Geoboard fai da te ovvero giocare con forme e colori

geobaord fai da teSapete cosa sono le Geoboard? Non ditemi di si’ che poi ci rimango male: io l’ho scoperto di recente perchè la classe di Piccolo Furfante ne è dotata e ci giocano spesso.

Per chi come non conosce questo gioco ecco una spiegazione terra-terra: in pratica sono delle lavagnette di legno con dei chiodi ai quali i bimbi devono mettere degli elastici colorati per creare delle forme; nella costruzione delle figure possono seguire degli schemi oppure lasciare libera la fantasia.

Come vi dicevo in classe di Piccolo Furfante ci sono e sono fatte in casa. La maestra le ha costruite partendo da un tagliere. Cosi’ ieri mi sono detta: e che cavolo, se lo fa lei … io chi sono?

Cosa serve…

Dato che io sono una che va notoriamente storto (appendere quadri non è una delle mie specialità) e non ho per nulla pazienza, mi sono costruita una bella tabella in PowerPoint e l’ho usata come traccia per infilare i chiodi.

Una volta attaccata la tabella al tagliere usando dell’adesivo, mi sono data a martellare, infilando i chiodi negli angoli dei quadrati della mia tabella: non potevo sbagliare!

costruire una geoboard in casaVi avverto: si fa una faticaccia e alla fine avevo il polso un po’ indolenzito! Se avete un uomo a portata di mano disposto a martellare per voi, usatelo

Comunque sia, la nostra geoboard nel giro di 20 minuti era bella e che pronta all’uso.

Ora non mi restava che creare degli schemi-traccia in modo che PF potesse seguirli!

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Creare un giornale per imparare divertendosi

creare un giornale con i bambini

Imparare è un’esperienza; tutto il resto è solo informazione

Albert Einstein

Qualche giorno fa Piccolo Furfante è tornato a casa da scuola portando con sè, tutto orgoglioso, un giornale, ma non un giornale qualsiasi bensi’ un giornale specialissimo: Il giornale di Alessandro (alias PF).

La maestra in mattinata ha lasciato ai bambini tanti giornali da ritagliare, tanti fogli di carta bianchi, colla e fobici. Il mandato era semplice: i bimbi avrebbero dovuto fare di quel materiale quello che volevano. Chi ha fatto un collage, chi si è limitato a ritagliare le immagini e chi come PF si è lanciato nella costruzione di un bel giornale

Per prima cosa ha incollato insieme un sacco di fogli bianchi e poi, con pazienza da certosino, ha ritagliato le foto e gli articoli che gli piacevano di piu’ (senza pero’ avere idea di cosa ci fosse scritto dato che gli articoli erano in tedesco :roll:).

Malgrado abbia scelto i ritagli a casaccio (tutto la sua mamma!!), il giornale ha una sua struttura ben definita: foto, articoli, perfino la pubblicità e i giochi enigmistici. Quando gli ho chiesto il perchè delle sue “scelte editoriali”, PF è stato chiaro: “ho ricopiato i giornali che leggete tu e papà!”. Questo è stato lo stimolo per una discussione su come erano fatti i giornali, su chi li scriveva, come reperivano lcreare un giornale attività scuolae notizie, quali le notizie piacevano di piu’…
La morale di questa storia? A volte sottovaluto quanto attenti ed osservatori siano i bambini anche quando sembrano occupati a fare altro.

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L’orologio delle emozioni

orologio delle emozioni def

Il pensare divide, il sentire unisce.
Ezra Pound

Il tema trasversale di questo anno scolastico per Piccolo Furfante sono le emozioni. Le stanno trattando da vari punti di vista: l’alfabetizzazione (cioè sapere come si chiamano nelle varie sfumature), riconoscerle in sè e negli altri, esprimerle in modo adeguato e costruttivo.

Tra le varie attività che hanno fatto a scuola vi è anche l’orologio emozionale. la maestra ha chiesto ad ogni bambino di esprimere con il proprio viso 4 emozioni: la felicità, la rabbia, la tristezza e la noia.

Per ogni emozioni (e per ogni bimbo) la maestra ha fatto una foto, poi le ha stampate tutte su dei semplici fogli A4. Ogni bamino ha ritagliato le sue foto e le ha incollate su di un quadrato di cartoncino, agli angoli. La maestra ha quindi plastificato ogni cartoncino, ha fatto un foro al centro e ha inserito una lancetta di cartone fermandola con un fermafogli in modo che si potesse muovere a piacimento. L’orologio emozionale era pronto all’uso!

Il nostro orologio ritrare PF senza i denti davanti e quindi è diventato anche un bel ricordo di quando sarà grande! 😀

A scuola i bambini lo haorologio emozioni stampare gratisnno utilizzato  in vario modo: per raccontare agli altri i loro stati d’animo , per esprimere un giudizio su di un attività o di un compito, per far conoscere agli altri come era andata la giornata a scuola, come si erano trovati con un compagno con un gruppo di compagni…

Piccolo Furfante in occasione delle vacanze di febbraio ha  portato a casa il suo orologio e cosi’ abbiamo potuto “giocarci” un po’ anche noi!

Per chi non avesse modo e tempo di creare un proprio orologio, eccone qui alcuni già pronti: basta stamparli ed assemblarli!

E voi come vi sentite oggi?

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