Il domino e il memory dei verbi: congiuntivo e condizionale

Le coniugazioni dei verbi in italiano non sono facilissime da imparare. Avevo già creato per aiutare PF il domino dei verbi per l’indicativo. Oggi voglio condividere con voi le carte per il congiuntivo e il condizionale.

Le tessere sono divise in due parti: da una parte vi è il verbo coniugato, dall’altra la descrizione del verbo con tempo, modo e persona.

Le tessere possono essere usate sia per giocare a domino che per giocare a memory.

Come si gioca:

Domino. Le regole sono quelle del classico domino: le tessere devono essere posizionate in sequenza in modo che la descrizione deve corrispondere al verbo coniugato correttamente. Per esempio: se da una parte è indicato IL CONDIZIONALE PRESENTE DI MANGIARE PRIMA PERSONA SINGOLARE, la tessere successiva deve essere IO MANGEREI.

E’ possibile giocare da soli o in gruppo.

Da soli: mescolare le tessere e disporle l’una vicino all’altra finchè non sono terminate, seguendo la corretta sequenza.

In gruppo: dividere le tessere tra i vari partecipanti. Definito chi inizia, i partecipanti dovranno abbassare una tessera alla volta che si collega a quelle presenti sul tavolo di gioco. Se un giocatore non ha nulla da scartare, passa il turno. Vince chi finisce per primo le tessere.

Memory. Per giocare a memory è necessario tagliare le tessere in due: da una parte si avranno le carte con la descrizione e dall’altra il verbo coniugato. Disporre a questo punto le carte sul tavolo a faccia in giu’ e a turno voltarne due, cercando la corrispondenza tra descrizione e verbo coniugato. Se le carte girate si abbinano, il giocatore le prenderà e avrà diritto ad un’altra mossa, in caso contrario si passerà il turno all’avversario. Il gioco finisce quando finiscono le carte e vince chi ha piu’ carte abbinate. Naturalmente è possibile giocare anche da soli

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Le carte per imparare le parole con ce, cie e scie

Il plurale di roccia è rocce o roccie? E’ valigie o valige? Cielo o celo?

L’ortografia italiana non è proprio facilissima. Per aiutare i miei alunni ad impararla in maniera divertente, creo dei divertenti giochi. Oggi vi presento quello che uso per ripassare le parole con cie, ce e scie.

Ho realizzato 20 carte su cui vengono indicati due nomi: uno scritto correttamente, l’altro errato. Le propongo ai bambini, i quali devono indicare la parola giusta. Utilizzo delle mollette o chiedo loro di segnare con una X sulle carte (opportunamente plastificate) il nome che pensano sia corretto.

Una volta che hanno terminato, possono controllare loro stessi la soluzione aiutandosi con una tabella che indica solo le parole scritte correttamente.

Ripropongo il gioco piu’ volte, anche a distanza di tempo, in modo che le parole a furia di ripeterle rimangano a mente. Prima di iniziare il gioco di solito faccio ripetere anche la regola.

Qui trovate:

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Il gioco dell’oca delle emozioni

Le attività sulle emozioni sono le piu’ richieste, forse perchè lavorare con i bambini sulle emozioni non è solo divertente, ma anche estremamente utile.

Parlare delle proprie emozioni non è sempre semplice sia per i grandi che per i bambini. E’ importante pero’ riuscire ad esternare chiaramente cosa si prova, in modo da capire se stessi e farsi capire dagli altri.

L’intelligenza emotiva è proprio la capacità di riconoscerle, esprimerle e gestirle in modo adeguato.

Il primo passo è  riconoscerle e dare loro un nome.

Per questo ho creato un’altra attività per avere l’occasione di parlarne in maniera divertente: il gioco dell’oca delle emozioni

Come si gioca:

Le regole sono quelle tipiche del gioco dell’oca. Su ogni casella pero’ trovate, invece dei numeri, delle azioni da svolgere: descrivere, mimare, disegnare, cantare.

Ci si divide in due o piu’ squadre. Ogni squadra, a turno, tira il dado e si muove di tante caselle  quante il numero uscito. Una volta che si è sulla casella, si legge l’azione che deve essere compiuta ed un giocatore della squadra estrae una carta dal mazzo senza farla vedere ai compagni.

Su ogni carta è contenuta un’emozione che il giocatore dovrà far indovinare alla sua squadra, utilizzando l’azione indicata sulla casella. Se per esempio estrae a sorte la gioia ed è sulla casella “mimare”, dovrà mimare questa emozione ai compagni. Naturalmente non potrà in nessun modo nominare o scrivere l’emozione contenuta nella carta.

Si puo’ stabilire o meno un tempo entro cui svolgere le azioni.

Se la risposta (la prima è quella che conta) è sbagliata si tornerà sulla casella precedente, se invece si riesce ad indovinare l’emozione corretta si puo’ rimanere sulla casella. Vince la squadra che per prima arriva in fondo al tabellone.

Qui sotto trovate tutto il materiale per realizzare questo gioco: il tabellone, 30 carte e un dado:

Non mi resta che augurarvi buon divertimento!

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Post di Paola Misesti

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