Il riccio Ferruccio e i suoi amici: lavoretti e disegni da colorare

Riccio Ferruccio è uno dei personaggi contenuti in un libro di Piccolo Furfante, “Il bosco”. Tutti gli animali presentati  sono accompagnati da brevi filastrocche. Le preferite di Pf sono appunto quella del Riccio Ferruccio “grassoccio e caruccio” e della Puzzola Pinuzza che “si difende con la puzza”.

L’altro pomeriggio avevamo voglia di divertirci con la pasta di sale e così tra un pasticcino azzurro e una pizza rosa, ci siamo messi a creare un po’ di animaletti tra cui il famigerato Riccio Ferruccio, che naturalmente c’è venuto “grassoccio e caruccio”. Per gli aculei abbiamo usato della pasta (gli stecchini mi facevano un po’ paura: PF me li avrebbe senz’altro infilati negli occhi! 😉 )  ma dato che avevo finito gli spaghetti, ci siamo dovuti accontentare delle “fettucce” (la pasta artigianale di Papà Ema che costa un botto!!! Quando se ne accorge, sono guai). Piccolo Furfante si è divertito ad infilzare il povero riccio con tutti quei pezzetti di pasta e a togliergli e rimettergli il tenero nasino rosa.

L’animaletto ci ha tenuto compagnia per tutta la giornata, ben fermo sul suo vassoio in attesa che asciugasse.

Questo è purtroppo l’unico inconveniente: di solito lasciamo indurire la pasta di sale sul calorifero e in una notte e bella e pronta. Ora, senza riscaldamento acceso, dobbiamo  aspettare qualche giorno. Perchè non uso il forno? Perchè accenderlo apposta per un riccio di circa 10 cm mi sembra un delitto e in questi giorni non ho in previsione di usarlo (il forno, non il riccio 🙂 ). La prossima volta pianificherò meglio il menù della settimana: lunedì scaloppine di vitello, martedì pasta al forno con Riccio Ferruccio, mercoledì ravioli al burro… 😉

Ecco la nostra ricetta della pasta di sale sufficiente per fare un riccio e qualche tortina:

– 1 bicchiere di farina (abbondante) – aggiungerne pure in caso il composto risultasse troppo liquido

– 1 bicchiere di sale fino

– 1/2 bicchiere d’acqua (scarso)

– 1 cucchiaio colmo d’olio di semi

– colori per alimenti (che aggiungo quando ho già lavorato l’impasto)riccio2

Non usiamo la colla vinilica ( aiuterebbe a fissare meglio tra loro gli ingredienti) perchè ho sempre paura che Pf mangi un po’ d’impasto: con il didò non ci prova perchè puzza, ma quando vede lavorare  la farina non capisce più niente e si lancia ad assaggiare qualsiasi cosa ci sia nella ciotola!!! Quindi per noi …NIENTE COLLA!

Ecco un po’ di idee e lavoretti trovati in rete per gli amanti dei ricci:

  • RicettedalMondo (per creare un goloso riccio da mangiare. Forse per i bimbi il Rhum e L’Alchermes sarebbe meglio non usarli  😉 )
  • Computer…con gusto (con le istruzioni per creare un bellissimo riccio con il das e i semini)
  • CircoloDidatticodiLuino (con una bella storia e tante maschere di animali da realizzare, tra cui quella del riccio)
  • YouthWork-practice.com (con le istruzioni e il modello per creare un dolcissimo riccio con la carta colorata)
  • HereWeAreTogether (per realizzare un riccio di foglie. Lavoretto ideale per l’autunno!)
  • ActivityVillage.co.uk (per creare un riccio con le tempere a dita)
  • EdibleCrafts (con delizioso riccio alla frutta)
  • Kiddley (con le istruzioni per creare un meraviglioso ricetto usando una pigna e le paste polimere. Il sito è in inglese, ma le immagini chiariscono il procedimento)
  • Il piccolo Mondo di Elynetta (con un tenerissimo riccio puntaspilli)
  • Claudiafeltro (con i suoi dolcissimi riccetti di feltro)

e un po’ di disegni da colorare:

Su SOSRicci.it , sito di un associazione che si occupa del recupero e del reinserimento in natura dei ricci, troverete inoltre tante informazioni e notizie su questi teneri animaletti

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La notte di San Lorenzo: stelle cadenti fatte in casa

star2Da qualche giorno ci stiamo preparando alla notte di San Lorenzo con la lettura di alcuni racconti, tra cui quello del trenino Thomas (il suo preferito!), e la visione del cartone de La Pimpala stella cadente“, appunto!

Per rendere più entusiasmante e carica di aspettative quella notte, ho cercato  in rete qualche idea e ne ho trovata una bellissima. All  The Little Things propone di costruire dei barattoli luminescenti che grazie ad una torcia sono in grado di riprodurre stelle e costellazioni. L’idea è geniale e ho pensato subito che potesse piacere a Piccolo Furfante (e non solo!).

Le istruzioni che si trovano sul blog sono precise e le foto chiariscono ogni passaggio , ma con il poco tempo a disposizione e con me e  Piccolo Furfante sempre fuori casa, la realizzazione dei barattoli diventava un po’ complicata. Ho così ulteriormente semplificato le cose.

Certo: i barattoli erano esteticamente più belli da vedersi, ma la cosa importante è che , malgrado l’aspetto, anche “il nostro rotolo di stelle” funziona perfettamente! 🙂

Ecco come l’ho costruito:

Ho preso un rotolo di carta igienica  (finito, naturalmente! 😉 ),  la metà di un guscio trasparente di un ovetto delle sorprese (quello che si trova nelle macchinette dei supermercati, non quello degli ovetti di starcioccolato!), un po’ di carta stagnola, uno spillo dalla punta grossa e una torcia. Il gioco è fatto!

Ho inserito l’ovetto nel rotolo (che si incastra perfettamente), ho bucherellato la stagnola con l’ago e ne ho avvolto tutto il rotolo, facendo attenzione che la parte forata ricoprisse il guscio trasparente. Ho quindi inserto la torcia nel rotolo, spento la luce e acceso la torcia. Una meraviglia!!!

Grazie al guscio l’effetto è a 3 dimensioni: le stelle vengono proietatte su tutte le pareti della stanza. Ruotando poi la torcia lentamente sembra che il cielo giri intorno a noi!

Più la torcia è potente, più l’effetto è migliore! Attenzione, però: il rotolo di carta si surriscalda un po’… quindi non bisogna tenere la torcia accesa tutta la notte! 😉

Altro problema: convincere  Piccolo Furfante ad andare a nanna!!!

Nella creazione della nostra particolare galassia, noi non abbiamo seguito nessuno schema: abbiamo cioè bucherellato a casaccio la carta stagnola.  E’ possibile però – come suggerisce All The Little Things – riprodurre costellazioni e creare così tanti singoli barattoli che permettano di conoscere un po’ meglio il cielo stellato sopra di noi!

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Giochi d’estate: il ghiaccio colorato

ice6Visto il grande successo del tesoro di ghiaccio, ho voluto proporre a Piccolo Furfante un’altra attività simile: il ghiaccio colorato.
Oltre ad essere rinfrescante, in questi giorni di caldone è l’ideale, questo un gioco è anche molto divertente ed educativo: un semplicissimo esperiemento sui colori da fare con i più piccoli. Unico neo: coprite bene il tavolo da lavoro e fate conto di sporcare un po’ in giro 😉
Per questo esperimento serve davvero molto poco: dei colori alimentari e delle formine per fare i cubetti di ghiaccio. Noi abbiamo utilizzato i contenitori di plastica delle uova.
Il difficile è stato però trovare i colori alimentari giusti: il blu, il rosso e il giallo. Ho dovuto girare almeno 3 supermercati per scovarli. E’ possibile naturalmente usare anche delle tempere o della pittura, ma dato che Piccolo Furfante è ancora un po’ piccolino non volevo che gli venisse in mente poi di ingerire il tutto. 😉 Cosa che non ha fatto… ma non sice1i sa mai!
Per prima cosa ho preparato i cubetti, aggiungendo all’acqua il colorante e lasciandoli in congelatore per una notte.
Ho recuperato poi dei contenitori di plastica (quindi infrangibili!!) trasparente, di grandezza media. I bicchieri sono un po’ troppo piccoli e non si prestano all’esperimento.
Ho poi messo a disposizione di PF anche un contagocce , sempre trasparente, una tazzina e una pentolina giocattolo e alcuni cucchiai di plastica.
Hoice2 versato un po’ d’acqua (non più di 2 dita) in ogni bacinella e tutti i cubetti di ghiaccio colorato in un piatto di palstica, naturalmente.ice3
Per prima cosa ho chiesto a Piccolo Furfante di versare in ogni bacinella un solo cubetto colorato. Dovevate vedere la sua meraviglia nel vedere che l’acqua si colorava velocemente…
Da qui è stato un crescendo di “oooooh”, “guaaaaaddda mamma…”, “beeeeeello”.
Ho dunque lasciato libero Piccolo Furfante di sperimenatare da solo: ha aggiunto cubetti di colore diverso all’acqua già colorata e ha potuto vedere come essa cambiava (arancione, viola, verde); è poi passato al travaso con l’aiuto del contagocce prima e delle pentole giocattolo dopo; ha infine voluto unire insieme tutti i colori scoprendo di poter creare dal nulla il nero “che non si vede nemmeno il fondale!”.

ice5Infine, prima che tutti i cubetti di ghiaccio si sciogliessero, li abbiamo utilizzati come pennelli per realizzare un originalissimo quadro!

La cucina alla fine dell’esperiemento era un po’ un disastro e le nostre mani sono rimaste, magrado i lavaggi, un po’ colorate… ma Piccolo Furfante si è divertito davvero parecchio.

Ecco altri semplici esperimenti sui colori da fare con i più piccoli:

  • Preschool Learning and Crafts (un esperimento sui colori simile al nostro, ma senza l’uso del ghiaccio)
  • OrdinaryLifeMagic (con tante idee per attività sui colori)
  • Kaboose (con le istruzioni per creare tanti cubetti di ghiaccio arcobaleno)
  • Hurrayic (per realizzare bellissimi palloncini di ghiaccio colorati)
  • 5 Orange Potatoes (per colorare con il ghiaccio)
  • Do Better (per realizzare una simpatica e golosissima gelatina arcobaleno)
  • GoodTreeMontessoriHomeschool (per scoprire in modo semplice i colori e i loro abbinamenti)
  • PreschoolDaze (per realizzare una fantastico collage arcobaleno con materiali di riciclo: Fantastico!)
  • Etsy.com (con delle bellissime borse-tesoro per imparare i colori. Bellissime: le comprerei tutte!)
  • LittleHandsBigWork (per un bagnetto con i cubetti di ghiaccio colorati! Attenzione, però, a non usare troppo colorante alimentare: le nostre mani, dopo l’esperimento, sono rimaste colorate per un bel po’!)

E per chi vuole, come me, ripassare la teoria dei colori prima di cimentarsi in questi esperimenti, vi suggerisco di leggere questo articolo fc.retecivica.milano.it

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