Il Presepe ricicloso di Mamma Stefania

Stefania è mamma di due bimbi, di 3 anni e 10 mesi, è medico e lavora in ospedale. Adora occuparsi dei suoi pupetti  e della sua casa, ma soprattutto è una mamma creativa. 😀

Settimana scorsa ha ricevuto la sua mail con le foto del bellissimo Presepe, tutto ricicloso, che ha realizzato quest’anno insieme ai suoi bimbi. Sono letteralmente rimasta senza parole e a bocca aperta 😮 Era semplicemente MERAVIGLIOSO.


Mamma Stefania l’ha realizzato con materiali di riciclo: scatole, bottiglie di plastica, contenitori di polistirolo, foglie secche… e il risultato è davvero splendido 😛

Le ho chiesto così un grosso favore: spiegarci come aveva fatto a realizzarlo. E’ con vero piacere, allora, che le lascio la parola…

Prima, però, una curiosità: scopriamo come è nata a Stefania l’idea di realizzare un Presepe ricicloso.

Ci siamo appena trasferiti nella casa nuova e naturalmente un fiume di soldi in uscita…

Così chiedo a mio marito: ” Michi, compriamo il Presepe?”

Lui: “Stefy, amore, quest’anno no (n.d.a. a Napoli o compri un Presepe mega o niente…). Perchè non lo fai tu con i bimbi, visto che sei in ferie?”

“Io??”

Casa nuova senza Presepe. Non sia mai detto! Ed eccomi a navigare fra ebay e HomeMadeMamma…

Mi era venuto anche in mente di utilizzare la casetta di ScoobyDoo, ma poi ho trovato il coraggio di mettermi anch’io all’opera e così… ecco il nostro Presepe!

Cosa ho usato:

  • 1 vecchia mensola Ikea (che nel trasloco non ha trovato più posto!!)
  • Vecchie scatole ed imballaggi di giochi (per le casette)
  • Una bottiglia di plastica (per la natività)
  • Vaschette di polistirolo bianco  (per  la montagna)
  • Plastilina per tutti gli accessori (mangiatoia, mattoni delle case, legna, pietre, panchina, alberelli, casette)
  • Foglie secche per il tetto della casetta
  • Pitture di vari colori dei miei bimbi
  • Forbici
  • Taglierina (solo io ovviamente!!)

Cosa ho comprato

  • Vinavil
  • Neve in polvere e neve spray
  • Muschio (causa raffreddori non l’abbiamo raccolto noi)
  • Luci
  • Pastori peruviani del negozio equosolidale di Altromercato 😀

Come l’ho costruito:

Base: abbiamo generosamente spalmato la mensola di vinavil, poi abbiamo fatto un cocktail di muschio e neve in una grande ciotola ed abbiamo lasciato il tutto cadere a pioggia sulla mensola

Montagna: ho rotto con le mani le vaschette di polistirolo e le ho impastate (usando dei guanti monouso) con il vinavil, data la forma l’ho lasciata asciugare su un foglio di carta da forno. Appena pronta l’ho sistemata sulla base

Montagna a più piani: avevo conservato dei cartoni bassi ad alveare (ma basta un cartone spesso), ho dato loro la forma e ho bloccato il tutto con il nastro adesivo. Ho preso  un cartoncino e ho disegnato la forma del coperchio, ho tagliato ed incollato.

Vi consiglio, oltre che fare alle porticine per eventuali grotte, anche di praticare dei tagli posteriormente in modo da inserire i fili delle luci.

Noi l’abbiamo verniciato di bianco e spolverato di neve quando la vernice era ancora fresca.

Si possono fare più piani. Eventualmente nelle giunture, per coprire le imperfezioni, si può semplicemente appoggiare un po’ di muschio.

Ecco un semplice tutorial con foto per capire come realizzarala.

Casette: abbiamo usato i cartoni dei giochi ripiegati e tagliati per creare le finestre. Quando prendete il cartoncino fate un cilindro od un rettangolo e segnate posteriormente con un pennarello dove combaceranno le due estremità. Misurate, quindi, l’ampiezza della vostra casetta per l’altezza del balcone ed aggiungete al conto 4 cm.

Per creare il balcone. Disegnate la sagoma del balcone sul fronte del cartoncino (un rettangolo per intenderci) e sopra ad esso disegnate una linguetta triangolare alta 4 cm. Ritagliate il perimetro del rettangolo e della linguetta, ma non la base del balcone.

Misurate l’altezza che va dalla base della casetta alla base del balcone. Posteriormente, fate un taglio orizzontale che corrisponde a questa altezza (base casetta – base balcone). Ripiegate la casetta e chiudetela. A questo punto ripiegate il balcone (rettangolo e linguetta) all’interno  ed inserite la linguetta nel taglio posteriore che avete fatto. Voilà ecco il balcone! Per fare la ringhiera del balcone ho usato un pezzo di rete di plastica che avevamo adoperato per ricoprire le ringhiere di casa, ma in fondo va ben anche una rete qualsiasi:-D

Se vi sembra complicato: ecco il tutorial con foto e spiegazioni dettagliate!

Per finire la casetta, basta disegnare il portoncino e ritagliarlo; quindi potete dipingerla  a piacere, eventualmente anche con la neve spray, o decorarla con mattoncini di pasta di sale.

Per fare i sassi, i mattoni per le casette, le mangiatoie e gli alberelli abbiamo usato la plastilina, poi colorata da noi. Io l’ho lasciata asciugare diverse ore nel forno (la notte fino a tardi sigh!) a bassa temperatura perchè il pupetto non vedeva l’ora di colorarla il giorno dopo. Ho letto, però, anche di mamme che usano la pasta di mais che dovrebbe avere un’asciugatura più rapida.

Avevo in giro alcuni alberelli di Natale e li ho messi vicino alla montagna. 😀

Per la grotta della Natività ho usato una bottiglia di plastica. Ecco un tutorial per capire come ho fatto.

Alcune curiosità:

Quanto mi è costato?

Neve, muschio, 2 fili di luci (piccole) e vinavil 10 euro (un filo di luci l’ho preso dall’albero…!! 😆 ).

Pastori peruviani equosolidali 10 euro.

Quanto ho impiegato? Diciamo due tre giorni: il pomeriggio il pupetto impasticciava con me, la sera dopo che tutti ronfavano io completavo l’opera, ma a dirvi la verità non mi sono stancata anzi mi sono ricaricata, è stato proprio bello!

A parte il poter insegnare a mio figlio che ogni cosa può essere riutilizzata, la creatività e la manualità aiutano molto e vi assicuro, care mamme, che ognuna di noi lo può fare, ognuna di noi non solo è mamma ma è una mamma speciale!!!

Un bacio forte!!!

Un bacione forte anche a te e ai tuoi pupetti e grazie per aver condiviso con noi questo tuo marviglioso Presepe nonchè la gioia e la voglia di creare 😀 Aspetteremo di vedere altri tuoi magnifici lavoretti 😀

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Biglietti di Natale fatti con il didò

Finalmente riesco a pubblicare uno dei nostri lavoretti di Natale. Non che io e PF non ne abbiamo fatti,  ma purtroppo non ho trovato il tempo di scrivere i post. ARGH!  :-S

Questo craft, però, volevo proprio condividerlo con voi perchè è facile da realizzare, il risultato è bello, PF si è divertito tanto e, sono sicura, che chi riceverà i nostri biglietti li apprezzerrà tantissimo.

Premetto che non amo molto il didò, preferisco la pasta di sale, ma riordinando i giochi di PF qualche settimana fa sono saltate fuori delle vecchie confezioni di didò (avevano almeno 1 anno! :-S). Pur essendo ancora chiuse, il didò si era un po’ indurito e non si riusciva molto a modellare. Mi spiaceva buttarlo via e così ci siamo messi ad impastarlo ed impastarlo ed impastarlo (un mal di mano 🙁 ) finchè non è venuto fuori grosso salamotto multicolore. Utilizzando le formine che usiamo per la pasta di sale (sono piccolissime), abbiamo ricavato un sacco di soggetti alti circa 3 mm: casette, colombe, farfalle, camion, trattori…

Li abbiamo lasciati seccare; una notte è stata più che sufficiente. Ma cosa farne di una marea di formine di didò?

Dei bigliettini, naturalmente!!!! 😀

Una volta asciutte,  abbiamo spennellato le formine con il glitter: 10 minuti per lato e i nostri soggetti erano tutti sbarluccicanti. Il resto è stato facile:

Del cartoncino colorato (rigido), della colla (meglio se a caldo, ma il vinavil va bene lo stesso) e i nostri biglietti al didò erano belli che pronti.

Ora ne abbiamo una marea e tutti originalissimi… “PF made” 😉

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Il cappello del pirata Barbagianni

Se una sera aveste l’occasione di passare a casa nostra, vedreste Piccolo Furfante e Papà Ema saltare allegramente sul letto brandendo cucchiai in legno, lanciando una marea di cuscini per terra e schivando pupazzi di peluche volanti. Ebbene sì!  Da qualche settimana puntualmente, dopo cena, PF e Papà Ema giocano ai PIRATI!

Sfidando la pazienza (sono dei santi, lo dico sempre!) dei nostri vicini, i miei due pirati “fatti in casa” passano da un arrembiaggio all’altro, da un mare infestato da squali all’altro, da un duello all’ultimo mestolo all’altro per crollare, esausti, in cucina (‘ops cambusa!) a papparsi gustose cioccolate con panna. (‘Sti pirati si trattano bene, però!

Piccolo Furfante poco soddisfatto della sua nave (il nostro letto matrimoniale), l’altra sera pretendeva che gliene creassi una con tanto di vela 😯 . Dato che per ora non sono arrivata a simili capacità creative, mi sono limitata a promettergli un cappello da pirata e, per mia fortuna, PF ha accettato lo scambio.

Così l’altro pomeriggio, supervisionata da Piccolo Furfante, ho creato il cappello del pirata Barbagianni. Avevo trovato, tempo fa, in rete in un sito americano il tutorial per realizzarlo, ma cercando nuovamente non sono riuscita più a recuperarlo. Fidandomi della mia memoria, mi sono messa all’opera!

Cosa ho usato:

  • 1 cartoncino nero grande
  • 2 fogli di carta bianca A4
  • pastello bianco
  • righello
  • 1 piatto piano
  • forbici
  • colla
  • spillatrice

Come l’ho costruito:

Ho diviso  in 2 il cartoncino nero formando due rettangoli. Su uno ho disegnato, con un pastello bianco, la sagoma del piatto partendo dalla base del rettangolo (la sagoma deve toccare il bordo) . Ho calcolato 15 cm di altezza partendo dai due angoli della base su cui poggia la sagoma del piatto. Ho unito con una linea questo punto con la sagoma del cerchio. Ho creato così la forma del cappello e non mi è rimasto che ritagliarla.

Difficilissimo da spiegare, ma facilissimo da fare  guardate un po’ :

Ho ricalcato la forma ottenuta sul secondo rettangolo di cartoncino nero e l’ho ritagliata. Ho fatto combaciare le due sagome e le ho unite tra loro con la spillatrice su tutta la lunghezza dei lati laterali e con un punto sulla curva del cappello.

Ho quindi disegnato il simbolo dei pirati (il teschio con la x di ossa) sui due fogli bianchi e li ho ritagliati. Con la colla li ho, infine, appiccicati sui due lati del cappello.

Ed ecco che il pirata Barbagianni è,  finalmente, pronto all’arrembaggio.

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