Sfila ed Infila ovvero Sewing Cards

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Girando qua e là sul web, ho trovato questa bella idea: le sewing cards, ovvero delle schede rigide in cui è possibile sfilare ed infilare delle corde attarverso dei piccolo fori.

Oltre ad essere una divertente attività, essa ha anche una sua utilità: ha lo scopo, infatti,  di migliorare ed esercitare la motricità fine, nonchè di far acquisire alcuni concetti tra i quali quelli di dentro e fuori, spingere e tirare, filare e sfilare…

Fino a qualche mese fa Piccolo Furfante non era particolarmente attratto da questo gioco … ma adesso lo ha riscoperto e  rivalutato (complice anche Nonna C. che ama cucire!).

Costruire le Sewing Cards è semplice: dopo aver creato le immagini, le ho ritagliate ed incollate su dei cartoncini spessi, le ho plastificate (per poterle utilizzare più e più volte! Le mani di Piccolo Furfante sono devastanti), ho fatto dei piccoli fori lungo il perimetro delle sagome ed infilato delle corde (stringhe colorate).

Ecco alcune  immagini  che ho utilizzato per la creazione delle nostre schede: Sewing Cards

E’ possibile, comunque, usare qualsiasi immagine, anche scaricandole dai siti per disegni da colorare e facendosi poi aiutare nella costruzione  dal bambino.

Il blog dove ho tratto quest’idea è The Joy of Learning dove è possibile anche trovare informazioni più dettagliate sull’uso e sulla costruzione delle carte e dove si rimanda a questo sito (www.abcteach.com) per poter scaricare i modelli delle immagini.

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Giochiamo con la pasta di sale

dsc_2488Piccolo Furfante, come ogni bambino della sua età, ama molto le attività manuali. Tra tutte spicca il gioco con le paste modellabili: il Didò e la Pasta di sale in primis. La Mamma, tra le due, preferisce di gran lunga la seconda, anche perchè PF tenta sempre di mangiarne un po’ (saranno i colori invitanti? come il giallo fosforescente ed il blu cobalto?) ed essendo la pasta di sale completamente naturale e commestibile, la Mamma dorme sonni tranquilli.

Per Natale, complice il cattivo tempo, abbiamo realizzato un sacco di lavoretti: dalle bocce per l’albero alle finte caramelle da regalare agli zii!!

Adesso in vista del giorno di San Valentino, l’attività di creazione è ripresa a pieno ritmo. Ieri pomeriggio abbiamo, infatti, creato i cuoricini da regalare (prossimamente un post!) alle persone a cui vogliamo bene. Purtroppo avevamo finito il rosso e così i nostri cuoricini sono usciti verdi a striature gialle!! Poco male…

In rete ho trovato un sacco di ricette per fare la pasta di sale, questa è quella che mi ha soddisfatta di più:

– 1 bicchiere di farina (abbondante)

– 1 bicchiere di sale fino (scarso)

– 1/2 bicchiere d’acqua (scarso)

– 1 cucchiaio colmo d’olio di semi

– colori per alimenti

Questa quantità è sufficiente per creare due panetti di medie dimensioni. Per aumentare la dose basta raddoppiare, triplicare (…) il tutto, con l’unica accortezza di accertarsi che la farina ed il sale siano sempre in quantità doppia rispetto all’acqua!

Ecco come fare:

Amalgamare farina, sale, acqua ed olio (che serve per rendere più  lavorabile la pasta). Se l’impasto risulta troppo morbido, è sufficiente aggiungere un po’ di farina finchè non risulti più consistente (deve stendersi facilmente senza rimanere appiccicato al tavolo o alle mani). I colori alimentari (qualche goccia), di solito,  li aggiungo in un secondo dsc_24861tempo, perchè preferisco dividere il composto base  in più panetti che poi coloro in modo diverso.

Per lavorare la pasta è consigliabile stendere un po’ di farina sul piano di lavoro ed aggiungerne di tanto in tanto al composto per evitare che si ammorbidisca troppo.

Ed ora alcuni trucchi del mestiere di “pastieri di sale”:

1) la pasta di sale una volta seccata risulta pesante, quindi è meglio non creare oggetti troppo grossi

2)gli oggetti comunque non devono essere troppo sottili, perchè è facile che si rompino

3)se le creazioni devono essere appese è bene accertarsi che il foro non sia troppo vicino ai bordi. Si rischia che non reggano il peso

4) se si vuole unire due pezzi di pasta di sale tra loro è sufficiente bagnare con dell’acqua le due parti. L’acqua fa da collante

5) e’ possibile anche lavorare la pasta base (bianca) e poi colorarla con tempere o colori acrilici una volta seccata. Io però preferisco (visto l’età di Piccolo Furfante) aggiungere i colori alimentari durante la preparazione.

Per far asciugare la pasta:

Non è necessario l’uso del forno. Basta porre sopra un calorifero gli oggetti (meglio comunque stenderli su un vassoio di carta, come quelli per i pasticcini) e aspettare che si asciughino. In genere ci vogliono 1 o 2 giorni (in base allo spessore della creazione). L’attesa fa parte del gioco: Piccolo Furfante adora controllare gli oggetti più e più volte al giorno per vedere se sono “ppooonnnnttti”!

Che dire: buon divertimento!

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Impariamo le forme

forme-baseDopo i colori, ecco un’attività per imparare le forme…

E’ possibile abbinare le forme tra loro, dopo averle distribuite sul tavolo, oppure usare le carte come un  Memory. Piccolo Furfante preferisce la seconda attività, ma questa è questione di gusti!

Ed ecco i modelli che ho creato per costruire le nostre carte.

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