Mainau: una gita all’isola dei fiori

Vi piacciono i fiori? Adorate visitare i parchi e passare una domenica all’aperto? I vostri bambini sognano un parco giochi dove andare in zattera e arrampicarsi? L’isola di Mainau fa al caso vostro.

In Germania, sul lago di Costanza si trova una bellissima isola, interamente pedonale che è stata trasformata in uno splendido parco…

Qualche domenica fa, abbiamo deciso di visitarla: era una giornata con un tempo un po’ ballerino, ma ne è valsa davvero la pena.

L’isola è interamente pedonale e vi si accede da un ponte che la collega con la terraferma.

Vi consiglio di prendervi un’intera giornata per visitarla: non ve ne pentirete.

L’isola non è altro che un enorme parco pensato per il divertimento di grandi e piccini.

Subito dopo l’ingresso troverete il parco giochi piu’ bello che abbia mai visto, tutto in legno. A attendervi ci sarà un laghetto che i bimbi potranno attraversare in zattera, su un ponte mobile o piu’ facilmente con un semplicissimo ponte di legno. E poi tanti giochi per arrampicarsi, saltare, giocare con la sabbia, dondolarsi, nascondersi e giocare con la voce… Insomma: un paradiso.

Noi abbiamo fatto l’errore di fermarci subito li’ e portare via Piccolo Furfante per visitare il resto del parco è stato davvero difficile. Fortunatamente poco lontano c’è la fattoria dove è possibile cavalcare pony e dare da mangiare alle caprette, cosi’  siamo riusciti in qualche modo a convincerlo.

Dopo la fattoria è stata la volta della visita alla casa delle farfalle. Un grande padiglione in cui è possibile ammirare splendidi esemplari di farfalle. Dato che le farfalle svolazzano libere ed indisturbate, sono di grandi dimensioni, e si appoggiano su spalle e vestiti, consiglio la visita a chi non ha paura degli insetti. Io, purtroppo, ho resistito dentro il padiglione circa 3 nanosecondi: quando mi sono vista una farfalla di circa 10 cm sulla spalla, ho cacciato un urlo e me ne sono andata 🙁 Piccolo Furfante e Papà Ema invece si sono divertiti un sacco 😀

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Venerdi’ del libro: “Il tuo primo libro della città”

Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.

John Steinbeck

Il libro di questa settimana è di Piccolo Furfante e l’ho comprato sulla fiducia. La collana “Il tuo primo libro…” della Larus ci piace molto: abbiamo già alcuni libri che non ci hanno deluso.

Cosi’ quando qualche settimana fa l’ho visto sullo scaffale della libreria, sono andata a colpo sicuro. E ci ho visto giusto: il libro ci è piaciuto tanto.

Ultimamente io e Piccolo Furfante stiamo parlando del mondo: paesi, culture e lingue diversi dal nostro a volte vicini a volte lontani. Un tema che ci tocca parecchio essendo espatriati e solo da pochi mesi. Questo libro sulle città (del mondo, ma anche nel tempo) quindi faceva proprio al caso nostro.

Ve lo consiglio vivamente: i testi sono semplici e chiari, le illustrazioni simpatiche e ogni tanto si trovano dei giochini da fare guardando le immagini. Insomma interessante e divertente allo stesso tempo.

Il libro in questione è…

Il tuo primo libro della città – Larus

Ecco una simpatica idea che mi è venuta per “utilizzare” in modo creativo questo libro

Leggendo il libro, Piccolo Furfante era incantato dai disegni della seconda pagina: delle piccole immagini quadrate, tratte dal testo, che ritraevano le città del mondo. Ne era cosi’ affascinato che l’ho sorpreso molte volte a sfogliare il libro e a fissarle. Mi è venuto cosi’ in mente di creare un memory delle città. E’ stato semplice: ho fotocopiato (a colori) la pagina con le immagini due volte, ho ritagliato le illustrazioni e le ho plastificate . Il memory è piaciuto e ora Piccolo Furfante  puo’ cosi’ giocare  con le sue immagini preferite.

Il passo successivo sarà attaccare alla cartina del mondo le immagini per avere sempre sott’occhio dove si trovano le nostre città preferite!

Ora attendo con ansia i vostri suggerimenti... tantissimi anche oggi! Eccoli:

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La ruota delle lettere: un decifra-codici per i piu’ piccoli

Piccolo Furfante non ha molta pazienza, un po’ come la sua mamma :mrgreen: . Cosi’ quando incontra sul suo cammino una lettera minuscola sono urla o musi lunghi. Le minuscole sono proprio il suo tormento! Fortunatamente i suoi adorati “Topolino” sono tutti in stampatello maiuscolo, se no sarebbero guai!!

L’altro giorno ho trovato su internet questa bella idea: un piatto che diventava un divertente gioco per imparare lettere (forme, numeri…) e passare con tranquillità il tempo.

Appena ho visto il post, mi è venuto subito in mente come poteva essermi utile per evitare gli “scleri” di Piccolo Furfante.

Dato che non avevo piatti di carta a disposizione, ho creato due cerchi di cartoncino… e ho realizzato un divertente decifra-codici.

Cosa serve:

  • 2 cartoncini di colori di versi (io ne ho usato uno bianco e uno giallo)
  • un compasso o, in mancanza, qualche oggetto rotondo
  • un fermacampione
  • un pezzettino di foam o cartoncino spesso
  • forbici
  • pennarello nero

Come ho costruito il decifra-codici:

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