Nel mondo di Alvin Superstar

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Grazie al regalo di un amico Piccolo Furfante ha scoperto, e io e Papà Ema riscoperto, un personaggio davvero simpatico: Alvin Superstar.

Avevo vaghi ricordi di questo roditore (scoiattolo? criceto?) e dei suoi due fratelli, Theodore e Simon, protagonisti di un cartone animato che trasmettevano quando ero molto molto molto più giovane ;-). Era una serie che non mi aveva mai entusiasmato molto, così quando ci hanno regalato il dvd, ero un po’ scettica se farlo vedere o meno a Piccolo Furfante. Invece è stata una bella e inaspettata sorpresa: il film (natalizio) è piacevole, istruttivo e divertente. I tre cricetini sono simpatici e il film è adatto anche ai bambini piccoli.

Piccolo Furfante pur ammirando le prodezze di Alvin (il più discolo dei tre fratelli) preferisce Theodore, il minore, il più goloso, coccolone e bonaccione dei tre.

Per far in modo che PF potesse continuare a giocare con i suoi nuovi amici, ho cercato in rete un po’ di materiale; ecco alcuni siti utili per gli appassionati di questo trio birichino:

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I palloncini sensoriali: schiaccia e riconosci!

sacchetti-1Ho trovato questa bella idea su uno dei miei blog preferiti: Chasing Cheerios. Si tratta dei palloncini sensoriali: palloncini riempiti di legumi, pasta, farina o materiale vario, utilizzati per affinare il tatto dei bambini, per stimolarli alla scoperta e alla manipolazione .

In realtà non è un’idea nuova: ho visto utilizzare sacchettini simili in molti nidi e spazi gioco, ma generalmente sono di tela. In questo caso, invece, si propone di crearli usando dei semplici palloncini. Questo accorgimento li rende veloci e facili da realizzare, risultano maneggevoli per le manine dei bambini, hanno colori molto vivaci e la sensazione tattile è molto piacevole, in quanto i palloncini si deformano facilmente, si modellano e prendono la forma che gli si imprime.

Costruirli è davvero semplicissimo.

Cosa occorre:

  • Vari palloncini di due colori diversi (io ho usato il blu e l’arancione)
  • Materiale vario di piccole dimensioni: ceci, lenticchie, riso, farina, mais, pastina, fagioli… (per ogni palloncino la quanità da usare è davvero poca)
  • Un imbuto
  • un po’ di pazienza

Come costruirli:

Con l’aiuto dell’imbuto riempite ogni palloncino del materiale prescelto. Due palloncini di colore diverso dovranno avere lo stesso contenuto. Lo scopo è quello di creare due gruppi di pallonicini: quelli dello stesso colore avranno tra loro contenuti diversi e si abbineranno ai palloncini di colore opposto, ma con il medesimo contenuto. Per semplificare: io ho creato 3 palloncini arancioni con ceci, farina e riso e 3 identici ma di colore blu.

Non occorre riempire troppo i palloncini:  non devono, infatti, essere  molto pesanti e devono stare comodamente nelle manine dei bambini. Ricordarsi di chiudere bene il palloncino con un nodo molto stretto, in questo modo si eviterà che il materiale esca quando si preme con forza sul palloncino.

Come li ho utilizzati.

Senza accennare nulla a Piccolo Furfante, ho lasciato i palloncini sul tavolo dei suoi giochi. Lui li ha subito notati, grazie anche ai loro colori vivaci e alla forma strana. Era molto incuriosito. Ha incominciato a maneggiarli, a modellarli, a farli cadere per terra per vedere se si rompevano e per capire che rumore facevano. Dopo un po’, mi ha chiesto cosa fossero.

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Gli ho spiegato allora come li avevo realizzati, il perchè avevano colori diversi e che bisognava abbinare i palloncini che al tatto sembravano uguali. Ha voluto provare subito e, visto che i materiali che ho usato

sono molto differenti tra loro, non ha avuto nessuna difficoltà a trovare le coppie. Il gioco gli è piaciuto molto e ha voluto mostrarlo sia ai nonni che a Papà Ema, che ignaro di tutto, è rimasto un po’ confuso dalle sue spiegazioni (“Io ho i palloncini e sono uguali, ma sono diversi. E poi schiaccio così così e vedi sono uguali!” Chiaro, no??).

Alcune accortezze (ovvie, ma è sempre meglio specificarle!) dato che i palloncini vengono usati da bambini piccoli.

  • Il contenuto dei palloncini è commestibile, ma se ingerito potrebbe dare problemi.
  • I palloncini sono di plastica e si possono rompere . Bisogna, quindi, fare attenzione  a  come vengono maneggiati e , in caso di rottura,  che non vengano ingeriti.

 

Quindi, come ogni gioco che contiene piccole parti, è più adatto a bambini un po’ grandicelli e, dato che io sono comunque sempre molto prudente, controllo ugualmente Piccolo Furfante anche se so che non ha l’abitudine di mettersi cose in bocca  e che, di norma, è molto ubbidiente.

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Un’invasione di pesci: ecco che arriva il primo di Aprile!

pesceIl “Pesce di aprile” è una tradizione in casa P.

Non che si faccia chissà cosa: solo qualche simpatico scherzetto per rallegrare la giornata. Non amo gli scherzi o le prese in giro pesanti; così di solito ci limitiamo a qualche pensierino spiritoso che rende allegro anche chi lo riceve! Papà Ema è specializzato in “notizie bufala”: i primi anni me ne raccontava di tutti i colori e lo faceva talmente bene che, se anche sapevo che era il Primo di Aprile, ci cascavo ugualmente! Io, in compenso, sono un asso dei “cartelli”: un anno l’ho fatto andare in giro un’intera giornata con un pesce multicolore sulla schiena.

Quest’anno, che Piccolo Furfante partecipa più attivamente alla vita di famiglia, ho deciso di introdurre anche lui nel mondo del “Pesce di Aprile”. Gli ho raccontato che in quel giorno le persone amano divertirsi e fare feste e che per tradizione si usa giocare con i pesci. Abbiamo così preparato tantissimi pesci di carta un po’ per abbellire la casa, un po’  per fare uno scherzo a Papà Ema che si ritroverà, al suo rientro dal lavoro, un vera e propria invasione di pesci.

pesce2Ecco come abbiamo preparato i nostri pesci d’aprile. Per prima cosa abbiamo scaricato da internet tante immagini da colorare, di pesci di varia grandezza e tipolgia. Ci siamo poi dedicati a dipingerli con gli acquarelli. Ho scelto di usare proprio gli acquarelli perchè hanno il vantaggio di essere facili e divertenti da usare, pesce0velocizzano la pittura  (a differenza per esempio dei pennarelli che richiedono più precisione) e, malgrado le imperfezioni, danno un risultato migliore di altre tecniche (pastelli, collage, pennarelli, pastelli a cera). Una volta asciugati i disegni, ho ritagliato le sagome ricavandone tanti pesciolini multicolore. L’idea è quella di appenderli per tutta la casa, prima che Papà Ema arrivi.

Ho realizzato, inoltre, tre pesciolini di cartone. In questo caso Piccolo Furfante non mi ha aiutato: volevo fare un regalo ai miei ometti e a me. Volevo, quindi, che fosse una sorpresa. E’ , comunque, un semplice craft che volendo è possibile far fare anche ai bambini più piccoli (es. facendo colorare i singoli pezzi che compongono il pesce o facendoglieli incollare).

pesce1Per creare questi pesci, ho usato 2 cartoncini colorati (uno giallo e uno blu).Ho disegnato, aiutandomi con delle ciotole di diversa grandezza, dei cerchi ai quali ho aggiunto da un lato la bocca (a forma di B) e dall’altro la coda (a forma di D rovesciata). Ho ricavato poi 2 cerchi, uno più piccolo dell’altro e di colori alternati, per creare gli occhi e le pupille. Ho poi ricoperto code e bocche con dell’altro cartoncino colorato. Ho assemblato il tutto con la colla. Infine, ho scritto una simpatica frase su ogni pesciolino: “Sei il nostro pesciolone!” per Papà Ema, “Sei il nostro pesciolino!” per Piccolo Furfante e “Sei la nostra Pesciolotta!” per me. Pensavo di farglieli trovare durante la cena, che sarà rigorosamente a base di pesce (bastoncini Findus presumo! 😉 ), per poi indossarli tutti insieme e giocare  a chi lo tira via per primo dalla schiena dell’altro!

Ecco i siti in cui trovare disegni e materiale sul Pesce d’aprile.

Immagini da colorare:

La storia e le tradizioni:

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