscono frontiere.

Capirete allora che quando Hedrin mi ha proposto di provare il suo spray antipidocchi, non ho saputo resistere.

Dopo la visita dell’infermiera, ho deciso di sperimentare subito questo spray. Avevo già preparato PF ad affrontare la tortura dei capelli puzzolenti ed unti ed invece con nostra grande sorpresa l’operazione “SPRAY Hedrin” è stata indolore: niente puzza, niente capelli unti e niente lavaggi tra lamentele varie. Insomma un trattamento che ci ha pienamente soddisfatto. Di pidocchi nemmeno l’ombra con grande gioia mia e molto scontento di PF!

Noi abbiamo usato lo Spray Hedrin Facile a scopo prevenitivo, ma in commercio si trova anche Hedrin rapido: un trattamento che elimina, velocemente e senza agenti chimici, pidocchi e uova. Qui potete trovare tutte le informazioni sui prodotti Hedrin.

 

Questo post è offerto da Hedrin e partecipa alla campagna Hedrin #pidocchinientepanico che coinvolge e ha coinvolto diversi blog. Grazie a questa campagna si è parlato di  prevenzione, di luoghi comuni, di miti da sfatare, di preoccupazioni e tabu’,  ma anche di idee divertenti e utili per affrontare con serenità il problema pidocchi.

Consultate l’hashtag #pidocchinientepanico per seguire tutti gli interventi.

hedrin

 

Continue Reading