Creare un libro-tavolino da viaggio

Dopo mille peripezie e contrattempi, eccoci anche noi in partenza. Il viaggio sarà lungo: macchina, nave, macchina! Dopo un intero giorno di viaggio arriveremo alla meta.

Piccolo Furfante è un bravo (di solito! Spero di non portarmi sfiga scrivendolo ;-)) viaggiatore: legge, mangia, dorme, chiacchiera, canta, gioca, disegna, osserva il paesaggio, parla da solo… Insomma si diverte a viaggiare, anche se deve stare legato al seggiolino per delle ore.

Naturalmente ci fermiamo spesso, scegliamo luoghi “particolari” dove sostare e sgranchirci le gambe, prepariamo snack sfiziosi, compilation mp3 con le sue canzoni preferite (aaaaah! questa è la parte più tragica: sentire “la gallina brasiliana” per 25 volte di fila mi fa sclerare!), giornali e libretti, giochini tascabili e, immancabile, il suo libro-tavolino.

L’anno scorso, stufa di fogli svolazzanti e proteste sulla scomodità di disegnare in viaggio, avevo creato un libro-tavolino. Ho rivestito con della stoffa impermeabile un faldone rigido ad anelli di grandi dimensioni: aperto è grande più del seggiolino/auto. I vantaggi di usare un quderno simile sono molti:

  • essendo rigido, le copertine fungono da supporti per i disegni
  • essendo rigido e grande, diventa un tavolinetto dove giocare ed appoggiarci le cose
  • essendo grande, i fogli A4 che utilizzo non occupano tutta la copertina.  Così un pezzo di essa serve a tenere in ordine matite e pastelli dentro una astuccio attaccato con il velcro
  • essendo ad anelli, i fogli-gioco possono essere cambiati a piacere, a seconda del tema, dell’eta del bambino, della lunghezza del viaggio, dei gusti del bimbo
  • essendo dotato di 2 taschine di plastica trasparente (1 sulla copertina e 1 sul retro), è possibile tenere a portata di mano adesivi, trasferelli, libretti ed oggetti non voluminosi
  • essendo impermeabile, è facile da pulire: basta una passata di panno per tornare come nuovo
  • essendo di stoffa, non scalda e non si appiccica addosso
  • essendo fai da te, è economico e permette di riciclare da vecchi quaderni schede, attività o disegni non utilizzati

Quello che però  rendere veramente speciale questo quaderno è la scelta del materiale da inserire.

L’anno scorso, per  il nostro viaggio estivo, come tema avevo scelto i pirati,  poi c’è stato il trenino Thomas, le navi e i Barbapapà. In ogni occasione avevo stampato disegni da colorare, labirinti e disegni da terminare sul tema scelto. Ho inserito nelle taschine anche libretti di trasferelli e degli adesivi.

Da non scordare mai tanti fogli di vari colori e quelli bianchi. Sull’ultima pagine del quaderno ho poi messo un cartoncino plastificato (avevo rivestito un cartoncino A4 con della carta adesiva plastificata verde e avevo fatto i 4 fori per poterlo inserire negli anelli del quaderno) in modo che PF potesse attaccare e staccare gli adesivi (riposti nella sua comoda tasca) quante volte voleva.

La scorsa estate il libro-gioco era stata usato, anche se meno del pevisto perchè PF aveva dormito  per gran parte del viaggio 🙂 Quest’anno vedremo…

Quest’anno ho scelto come tema il mare ed ecco alcune schede per il nostro libro-gioco:

Disegni da colorare:

Labirinti:

Unisci i puntini:

Trova gli errori:

Oltre a tutto questo materiale ci sarà anche un sorpresa per Piccolo Furfante: un nuovo lapbook  (prossimamente anche per voi su queste pagine! 🙂 ).

Ecco, inoltre, altro materale che si può scaricare da HomeMadeMamma ed inserire nel libro :

E per chi si vuole davvero sbizzarrire, ecco tutti i lapbook di Piccolo Furfante 😀

Buon divertimento 😀

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Pesci, spiaggia e frutta: tante schede per l’estate

Si stanno avvicinando le vacanze e con esse anche le gite. Per arrivare preparata, mi sono messa a creare tante pratiche schede da viaggio per intrattenere Piccolo Furfante.

A volte le uso come tovagliette usa e getta (come quelle che trovate qui) per le nostre uscite in pizzeria, altre volte come attività da fare in macchina o nei momenti tranquilli.

Le ultime che ho creato sono su temi “estivi”: la spiaggia, i pesci, i fiori, la frutta…

Ogni tovaglietta contiene un “giochino”, un disegno da colorare e una semplice attività di pregrafismo.

Ecco quelle che ho creato: buon divertimento!

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Timbri naturali per giocare con l’arte e la fantasia

“Mamma, ma tu sei tutta matta!” E’ questo che mi ha detto Piccolo Furfante quando gli ho proposto di giocare con i timbri (guardate qui a fianco la sua faccia incredula!! ). Certo non erano timbri qualsiasi (due patate, una carota, una mela e un limone), ma questa è stata la sua prima reazione e mi ha fatto capire un po’ di cose:

  • Piccolo Furfante sta incominciando ad essere “condizionato” su ciò che è giusto o meno utilizzare come strumento per giocare/fare lavoretti/dipingere
  • Stanno emergendo le prime resistenze, i primi blocchi creativi
  • Bisogna correre ai ripari

E’  importante che un bambino dell’eta di PF sappia esattamente cosa sia una cosa/oggetto nella realtà (una mela è una mela: un frutto fatto in un determinato modo, di determinati colori, commestibile…),  ritengo però fondamentale che  questo non comporti che si perda quella visione a 360° che  porta anche a vedere la mela per qualcosa d’altro da quello che è; cosa che pemette di poterla utilizzare come più gli pare e piace. Quindi se da una parte la sua esperienza quotidiana, la scuola e le nostre attività  gli fanno acquisire quel senso di realtà di cui dicevo prima, è necessario che di pari passo sia stimolato a mantenere viva e coltivare la sua immaginazione e la sua creatività.

Questa semplice attività con i timbri è stata, perciò, molto di più che un semplice gioco per divertirsi con l’arte. E’ diventata un modo per coltivare la sua creatività e la sua fantasia che la quotidianità limita ed imbriglia.

Cosa abbiamo usato:

  • una patata divisa a metà
  • una papata divisa a metà  e tagliuzzata
  • metà carota
  • un limone diviso in due e privato dei semi
  • una mela divisa a metà e privata dei semi
  • tempere di vari colori
  • un foglio grande di carta da pacchi e uno bianco
  • una tovaglia cerata
  • dei piatti di plastica

Ho steso per terra la tovaglia cerata e poi il foglio da pacchi. Ho preparato i timbri naturali ed alcuni piatti con le tempere. Ho detto a Piccolo Furfante che con i timbri e i colori poteva fare qualsiasi cosa (ad eccezione di dipingere pareti, mobili… 😉 ). Dapprima mi ha chiesto spiegazioni su come utilizzarli, così ho preso la carota e gliel’ho mostrato, intingendola nella tempera e stampando un bel timbro tondo sul foglio. Poi ho lasciato fare a lui, non intervenendo ma facendogli di tanto intanto qualche domanda: “Quale timbro ti piace di più?”, “Ti piace questo gioco?”, “Che frutta o verdura potremmo usare ancora?”…

Piccolo Furfante era presissimo dalla sua attività: timbrava, timbrava, timbrava e timbrava ancora, cambiando verdura e commentando i risultati. Ecco alcune delle sue osservazioni:

  • “La mela lascia delle impronte che sembrano piedi… anzi scarpe… due grosse scarpe”
  • “Guarda: la patata sembrano gli zoccoli di un cavallo… clop, clop, clop…”
  • “La carota non mi piace: le impronte sono troppo piccole!
  • “Mamma, posso usare un kiwi per timbrare?” ACC… non avevamo kiwi a disposizione! 🙂
  • “E se trascino la carota, cosa succede?” “Guaaaaarda, sembra un pennarello, posso scrivere! Posso scrivere quello che voglio con la carota!”
  • “Io vado avanti con la patata e tu mi segui con la mela, così facciamo tante impronte che si seguono e poi alla fine si incontrano e giocano insieme!”
  • “Se metti tanto colore viene male, devi metterlo così… se no non si vedono le impronte! Capito?”
  • “Mamma, ora appendiamo il foglio? E’ un bel disegno d’impronte. Mi piace tanto!”

Dopo aver dipinto anche il secondo foglio, Piccolo Furfante si è stancato e siamo passati ad altro… però l’esperienza è stata divertente e molto stimolante 🙂

Vi è “…la necessità di allargare quanto più possibile l’esperienza del bambino se vogliamo formare delle basi abbastanza solide per la sua attività creativa. Quanto più il bambino avrà visto, udito e sperimentato, quanto più avrà conosciuto e assimilato, quanto maggiore sarà l’entità di elementi della realtà che avrà avuto a disposizione della sua esperienza, tanto più significativa e feconda – a parità di ogni altra condizione – riuscirà la sua attività immaginativa”

“Immaginazione e creatività nell’età infantile” Vygotskij

Ecco un po’ di idee per creare timbri fai da te:

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