Il PAPPAgallo Menù di Mamma Valentina

Qualche settimana fa Mamma Valentina mi scriveva per mostrarmi un meraviglioso Menù creato da lei per la sua piccolina. Neanche a dirlo, me ne sono subito innamorata: il suo PAPPA-gallo Menù era davvero bellissimo 🙂

Valentina è una mamma super: è fisioterapista e terapista occupazionale in un centro di riabilitazione per bambini. Come dice lei stessa  è un lavoro che può essere “difficile dal punto di vista umano, ma molto gratificante ed arricchente”.

A Mamma Valentina, poi, piace giocare, costruire, inventare e creare, ma soprattutto piace condividere queste sue passioni con gli altri 🙂

Le ho quindi chiesto un grosso favore, di condividere con noi  il suo PAPPA-gallo Menù spiegandoci come l’aveva costruito ed il suo utilizzo. Mamma Valentina ha accetto con gioia ed oggi sono lieta di ospitarla sulle pagine di HomeMadeMamma. Eccola…

Il mio furetto non è certo quel che si dice una buona forchetta: per lei sedersi a tavola per mangiare è una grandiosa perdita di tempo. Io e Andrea, invece, consideriamo il pasto un momento importante che ci permette di stare insieme e recuperare le energie: pertanto, fin da quando era piccola, la nostra bambina ha partecipato a queste pause di convivialità. C’è stato un periodo in cui furetto ha dovuto metterci alla prova e ha deciso di sfruttare proprio questo momento, che lei aveva individuato come molto importante per la sua mamma e il suo papà, per sfidarci: ogni volta giunto il momento di sedersi in tavola doveva assolutamente fare dell’altro; quando invece si riusciva  ad accomodarla, non andava bene ciò che si ritrovava sul piatto e richiedeva qualcos’altro. Le nostre cene, in breve tempo, da momenti sereni di chiacchierate e scherzetti si sono trasformate in campi di battaglia, all’inizio, e in una straziante guerra fredda, alla fine.

Dato che in altre occasioni avevo notato che, se preparata in anticipo, la mia bambina riusciva ad affrontare più serenamente le esperienze quotidiane che doveva vivere (andare dal pediatra, interrompere un gioco per dover uscire…o anche il semplice rito della nanna) ho pensato che, probabilmente, anche prepararsi per la cena le poteva essere d’aiuto.

Inventandomi una semplice storiella di un pappa…gallo ho ideato un menù con pietanze intercambiabili così che lei si sentisse coinvolta e al tempo stesso avesse la possibilità di conoscere in anticipo ciò che di lì a poco si sarebbe ritrovata nel piatto. Inoltre, nel caso in cui fosse prevista una pietanza a lei poco gradita (la carne, nella fattispecie), avrebbe ricevuto come “gran finale” un piccolo dolcetto (ovviamente solo nel caso in cui avesse terminato il suo pasto!).

Vi propongo la mia idea:

MATERIALE OCCORRENTE:

PROCEDURA:

all’inizio, abbiamo addobbato il cartellone con dei disegni accattivanti e significativi: noi abbiamo scelto il PAPPA…GALLO  utilizzando dei fogli dipinti dalla  bambina, così che, a suo modo, abbia avuto la possibilità di partecipare anche lei all’operazione.

Dal sito ho stampato, su carta fotografica, le immagini dei cibi che di solito consumiamo; nel cartellone ho attaccato 4 pezzettini di velcro maschio (per le 4 pietanze principali), mentre dietro ogni singola immagine ho attaccato un pezzettino di velcro femmina.

L’iter di preparazione al pasto prevede che sia la bambina stessa, nel momento in cui la mamma va in cucina per iniziare a preparare la cena (ATTENZIONE! Fare in modo che questa avvenga su per giù allo stesso orario ogni sera!), ad attaccare sul cartellone le immagini delle pietanze previste: una volta attaccati i post necessari lascio che giochi con quelle rimaste in modo che lei stia in cucina e associ questa attività con l’arrivo del pasto. Ora che è un po’ più grande ho integrato il gioco con la preparazione della tavola: può mettere infatti i tovaglioli, le posate e la bottiglia dell’acqua.

Non so se sia stato questo o se in ogni caso il problema si sarebbe risolto, fatto sta che le nostre cene sono presto ritornate a essere piacevoli e coinvolgenti e terminano, quasi sempre, con la “cosa buona”… per tutti!!!

Ringrazio davvero di cuore Mamma Valentina per la sua disponibilità e per aver voluto condividere la sua creatività e fantasia.

Un abbraccio al suo piccolo Furetto e a papà Andrea 🙂

Altre idee dalla rete per rendere la pappa allegra:

  • GialloZafferano (per creare divertenti bicchieri porta frullati)
  • TempodiCottura (con degli hamburger davvero spaziali!)
  • Pollon72 (con i suoi bellissimi funghetti-uova)
  • FunkyLunch (con tantissime idee per creare piatti buffissimi. Io adoro Cricchetto e la Sirenetta. E voi?)
  • MammaFelice (con le sue meravigliose tovagliette)

LEGGI ANCHE…

Continue Reading

Sam: il pupazzo dai capelli d’erba di mamma Claudia

Sono moooolto emozionata nello scrivere questo post, per due motivi, emtrambi importanti:

  1. perchè parla di una mamma che stimo, che mi offre spunti e suggerimenti per nuove e divertenti attività da fare (per esempio l’uovo-porta semi) , consigli su libri da leggere e racconti di vita quotidiana insieme al suo bellissimo Topastro 🙂
  2. perchè è il mio primo post “recensione

Prima di Natale ho ricevuto una simpatica mail da parte di Claudia – del neonato blog  Pollon 72 – che mi inviava alcune foto dei suoi bellissimi pupazzetti dai capelli d’erba. Pupazzetti che lei crea utilizzando materiale riciclato e che fa per il suo piccolo Topastro o dona  a bambini di amici e parenti .

Appena viste le foto, mi sono subito innamorata di questi teneri e buffi pupazzi e, così, potete immaginare la mia gioia quando Claudia mi ha chiesto se mi avrebbe fatto piacere riceverne uno, da poi eventualmente recensire. 🙂

Ero strafelice all’idea: malgrado le spiegazioni dettagliate fornitemi da Claudia, non sarei MAI riuscita a farne uno bello come i suoi!! Ho accettato senza esitazione e Claudia alla velocità della luce lo ha fabbricato appositamente  per PF e ce lo ha fatto avere a tempo di record.

Piccolo Furfante ha scartato il pacco eccitatissimo ed è rimasto colpito dalla “sorpresona” (come l’ha chiamata lui). Abbiamo letto con attenzione la lettera scritta da Claudia (simpaticissima!) che ci spiegava come far crescere i capelli al nostro nuovo amico, ribattezzato Sam da PF. Abbiamo seguito le indicazioni  alla lettera e atteso con pazienza (a dire il vero PF…con POCA pazienza ;-)).

Dopo un primo bagnetto ed alcuni giorni di ” cura” si sono visti i primi filetti d’erba spuntare e dopo 3 giorni sono diventati una vera e propria capigliatura, folta e dritta (suscitando l’invidia di Papà Ema 🙂 ), che Piccolo Furfante si è divertito a tagliare, sfoltire e pettinare!! 🙂

Quello che mi ha più colpito di questa divertente esperienza è stata la dedizione di Piccolo Furfante nei confronti di SAM. Di solito l’annaffiatura dei nostri semini o delle pianticelle è una cosa che devo ricordargli io o che fa-  un po’ per abitudine –  prima di andare a scuola. In questo caso, invece, Piccolo Furfante era davvero preso dal suo compito di accudimento. Al mattino, è sempre corso a controllare la crescita dei “capelli”  di Sam e così al suo ritorno pomeridiano da scuola. Nella foto qui a lato potete vedere Sam che fa colazione insieme noi con la sua bella tazza di latte ! 🙂

L‘annaffiatura di SAM è diventata una specie di rito e SAM è diventato un membro della famiglia che pranza e cena con noi. PF aggiorna delle “condizioni pilifere” del suo pupazzo Papà Ema appena torna dal lavoro, i nonni quando vengono a trovarci e lo mostra tutto fiero ai suoi amichetti… E’ orgoglioso del buono stato di “salute” di SAM e se ne fa un vanto! 🙂

A dire il vero PF ha qualche riserva sul colore dei capelli di SAM (naturalmente verde!): lui li preferiva neri… ma su questo c’è poco da fare!! 😉

Claudia, sempre molto disponibile,  vi offre le indicazioni per costruire il vostro pupazzetto, eccole a voi:

Servono  pochi materiali: segatura, semi di erba e collant o gambaletti di nylon.

Si taglia un pezzo di collant, da una parte deve essere chiuso (la parte del piede) e dall’altra aperto. Si mette sul fondo chiuso del collant una manciata di semi di erba e poi si prosegue riempiendo con segatura, comprimendola un pochino: la palla che formerà la testa deve essere compatta. Man mano che si riempie il collant si spinge la segatura verso il basso e si da una forma arrotondata od ovale alla faccina.
Una volta raggiunte le dimensioni giuste, (si può fare un pupazzetto piccolo oppure più grande) si chiude con un nodo o con del filo e si procede a decorare la faccina. Si possono incollare o cucire materiali vari per creare occhi e bocca e formare delle escrescenze che saranno il naso o le orecchie. Basta un po’ di fantasia e si può realizzare un cagnolino, un mostro per Halloween….

Una volta terminato il lavoro si immerge in una scodella piena di acqua e si attende che il pupazzo abbia assorbito acqua in ogni parte poi si posiziona in un sottovaso e si aggiunge un po’ di acqua ogni giorno. Deve rimanere sempre umido e dopo pochi giorni spunteranno i capelli 🙂


Ringrazio davvero di cuore Claudia, non solo per questo magnifico regalo, ma anche per le tante idee e spunti che mi offre, per la sua simpatia, la sua creatività e i tanti suggerimenti libreschi che hanno già arricchito la mia libreria e quella di Piccolo Furfante. Potete trovarla sul suo blog ed anche  su anobii… Non perdetela di vista!! 🙂

Avvertenza:

Claudia non vende le sue produzioni (che peccato però!! 🙁 ), ma è disponibilissima a fornirvi chiarimenti e  a rispondere ai vostri dubbi sulla creazione dei pupazzetti d’erba. Contattatela sul suo blog!!

Continue Reading