I mandala delle tabelline

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PF va pazzo per le tabelline, mentre odia con tutto il cuore le sottrazioni.

Imparare le tabelline , con mia grande sorpresa, gli è stato davvero semplice grazie anche ai molti giochi e alle tante attività fatte in classe.

Tra i giochi che piu’ lo hanno divertito ci sono quelli che noi per comodità chiamiamo i “disegni numerati”, ma che ho visto vengono chiamati in rete “i mandala delle tabelline”.

Non si tratta altro che di cerchi numerati da 0 a 9 in cui, se si segue la sequenza di numeri delle tabelline, compaiono diversi disegni: stelle a piu’ punte, pentagoni…

Dato che era un’attività che PF adorava, avevo preparato all’epoca diverse schede per esercitarsi. Ve le propongo oggi nella speranza possano essere d’aiuto a qualcuno.

Come funzionano questi mandala:

Una volta stampate le schede da compilare, per prima cosa bisogna scrivere tutta la tabellina del numero scelto compilando il riquadro che si trova a destra di ogni scheda. In questo modo il bambino avrà sott’occhio tutti i numeri che gli servono per creare il suo mandala.

Ora partendo dal primo numero del riquadro si cominciamo ad unire i punti (attenzione: si parte sempre dallo 0) considerando solo le unità e mai le decine.

In pratica la tabellina del 3 si comporterà in questo modo:

Partiro’ dallo 0 e lo uniro’ al 3 e questo lo colleghero’ con il 6 che uniro’ al 9 e poi al 2 (l’unità del numero 12) e questo al 5 (l’unità del 15) e cosi’ via fino al 30 che sarà lo 0 (l’unità appunto di 30).

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Per aiutare i bambini nella realizzazione dei mandala, accanto ad ogni numero sul cerchio c’è uno spazio dove scrivere il numero o i numeri a cui corrispondono le unità della tabellina. Nel nostro esempio vicino al 2 scrivero’ il 12, al 5 il 15 e allo 0 il 30

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Trovate in questo link oltre a delle schede per esercitarci anche le soluzioni per ogni tabellina (da 1 a 10)

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Il libro delle frazioni

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PF è molto incuriosito dalle frazioni che a scuola hanno solo introdotto, ma non ancora affrontato seriamente.

Ho cosi’ pensato di realizzare un libretto da assemblare che gli potesse essere utile.

In pratica è un libretto con solo 4 frazioni: 1/2 – 2/4 – 3/6 e 4/8

Lo scopo è quello di avvicinarlo in modo intuitivo a queste frazioni che sono relativamente semplici, per poi passare a quelle piu’ complesse e in seguito alle operazioni tra frazioni. Un passo alla volta, pero’!

Le pagine del libro sono dedicate ad ognuna di queste frazioni, ma sono vuote: sono infatti da riempire e completare. PF dovrà scegliere tra le varie figure che ho preparato quale rappresenta la frazione giusta.

Tra le figure che ho creato troverete:

  • figure geometriche che rappresentano ogni frazione
  • immagini di oggetti ed animali che rappresentano le diverse quantità

Ho creato due libri: uno a colori e uno in bianco e nero da colorare e completare.

Va da sè che il libro a colori è piu’ semplice da usare: le figure sono già colorate secondo la quantità corretta ed è sufficiente, una volta individuata quella giusta, ritagliarle ed incollarle

Il libretto in bianco e nero è piu’ difficile: PF dovrà infatti completarlo colorando le giuste quantità sulle immagini per poi incollarle sul libro.

QUI TROVATE I FILE DA SCARICARE:

il libro delle frazioni a colori

Il libro delle frazioni in bianco e nero

Come usare i libri.

Per prima cosa bisogna assemblare le pagine dei libri. Ritagliate le pagine contenute nei file ed incollatele tra loro nella parte gialla sulla sinistra dei fogli.I libretti sono cosi’ pronti all’uso.

IMG_5723Per il libro a colori.

Ritagliate ora le varie immagini e mischiatele. Ora invitate i bambini ha scegliere le figure che rappresentato prima 1/2 , poi 2/4, poi 3/6 ed infine  4/8. Fate incollare le varie immagini sulle pagine bianche in corrispondenza della frazione corretta.

Per il libro in bianco e nero.

Per prima cosa invitate i bambini a colorare le pagine del libro segnando le quantità che rappresentano  le frazioni.

Per riempire le pagine potete ora muovervi in due modi:

  1. non ritagliate le immagini ma proponetele cosi’ come le avete stampate (ogni pagina rappresenta una frazione) e invitate i bambini a colorarle secondo le quantità corrette.
  2. ritagliate le varie immagini, mischiatele e chiedete ora ai bambini di colorarle in base alla corrispondete frazione.

La prima modalità è quella piu’ semplice perchè individuata la pagina della frazione ogni immagine puo’ essere colorata allo stesso modo (es. per i 2/4 si colorano solo 2 parti su 4). La seconda di contro risulta piu’ difficile: è necessario infatti individuare per ogni immagine la giusta quantità da colorare.

Questo secondo libro in bianco e nero è molto utile per ripassare quanto appreso nel primo libretto e verificare se i concetti sono stati capiti.

Le figure geometriche sono piu’ intuitive di quelle che rappresentano oggetti/animali, in quanto le prime rappresentano parti di un intero mentre le seconde non rappresentano un’unità, ma delle parti da raggruppare.

 Spero che questi libretti possano esservi utili come lo sono a noi.

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Alla scoperta delle figure solide

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In queste ultime settimane PF sta affrontando in classe le figure geometriche solide.

Mentre mi raccontava le varie attività che facevano, mi sono accorta che molti dei vocaboli li conosceva solo in tedesco. E’ un problema tipico dei bambini bilingue: quando l’immersione in una delle due lingue è preponderante, le conoscenze linguistiche in una delle due diventa piu’ debole, perchè un determinato argomento viene affrontato solo in una lingua e, inevitabilmente, mancano i vocaboli nell’altra.

Ho deciso quindi di parlare di solidi anche in italiano, in modo che questo divario potesse essere colmato. La cosa fondamentale era trovare attività che potessero divertirlo: in questo modo non si sarebbe annoiato e imparare sarebbe diventato un gioco e non un dovere.

Ho cercato in rete un po’ di idee e valutando le alternative, ho deciso di utilizzare un metodo in stile Montessori: partire cioè dalla manipolazione delle figure.

I bambini infatti usano le mani ” non solo per scopi pratici, ma anche per la conoscenza.”(M.Montessori)

Ho creato quindi una serie di carte dove sono riportate le figure solide e i rispettivi nomi nonchè carte raffiguranti oggetti di uso comune che si rifanno a queste figure.

Ho realizzato inoltre dei modelli che PF avrebbe utilizzato per creare solidi di carta, da abbinare alle rispettive carte.

Raffaella di Baby Green mi ha dato poi un suggerimento preziosissimo: costruire i solidi usando il DAS (attività che sua figlia ha realizzato alla scuola Montessori).

A casa non avevo DAS a disposizione e quindi abbiamo utilizzato del dido’ rosso. La scelta è risultata vincente: si asciuga in fretta e non abbiamo dovuto nemmeno colorare le figure.

Come abbiamo svolto questa attività:

Per prima cosa PF ha ordinato tutte le carte ed abbinato il nome ad ogni figura.

A questo punto ci siamo messi a costruire i solidi di carta. Impresa abbastanza complicata (la carta è molto delicata e incollare le parti tra loro non è proprio facile), ma che ci ha permesso di capire in pratica la differenza tra le varie figure. Tra l’altro PF è rimasto sorpreso che non si potesse realizzare una sfera, se non appallottolando un foglio, con risultati per nulla apprezzabili.

Una volta create le figure, le ha abbinate alle carte.

A questo punto ci siamo dati alla creazione dei solidi con il dido’. PF si è divertito molto e al tempo stesso, ancor piu’ che con la carta, ha avuto modo di riflettere sulle varie caratteristiche. Era particolarmente attratto dalle diversità tra la piramide, il cono e il cilindro nonchè tra il cubo ed il parallelepipedo.

Una volta finite ha abbinato anche queste alle rispettive carte. Non contento  si è dato anche alla ricerca in casa di oggetti la cui forma richiamasse le figure appena create.

Va da sè che mentre creava i vari solidi e ne esplorava le caratteristiche, mi chiedeva i vocaboli nel corrispettivo italiano. Il mio scopo era raggiunto!

Ho trovato questa attività  divertente e molto utile. La creazione dei solidi di carta è un po’ complessa: richiede una buona manualità. Per proporla tenete conto dell’età e delle capacità del bambino. La realizzazione con il dido’ invece è decisamente piu’ semplice e risulta anche piu’ divertente.

Qui trovate   le carte e le schede con modelli dei solidi.

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