Il collage di cannucce e dido’ fai e rifai

Questa idea non è farina del mio sacco, ma di zia Lalla che un pomeriggio, tornando da un giretto a Zurigo mi ha detto “Ho visto una cosa fantastica in una vetrina di un negozio di giocattoli del centro: un collage enorme fatto di pezzi di cannucce colorate” Discutendo su come poter incollare le cannucce in modo comodo e facile senza usare la colla, c’è venuto in mente di utilizzare del dido’ o della pasta di sale come base dove schiacciare i pezzi di cannucce.

Cosi’ qualche pomeriggio piovoso fa, ci siamo dati da fare usando:

  • una vaschetta di legno (una vaschetta del formaggio 😉 )
  • dido’
  • cannucce di vari colori
  • forbici
  • tanta tanta pazienza
  • fantasia

Per prima cosa, con l’aiuto di PF, ho tagliuzzato le cannucce colorate. Tonnelate di pezzettini 😯 dopo, abbiamo steso il nostro dido’ sull’interno della vaschetta avendo cura di farlo aderire bene al legno.

Piccolo Furfante ha scelto un dido’ di color arancione come base. 🙂

Dopo un po’ di indecisione, PF ha scelto di creare un collage sul tema della campagna. Ha cosi’  realizzato il sole e  l’erba. Poi ha chiesto il mio aiuto per creare un fiorellino. Alla fine il collage gli è piaciuto parecchio e voleva regalarlo ai nonni 😀

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Fatti da voi: gli occhiali 3 D di Mamma Roberta

Mamma Roberta ha un blog  nato da poco: Io solo mamma. L’ho scoperta perchè qualche tempo fa Roberta mi ha lasciato un commento qui su HomeMadeMamma.

Questa è una delle cose che adoro della rete: permette di conoscere tante persone, di condividere con loro passioni ed idee, di confrontarsi e connettersi 😀

Mamma Roberta è una mamma creativa che, un giorno, ha deciso di fare solo la mamma e un’altro giorno ha deciso di aprire il suo blog per raccontare di sè, dei suoi bambini e delle loro attività 😀

L’idea del blog è nata perchè negli ultimi tempi ero sempre in giro con foglietti e fogliettini a distribuire ad amici e parenti ricette di dolci, per la pasta da modellare, indirizzi di ludoteche, teatri, musei, siti internet… Ad un certo punto non mi ricordavo più chi mi avesse chiesto cosa e ho deciso di fare ordine. Ho pensato:”e se aprissi un blog?” All’inizio mi è sembrata un’impresa troppo grande per me, ma poi mi sono fatta coraggio.

Scegliere il nome: “Io-solomamma” è stato facile. Da circa un anno, infatti, ho deciso (d’accordo con mio marito, ovvero lo “sponsor” del blog!) di lasciare il lavoro e di dedicarmi esclusivamente ai miei due bambini. Quindi quando mi chiedono: “Cosa fai nella vita?” rispondo sempre: “Io? Solo la mamma”.

Diciamo che non mi annoio…fare “solo” la mamma significa essere anche un pò medico, un pò infermiera, un pò tata, un pò colf, un pò (tanto) psicologa, un pò insegnante, un pò cuoca, un pò autista, un pò inventrice…. e devo dire che quest’ultimo aspetto è quello che più cattura i miei due bimbi.

I miei hobby (ne ho sempre avuti tanti, fin da piccolissima) stanno diventando anche i loro. La mia voglia irrefrenabile di creare, li sta contagiando. “Mamma cosa costruiamo oggi?” è la loro domanda più ricorrente. Stanno imparando che il divertimento non sta solo nel giocare, ma anche nel saper sfruttare la propria fantasia, nel crearlo il gioco.

Così mettiamo da parte tutto ciò che ci ispira: vasetti di yogurt, cannucce, bottiglie di plastica,  legnetti…e all’occorrenza diamo vita, una seconda vita, agli oggetti stessi.

Mamma Roberta è stata così gentile da voler condividere con noi una sua creazione: gli occhiali 3 D, naturalmente tutti riciclosi 😀


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Puzzle fai da te che diventano biglietti d’auguri

Settimana scorsa è stato il compleanno di Papà Ema, io e Piccolo Furfante gli abbiamo preparato qualche sorpresina fai da te come il super pacco sorpresa, usando tutti i fogli di di ben 5 giornali, o il disegno/quadro.

Avevo avuto anche l’idea di realizzare insieme a Piccolo Furfante un bigliettino d’auguri speciale, ma a PF è talmente piaciuto che non abbiamo potuto regalarlo al Papà  😯

In un negozio di hobbistica di Zurigo, avevo trovato un puzzle bianco da personalizzare, insomma un puzzle senza immagini pensato appunto per disegnarci sopra quello che si vuole. Appena l’avevo visto, mi era venuta l’idea di farlo diventare un biglietto d’auguri. Un biglietto d’auguri specialissimo da ricomporre per scoprire quello che c’era scritto.

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