Piccolo Furfante alla scoperta della festa scozzese di Zurigo

Andiamo o non andiamo? E’ questo che io e Papà Ema ci chiedevamo ieri pomeriggio a proposito della Festa scozzese nella vicina Fehraltorf. Dopo un po’ di indecisione la risposta è stata: Andiamo!

Arrivare a Fehraltorf è stata un’impresa: le strade di accesso erano tutte bloccate per lavori e cosi’ ci abbiamo messo un’eternità a trovare il campo dove si svolgeva la festa ed il relativo parcheggio. Il nostro pellegrinare, pero’, è stato ricompensato. La festa era fantastica: sembrava proprio di avere fatto un salto spazio-temporale.

Ovunque persone vestite in kilt e con abiti tradizionali scozzesi, cornamuse che suonavano, tende ristoranti e tende di fabbri, maniscalchi, falegnami e poi giochi, tanti stranissimi giochi da fare per grandi e piccini.

Piccolo Furfante, un po’ intimorito dalla baraonda di gente e di rumori, non ha voluto provare nulla: nè il tiro con l’arco nè quello con l’ascia nè il torneo con il cavallo di legno… Malgrado cio’ si è divertito un sacco a correre tra il fango, a tifare i suoi cavalieri preferiti, a salire nell’altissima e ripida torre di legno costruita all’ingresso della festa. Non sono potuti mancare un mega gelato e i giochi con i suoi nuovi amichetti 🙂

E’ stata sicuramente un’esperienza stranissima per tutti noi. Certamente da rifare quando ce ne sarà occasione!

 

E ora, tornati a casa, ci daremo alla costruzione di archi, spade e scudi… di cartone, naturalmente 😉

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Di ritorno a Zurigo tra nuvole, sole e sedie con il golf

Eccoci finalmente a Zurigo! Le vacanze in Sardegna sono finite e mentre Piccolo Furfante si divertiva tra bagni e castelli di sabbia io pensavo già al dopo: il nostro trasferimento definitivo in Svizzera.

Oggi sono arrivati i permessi di soggiorno per me e PF. Ora non si torna piu’ indietro.

Ora sono finite le gite lampo di qualche giorno in Svizzera.

Ora “stiamo sempre sempre sempre insieme” come continua a ripetere Piccolo Furfante da quando siamo partiti per il mare.

Ora inizia una nuova vita con un po’ di paura e tante speranze. Chissà… si vedrà! 😀

Quello che so è che tra una gita al parco, la casa da sistemare, le lavatrici da fare e le passeggiate serali in bicicletta, siamo ancora un po’ frastornati…Tra qualche giorno andrà sicuramente meglio!

Vi mostro comunque le foto fatte da Piccolo Furfante questa mattina con le cose che lo hanno colpito di piu’: il lavamarciapiedi, la sedia e la bici con il golf, il campanile che suona sempre, il parco giochi sotto casa, la supermoto e il supercamion 🙄

Che bello il mondo visto con gli occhi dei bambini!

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Zurigo con i bambini: Piccolo Furfante al giardino botanico

Era da un po’ che l’avevamo programmato, ma io e Piccolo Furfante non avevamo avuto ancora il tempo di andare ad esplorare il giardino botanico di Zurigo. Settimana scorsa (prima dell’arrivo del freddo e della febbre :-S)  abbiamo preso  “armi e bagagli” e ci siamo avventurati sul tram n.11 diretti al giardino 😀

Il tram era un po’ affollato, ma non ci siamo lasciati scoraggiare. Alla fermata Heigbachplatz è iniziata la nostra avventura. Abbiamo seguito i cartelli che indicavano il giardino, ma dopo un po’ abbiamo incominciato a preoccuparci perchè i  cartelli diventavano sempre più piccoli e le strade  sterrate. Finalmente dopo una salitona, abbiamo visto l’ingresso 😀

Prima di entrare abbiamo ammirato la bellissima mappa tridimensionale del parco che PF ha cercato di smontare 😀

Il parco è molto vasto (circa 50.000 mq) , ma non c’è pericolo di perdersi: è sviluppato su di una collina, in cima alla quale svettano due alti edifici che si possono comodamente prendere come punto di riferimento. Per essere sicuri, comunque, è meglio recuperare la cartina che si trova, gratuitamente, in una bacheca trasparente proprio all’ingresso… oppure potete usare la foto qui sopra  😉

Entrando nel parco la strada si biforca: un sentiero conduce ad un’area purtroppo ora chiusa al pubblico, mentre un’altro conduce allo stagno. Qui PF si è divertito un sacco a fotografare anatre, libellule, rane e lumachine d’acqua. Non si è salvato nemmeno un povero gatto di passaggio a cui sono toccate oltre alle foto anche un po’ di coccole. 😀

A questo punto le possibili strade sono davvero tante: potete salire la collina oppure addentrarvi nel bosco oppure seguire il sentiero principale oppure fermarvi un attimo alla Cafeteria 😀

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