Giochi fai da te: la tombola delle attività

“Me la fai? Me la fai? Me la fai? Daiii, maaaaaaamma!” Queste sono le suppliche strazianti di Piccolo Furfante, l’altro pomeriggio all’uscita da scuola :-S
Da qualche giorno nella classe dei “mezzanini” giocano alla tombola delle attività e lui ci va matto. 😀
Ogni bambino ha una cartella con rappresentate alcune attività quotidiane: lavarsi i denti, mangiare, giocare con i nonni, leggere un libro, pettinarsi, andare a letto…
La maestra tiene il cartellone e le pedine, mentre i bimbi usano della pastina per segnare le caselle uscite . Non esistono ambi o terni, ma solo la tombola e i bimbi fanno a gara a chi vince. Ogni volta c’è in premio qualcosa di diverso: poter giocare con un gioco a scelta o fare il capofila o aiutare la maestra durante la giornata…
La cosa che, però, piace veramente a Piccolo Furfante non è il premio in sè, ma il modo in cui la maestra presenta le pedine che pesca: “Chi ha il bimbo che si lava i denti con un kg di dentifricio?” “E’ uscita la bimba che spazzola i suoi luuuuuuuunghi capelli!” ” Chi è il fortunato che ha il nonno che legge al nipotino?”…
Ci sono cartelle più ambite rispetto ad altre come quella del bimbo che mangia il dolce o che gioca a calcio.
Piccolo Furfante è innamorato di questa tombola e, visto l’insistenza, non ho potuto fare a meno di realizzarla!
Ecco come nasce la nostra tombola delle attività. Naturalmente le immagini non sono così belle come quelle della tombola della scuola, ma PF ne è rimasto comunque soddisfatto.

Ecco qui il modello che ho creato.

Per costruirla è sufficiente stampare le schede. incollarle su di un cartoncino rigido e, volendo, plastificare il tutto. 😀

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Lavoretti d’autunno: creare giochi con i rametti

Sembra incredibile: quando cercavamo un legnetto per  creare il nostro diario-ramo non riuscivamo a trovarne uno, ora spuntano fuori come funghi 🙂

L’altro giorno mentre giocavamo al parco, Piccolo Furfante ha trovato una manciata di rametti che ad utilizzarli come legna da ardare ci avremmo scaldato casa per almeno 9 mesi. Ce ne erano di ogni dimensione, forma, lunghezza… All’inizio mi sono guardata intorno arrabbiatissima per vedere il vandalo che aveva fatto una simile devastazione, poi mi sono accorta che c’erano degli operai al lavoro e che molto probabilmente erano stati loro. 😳

Piccolo Furfante ha giocato ore a costruire case e rifugi, a cucinare e accendere immaginari fuochi. Io intanto mi rigiravo i legnetti tra le mani, finchè mi è venuta un’idea…

Dal mucchio (selvaggio) ne ho selezionati 25 con queste caratteristiche: piccoli, sottili, lunghi circa 15 cm, secchi.

Una volta a casa mi sono messa all’opera per costruire uno “shangai”. Ci avete mai giocato? Io quando ero piccola lo adoravo: sparpagliare tutti quei legnetti colorati e cercare di prenderli senza muovere gli altri. Modestamente ero anche brava :mrgreen:

Costruirlo è stato semplicissimo. Per prima cosa ho levigato le punte dei legnetti con della carta vetrata per evitare che ci fossero delle spine e ci si potesse fare male. Una volta finito, ho recuperato 5 bicchieri di plastica e 5 colori a tempera (giallo, blu, rosa, nero, bianco).

Ho colorato le estremità dei legnetti (1 cm per lato) con i colori: 5 legnetti per ogni colore. Per asciugarli senza che sbavassero, ho appoggiato i legnetti ai bicchieri. Dopo 1 ora il colore era asciutto e abbiamo potuto giocare.

In realtà il colore dei legnetti dovrebbe essere distribuito diversamente a seconda del valore del legnetto stesso (qui trovate un tutorial che vi spiega come fare), ma io non volevo colorare troppo i nostri rametti perchè mi piacevano un po’ grezzi. 😀

Devo dire che a Piccolo Furfante il gioco piace, anche se bara un po’ 😉

Per tenere in ordine i nostri rametti, ho costruito anche una pratica bustina. Ecco il modello che ho usato 😀

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Riciclo creativo: a pesca di colori

Qualche mese fa avevo pubblicato un bellissimo lavoretto: il laghetto dei pesci di Mamma Kira in cui si poteva giocare a pescare, con una calamita, dei coloratissimi pesciolini di cartone.

Avevo provato a costruirlo anch’io seguendo le sue istruzioni, ma a dire la verità il mio non era venuto così bene.

Un po’ a malincuore avevo accantonato l’idea di giocare con i pesci, questo fino a qualche settimana fa quando al supermercato sotto casa ho trovato una super offerta di spugne. Quelle ruvide,  sottili e multicolori… di quelle che si usano per scrostare  le pentole

Dopo aver acquistato una quantità industriale di spugnette, sono tornata a casa soddisfattissima e con un’idea per la testa: ora potevamo anche noi giocare alla pesca… ad una pesca di colori 😀

Per prima cosa ho ritagliato tutte le spugnette a forma di pesce e, con il bi-adesivo, ho appiccicato su ognuna gli occhietti mobili. A tempo di record avevo un banco di pesci colorati a disposizione.

Ho quindi creato delle canne da pesca usando dei rametti a cui ho legato un filo di lana abbastanza lungo.

Per poter pescare i nostri pesci non sono necessarie calamite, ma del semplice velcro appiccicato al termine del filo di lana della canna. Io ho usato del velcro adesivo per facilitarmi il lavoro.

Il pesce  se viene sfiorato dal velcro vi rimane subito appiccicato e per staccarlo basta un leggero strappo.

Il nostro gioco era finalmente pronto

Usando il nostro dado dei colori ci siamo messi subito a giocare. A turno si lanciano il dado e in base al colore che esce i concorrenti devo cominciare a pescare i pesci del colore uscito.  Vince naturlmente chi “acchiappa” più pesci 🙂

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