Il libretto delle vacanze

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I diari di viaggio sono una tradizione di famiglia che ho passato a PF: quando era piccolino costruivamo insieme scatole dove custodire i nostri ricordi, racchiudendo in esse cartoline, conchiglie, sassi, bastoncini, disegni, fotografie…

Era un bel modo, malgrado fosse ancora piccolino, di ricordare a distanza di tempo cosa era successo. Ogni tanto le apriamo ancora e io do voce a quello che lui aveva gelosamente riposto dentro.

Crescendo le scatole si sono trasformate in diari e in nuove tradizioni. Quella che ci accompagna ormai da un po’ di anni è quella di disegnare ogni sera, sul nostro diario di viaggio, un avvenimento che vogliamo ricordare. Un disegno per ognuno di noi!

Per queste vacanze estive, ho preparato un diario che ci permetta di esprimere liberamente la nostra vena artistica:  tante pagine bianche da riempire con fantasia e creatività. Ne ho creato anche un altro con dei suggerimenti per ogni pagina, destinato ad un amichetto di famiglia piu’ piccolo d’età.

Realizzare il vostro libretto è molto semplice: basta stampare il modello, che trovate qui sotto, ritagliarlo ed assemblarlo, usando il primo e l’ultimo foglio come copertina.

Ne ho creati due tipi: uno per il mare e uno per la montagna. Noi useremo il primo, visto che ci aspetterà la meravigliosa Sardegna.

Qui trovate i libretti da stampare:

Altre idee prese in rete:

e sullo scaffale…

100 cose da fare in viaggio per i piu' piccini

 

 

 

 

 

SCOPRI ANCHE…

Post di Paola Misesti

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Consigli, trucchi e passatempi per viaggiare in traghetto con i bambini

Molte mamme mi hanno chiesto notizie su come “sopravvivere” in traghetto con i bambini. Vi raccontero’ della nostra esperienza pluridecennale: da cosa ci piaceva fare da bambini in nave, da cosa organizzavamo per intrattenere i fratellini piu’ piccoli e cosa facciamo ora da genitori. Aspetto di scoprire anche i vostri “trucchi”, quindi non esitate a scrivermeli. Come sempre: piu’ cose si sanno, meglio è .

Se devo essere sincera, se devo scegliere tra 12 ore di aereo e 12 ore di traghetto (già sperimentate entrambe), scelgo senza  esitazione quest’ultime. Adoro andare in traghetto e “gestire” ed intrattenere Piccolo Furfante in nave risulta per noi sicuramente piu’ facile che in aereo. Tenete conto, pero’, che PF non soffre il mal di mare e la nave lo esalta.

Esistono  vari tipi di traghetti (ma va?): diurni, notturni, veloci e “lenti”. Noi, negli anni, li abbiamo sperimentati tutti e con qualsiasi tempo meteorologico. Ahimè.

I migliori per viaggiare con i bambini? Dipende da tante cose: la disponibilità di posti, se il bimbo soffre il mal di mare, la durata della traversata, la distanza da percorrere in auto prima e dopo l’imbarco…

Di solito noi preferiamo  i viaggi notturni perchè se il mare è mosso sono piu’ gestibili, ma i diurni sono i piu’ divertenti perchè le cose da fare in nave con un bimbo sono davvero tante

I preparativi prima dell’imbarco sono fondamentali sia per noi grandi che per i piccoli. Per i grandi riguardano soprattutto gli aspetti organizzativi (cosa e quanto portare a bordo, come passare il tempo…) per i bambini l’aspetto emotivo: piu’ creeremo attesa e suspance per l’esperienza e piu’ i bimbi la vivranno meglio (e noi con loro). La prima volta che siamo andati in traghetto con PF  (Genova-Porto Torres) abbiamo passato giorni e giorni a raccontargli delle nostre “esperienze marittime” (zii e nonni hanno aiutato), a spiegargli come era fatta la nave, a leggere storie di mare… Di tutto, sapete cosa  piu’ esalta PF? Poter dormire sul letto a castello

In breve, ecco come ci comportiamo noi:

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