Regalino fai da te per la festa della donna: un cuore di mimosa

Mi piace molto la mimosa: mi piace regalarla e riceverla in dono. Ecco perchè adoro la Festa della donna: mimose ovunque e in ogni dove.

Quest’anno, oltre la tradizionale piantina, Papà Ema e Piccolo Furfante mi hanno regalato un fine settimana da trascorrere tutti insieme al mare. Dovrò attendere ancora qualche settimana, ma non vedo proprio l’ora 🙂

Per le nostre donne di “casa” (amiche, tate, nonne…) Piccolo Furfante ha preparato un pensierino tenerissimo ad ognuna di loro: un cuore di feltro con un ramettino di mimosa. Realizzarlo è stato facile e divertente.

Cosa abbiamo usato:

  • Feltro rosso di quello spesso
  • stuzzicadenti di legno lungo
  • pipette verde scuro
  • bi-adesivo
  • ramettino di mimisa
  • nastro giallo

Come l’abbiamo costruita:

Ho ritagliato dal feltro due cuori di medie dimensioni, mentre Piccolo Furfante avvolgeva sullo stuzzicadenti le pipette verdi (2 per ogni stuzzicadenti), ricoprendolo tutto. Abbiamo poi messo il biadesivo su uno dei cuori di pannolenci, gli abbiamo appoggiato lo stuzzicadenti sopra e vi abbiamo attaccatto l’altro cuore. Abbiamo sistemato il ramettino di mimosa sopra il nostro lavoretto e l’abbiamo bloccato con un nastro giallo.

Ecco qui: il nostro pensierino è pronto! Facile, vero?? 🙂

Altre semplici idee dalla rete:

Che altro dire se non…

BUONA FESTA DELLA DONNA A TUTTE VOI

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Il PAPPAgallo Menù di Mamma Valentina

Qualche settimana fa Mamma Valentina mi scriveva per mostrarmi un meraviglioso Menù creato da lei per la sua piccolina. Neanche a dirlo, me ne sono subito innamorata: il suo PAPPA-gallo Menù era davvero bellissimo 🙂

Valentina è una mamma super: è fisioterapista e terapista occupazionale in un centro di riabilitazione per bambini. Come dice lei stessa  è un lavoro che può essere “difficile dal punto di vista umano, ma molto gratificante ed arricchente”.

A Mamma Valentina, poi, piace giocare, costruire, inventare e creare, ma soprattutto piace condividere queste sue passioni con gli altri 🙂

Le ho quindi chiesto un grosso favore, di condividere con noi  il suo PAPPA-gallo Menù spiegandoci come l’aveva costruito ed il suo utilizzo. Mamma Valentina ha accetto con gioia ed oggi sono lieta di ospitarla sulle pagine di HomeMadeMamma. Eccola…

Il mio furetto non è certo quel che si dice una buona forchetta: per lei sedersi a tavola per mangiare è una grandiosa perdita di tempo. Io e Andrea, invece, consideriamo il pasto un momento importante che ci permette di stare insieme e recuperare le energie: pertanto, fin da quando era piccola, la nostra bambina ha partecipato a queste pause di convivialità. C’è stato un periodo in cui furetto ha dovuto metterci alla prova e ha deciso di sfruttare proprio questo momento, che lei aveva individuato come molto importante per la sua mamma e il suo papà, per sfidarci: ogni volta giunto il momento di sedersi in tavola doveva assolutamente fare dell’altro; quando invece si riusciva  ad accomodarla, non andava bene ciò che si ritrovava sul piatto e richiedeva qualcos’altro. Le nostre cene, in breve tempo, da momenti sereni di chiacchierate e scherzetti si sono trasformate in campi di battaglia, all’inizio, e in una straziante guerra fredda, alla fine.

Dato che in altre occasioni avevo notato che, se preparata in anticipo, la mia bambina riusciva ad affrontare più serenamente le esperienze quotidiane che doveva vivere (andare dal pediatra, interrompere un gioco per dover uscire…o anche il semplice rito della nanna) ho pensato che, probabilmente, anche prepararsi per la cena le poteva essere d’aiuto.

Inventandomi una semplice storiella di un pappa…gallo ho ideato un menù con pietanze intercambiabili così che lei si sentisse coinvolta e al tempo stesso avesse la possibilità di conoscere in anticipo ciò che di lì a poco si sarebbe ritrovata nel piatto. Inoltre, nel caso in cui fosse prevista una pietanza a lei poco gradita (la carne, nella fattispecie), avrebbe ricevuto come “gran finale” un piccolo dolcetto (ovviamente solo nel caso in cui avesse terminato il suo pasto!).

Vi propongo la mia idea:

MATERIALE OCCORRENTE:

PROCEDURA:

all’inizio, abbiamo addobbato il cartellone con dei disegni accattivanti e significativi: noi abbiamo scelto il PAPPA…GALLO  utilizzando dei fogli dipinti dalla  bambina, così che, a suo modo, abbia avuto la possibilità di partecipare anche lei all’operazione.

Dal sito ho stampato, su carta fotografica, le immagini dei cibi che di solito consumiamo; nel cartellone ho attaccato 4 pezzettini di velcro maschio (per le 4 pietanze principali), mentre dietro ogni singola immagine ho attaccato un pezzettino di velcro femmina.

L’iter di preparazione al pasto prevede che sia la bambina stessa, nel momento in cui la mamma va in cucina per iniziare a preparare la cena (ATTENZIONE! Fare in modo che questa avvenga su per giù allo stesso orario ogni sera!), ad attaccare sul cartellone le immagini delle pietanze previste: una volta attaccati i post necessari lascio che giochi con quelle rimaste in modo che lei stia in cucina e associ questa attività con l’arrivo del pasto. Ora che è un po’ più grande ho integrato il gioco con la preparazione della tavola: può mettere infatti i tovaglioli, le posate e la bottiglia dell’acqua.

Non so se sia stato questo o se in ogni caso il problema si sarebbe risolto, fatto sta che le nostre cene sono presto ritornate a essere piacevoli e coinvolgenti e terminano, quasi sempre, con la “cosa buona”… per tutti!!!

Ringrazio davvero di cuore Mamma Valentina per la sua disponibilità e per aver voluto condividere la sua creatività e fantasia.

Un abbraccio al suo piccolo Furetto e a papà Andrea 🙂

Altre idee dalla rete per rendere la pappa allegra:

  • GialloZafferano (per creare divertenti bicchieri porta frullati)
  • TempodiCottura (con degli hamburger davvero spaziali!)
  • Pollon72 (con i suoi bellissimi funghetti-uova)
  • FunkyLunch (con tantissime idee per creare piatti buffissimi. Io adoro Cricchetto e la Sirenetta. E voi?)
  • MammaFelice (con le sue meravigliose tovagliette)

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Un arcobaleno di stelle filanti!

“Ma, Elmer” osservò uno degli elefanti. “Se hai dato i tuoi colori all’arcobaleno, come fai ad essere ancora un elefante variopinto?” Elmer ridacchiò. “Vedi, ci sono certe cose che puoi dare agli altri senza perdere nulla. Cose come l’amore, per esempio, la felicità, o anche i miei colori.”

“Elmer e l’Arcobaleno” di D. McKee

Tra qualche settimana sarà San Patrizio e così sto incominciando a cercare qua e là idee per abbellire la casa e lavoretti da fare insieme a Piccolo Furfante come abbiamo fatto l’anno scorso.

Dato che uno dei simboli di San Patrizio è proprio l’arcobaleno e viste le giornate uggiose di questa settimana, ci siamo messi a creare i nostri archi variopinti e a leggere tante storie sui colori.

Ieri pomeriggio, abbiamo raccolto un po’ delle stelle filanti sparse in camera di PF (ne abbiamo srotolati ben 4 pacchi l’altro giorno 😉 ) e le abbiamo divise per colore… e così con i nostri mazzetti colorati abbiamo cominicato a costruire il nostro arcobaleno da porta 🙂

Cosa abbiamo usato:

  • stelle filanti
  • carta velina bianca
  • 2 fogli di carta adesiva trasparente (quella dei libri)
  • pennarelli indelebili (rosso, blu, arancione, verde, giallo, nero)
  • adesivo di carta per pareti
  • forbici
  • fantasia

Come lo abbiamo costruito:

Su uno dei fogli trasparenti, sul lato non adesivo, ho disegnato con il penarello nero un arcobaleno e ho dipinto (molto sommariamente) i vari archi usando pennarelli di vari colori. Ho quindi tolto la carta protettiva, ho appoggiato il foglio a terra (posizione più comoda per PF, dato che il foglio era grande)   lasciando la parte adesiva in alto. Cioè non ho attaccato il foglio sul pavimento 😉 Per non far muovere il foglio, ho messo delle conchiglie ai quattro angoli.

A questo punto Piccolo Furfante ha potuto creare il suo arcobaleno riempendo i vari archi con le stelle filanti: ogni colore doveva essere collocato nel rispettivo arco. Molti incollamenti dopo e varie battaglie di stelle filanti 🙂 , l’arcobaleno era terminato. Abbiamo quindi aggiunto le nuvole, strappando piccoli pezzi di carta velina, appallottolandoli e appiccicandoli al foglio sotto l’arcobaleno.

Abbiamo quindi preso il secondo foglio, ho tolto la carta protettiva e tenendo i quattro lati lo abbiamo appiccicato esattamente sopra il primo. Ho duqnue ritagliato l’arcobaleno e ho messo qualche pezzeto di adesivo per pareti su uno dei lati (ripiegato in due in modo da creare una sorta di bi-adesvo). A questo punto, con grande soddisfazione, abbiamo messo il nostro arcobaleno sulla porta della cameretta di Piccolo Furfante.

Ecco altre idee tutte colorate:

E qui invece qualche lettura interessante:

“Elmer e l’arcobaleno” di David McKee

Quanti Colori!” di Michelini, Di Chiara, Mantegazza

Il Mago Arcobaleno” di Mantegazza, Michelini

Arcobaleno” di M. Pfister

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