Insegnare l’italiano ai bambini expat: i nostri libri

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Molte mamme mi hanno chiesto come ho insegnato l’italiano a PF, che materiali ho usato, che metodo, che libri. Insomma come ce la siamo cavata e cosa ha funzionato per noi.

Prima di iniziare ci sono da fare pero’ un po’ di premesse.

PF fino a 5 anni ha vissuto in Italia, venendo in contatto solo con l’italiano (non tengo conto delle pochissime ore di inglese che ha fatto alla materna, perchè sono state davvero irrilevanti). A 5 anni ha iniziato la scuola materna interamente in tedesco qui a Zurigo. Parlava perfettamente l’italiano, ma non sapeva nè leggerlo nè scriverlo. La sua immersione nel tedesco è stata fin da subito totale: il primo anno qui a Zurigo aveva pochissimi amici di lingua italiana, che vedeva molto poco; la scuola e le sue attività extrascolastiche si svolgevano tutte in tedesco  L’italiano era mantenuto solo grazie a noi, alle nostre visite in Italia, ai cartoni animati e alle canzoni.

La sua maestra ci ha subito incoraggiati a mantenere vivo l’italiano, ad insegnargli a leggere e a scrivere, sottolineando che mantenendo viva la sua madre lingua avrebbe padroneggiato anche il tedesco. Cosi’ è stato!

Quando PF ha compiuto 6 anni, abbiamo iniziato un programma di homeschooling d’italiano, che svolgevamo nel pomeriggio dopo l’orario scolastico. Tutte le attività erano sotto forma di gioco, anche gli esercizi erano sempre collegati a qualche storia o racconto che gli davano un significato giocoso.

Prima di tutto avevo  bisogno di un programma da seguire per capire cosa fare e quando. Ne ho parato in dettaglio in questo post.

Il libro “Insegnare giorno per giorno” della Giunti Scuola mi è stato utilissimo: mi ha dato un programma, una tempistica e degli esercizi da cui prendere ispirazione. E’ stato una manna dal cielo, anche per tenere a bada la mia ansia.

A livello di attività pratiche, che usavo sotto forma di schede, 4 sono stati i nostri libri preferiti.

“Amici a Verdebosco 1” della DeAgostini:  3 libri (Metodo, Discipline e Letture)  con tante immagini colorate e tanti esercizi divertenti, che PF ha adorato. Lo abbiamo usato davvero tanto!

“Indovina facile” delle Edizioni Erickson: un bellissimo libro con tanti indovinelli per imparare a leggere e scrivere senza sforzo. L’ho trovato molto utile, anche se da solo non sarebbe bastato.

“Progetto ABACO. Italiano” della Giunti: con tanti esercizi presentati da un simpatico Leprotto. PF lo ha usato parecchio, soprattutto il volume 2 (l’ho trovato perfetto per i molto esercizi di grammatica), ma non ci è andato particolarmente matto.

Il libro piu’ amato da PF è stato senz’altro “Il mio super quaderno” sempre della Giunti: usato e strausato! In questo caso non era necessario nemmeno che inventassi racconti o giochi per introdurre gli esercizi: PF li faceva con entusiasmo senza nessun problemi. Non so se sono state le illustrazioni, il tipo di attività, il fatto che aveva chiamato il protagonista SuperA, sta di fatto che questo libro lo ha catturato da subito.

Come ho usato questi libri?

Prima di iniziare ho inventato una storia con protagonista un astronauta, Marco, che ci ha accompagnato nel nostro viaggio di apprendimento per tutto un anno (il secondo anno avevamo uno scienziato). In questo post ho raccontato come avevo organizzato le prime attività legate a questo racconto.

Ho creato il nostro quaderno (formato A4) e mi sono basata sul programma del libro “Insegnare giorno per giorno” , fotocopiando le attività presenti sugli altri libri in base al tema della giornata. Ho ritagliato fogli, disegni, creato finestrelle dove comparivano esercizi da fare, creato schede ad hoc in modo che ogni giorno il racconto dell’astronauta Marco potesse procedere.

insegnare italiano bambini espatriati all'estero

Perchè non ho scelto solo un libro? Perchè non l’ho semplicemente usato, facendolo completare da PF?

Sarebbe stato sicuramente piu’ semplice, piu’ veloce e meno impegnativo.

Sarebbe stato pero’ anche piu’ noioso per lui ed è questo che volevo evitare: che PF si annoiasse, vedesse l’italiano come un impegno in piu’, un dovere inutile da fare dopo le già impegnative ore di scuola. Avevo bisogno che PF si divertisse ad imparare l’italiano, che lo vedesse come un gioco, un’attività pomeridiana che non vedesse l’ora di svolgere.

E’ stato cosi’? Si’, senza ombra di dubbio!

PF si ricorda ancora delle avventure dell’astronauta Marco, dei nostri giochi pomeridiani e, cosa piu’ importante, sa leggere e scrivere in italiano molto bene e si esprime con ricchezza di vocaboli.

E’ stato impegnativo per me? Si’, senza dubbio! Ma ammetto che mi sono anche divertita molto e ne è valsa la pena.

Molti hanno mi chiesto qualche consiglio. Ne ho solamente uno: qualsiasi libro decidiate di usare, qualsiasi metodo scegliate di utilizzare, fate in modo che il bambino lo viva come un gioco, perchè non c’è modo migliore per apprendere che il divertimento!

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Post di Paola Misesti

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“1,2,3…” Le schede pop up per imparare a contare fino a 20

schede per imparare la sequenze di numeri 1 20 homemademamma

A scuola di PF la matematica si impara molto lentamente. Come vi dicevo, qui utilizzano un metodo simile a quello analitico:  i bambini imparano a fare operazioni anche molto complesse a mente. Questo richiede molto esercizio e, soprattutto all’inizio, tanta pazienza.

I bimbi si avvicinano ai numeri con attività divertenti e principalmente proposte sotto forma di gioco.

I numeri sono presentati in maniera molto graduale, in modo che ci si possa esercitare parecchio e padroneggiare le operazioni in maniera perfetta: in prima i bimbi lavorano solo con numeri ed operazioni fino al 20, in seconda fino al 100, in terza fino al 1.000 e dalla quarta con tutti i numeri. Tutte le operazioni vengono fatte a mente, senza mettere in colonna nulla e soprattutto senza scrivere nulla da nessuna parte. Questo risulta facile una volta che si padroneggiano bene i concetti di quantità e le operazioni base fino al 20: l’unico segreto per riuscirci è l’esercizio costante.

Capite anche voi che dovendosi esercitare parecchio, di norma ogni giorno, le attività non possono essere noiose: i bambini si stuferebbero presto a dover ripetere per 11 mesi sempre le stesse operazioni. Cosi’ le schede sono molto divertenti e i giochi sono all’ordine del giorno.

Tra le varie schede che PF utilizzava per memorizzare i numeri e la loro sequenza ce n’erano alcune molto semplici, ma con la particolarità di essere autocorrettive.

Ne ho create alcune per voi, simili a quelle usate da PF.

Sono delle semplice schede con riportati i numeri da 1 a 20. In alcune caselle i  numeri mancano, in quel caso bisogna scrivere quello corretto. Fin qui niente di speciale, se non che la casella puo’ essere sollevata e sotto vi è riportato il numero mancante.

I bambini possono cosi’ divertirsi a sollevare le finestrelle e scoprire se la loro risposta è quella corretta.

Costruire queste schede è molto semplice:

Stampate il file che trovate sotto, contenente una base e 8 schede da completare.  Il primo foglio che troverete nel file è la base con tutta la sequenza di numeri.

Una volta stampate le schede da completare (in tutto 8), dovrete ritagliare le caselle in modo che si possano sollevare: io di solito ritaglio il perimetro nella parte bassa, lasciando la parte alta agganciata cosi’ che la casella si possa sollevare dal basso.

Se mettete la base contenete tutta la sequenza di numeri vedrete che i due fogli combaceranno perfettamente, questo consentirà  di controllare la risposta giusta.

Come funziona il gioco:

Proponete una scheda ai bambini e chiedete di scrivere sopra la finestrella il numero mancante della sequenza. Una volta completata la scheda, mettete sotto il foglio la base con tutti i numeri e chiedete ai bambini  di aprire le finestrelle per controllare la correttezza della risposta.

Ripetete l’esercizio con regolarità, in questo modo la sequenza viene memorizzata  senza sforzo e in modo giocoso!

Qui trovate le schede e la base del gioco “1,2,3…”

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Post di Paola Misesti

 

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Il diario fai da te per la scuola primaria: ottobre

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Il mese scorso ho realizzato, insieme alla ormai collaudata agenda per i piu’ piccoli, anche un diario per i bambini della scuola primaria, su richiesta di alcune mamme e per aiutare PF ad organizzarsi a scuola.

Ho creato cosi’ un diario per districarci tra verifiche, compiti da fare ed attività, ma che fosse anche coloratissimo e pieno di disegni. Ogni giorno è di un colore diverso ed è possibile segnare i compiti, ma anche le materie, le attività programmate per la giornata o semplicemente disegnare. Dimenticare qualcosa  diventa  davvero difficile!

Nel diario ci sono:

  • la data: giorno, mese, anno
  • disegni per segnare il tempo atmosferico
  • disegni per indicare la stagione
  • disegni per segnare l’umore della giornata
  • un calendario settimanale dove segnare le materie della giornata:  un colore diverso per ogni giorno della settimana
  • uno spazio per scrivere i compiti o appunti
  • un calendario del mese con i giorni settimanali colorati come il calendario giornaliero
  • una tabella per segnare le materie in base ai giorni della settimana e all’orario (i giorni sono colorati riprendendo i colori del calendario e delle singole pagine del diario)
  • una tabella dove segnare le cose da ricordare (attività, compleanni, appuntamenti)

Nei file sotto trovate il diario da stampare e le istruzioni per assemblarlo:

Scrivetemi, se avete dei suggerimenti per migliorarlo o per renderlo piu’ utile alle vostre necessità!

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Post di Paola Misesti

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