Il castello di carta dei cavalieri dell’Apocalitta

Mammagiramondo ha colpito ancora!! Da sempre leggo i suoi post e da sempre mi faccio rapire dai suoi racconti e dalle sue avventure. Qualche giorno fa mi sono lasciata trasportare dalla magia delle sue parole,  leggendo l’articolo dedicato ai castelli di Bellinzona, città che adoro e che dista pochissimo da casa P.

Così, visto che era già in programma una gita sulla neve nella vicina Svizzera, io e Papà Ema abbiamo deciso di fare una sosta sulla strada per visitare uno dei tanti castelli disseminati qua e là. Abbiamo scelto per comodità il castello di Mesocco ai piedi del monte San Bernardino. Il castello è in via di ristrutturazione e vi si accede solamente da un sentiero che in questo periodo è completamente sommerso di neve. Salire la ripida stradina e trovarsi davanti il gigantesco muro di cinta e alle torri imponenti è stato già di per sè emozionante. Piccolo  si è lasciato trasportare dalla magia del luogo: noi, unici visitatori, che varcato il ponte levatoio siamo stati catapultati in un luogo incantato, fermo nel tempo. Il castello è interamente visitabile, anche se alcune zone sono un po’ “pericolose” per un bimbo piccolo perchè prive di sicurezze e recinzioni. La nostra gita ha avuto un gran successo, tanto che Piccolo Furfante non ne voleva più sapere di venir via. Papà Ema allora si è dovuto inventare una delle sue “bizzarre” storie per convincerlo a riprendere il cammino: dovete saper , infatti, che  i 4 cavalieri dell’Apocalisse  (Apocalitta per PF), padroni del castello, alle 14.00 in punto di ogni giorno tornano alla loro dimora per riposarsi dalle fatiche e se trovano qualcuno nel palazzo, lo trasformano in un pezzo di ghiaccio. Essendo il castello pieno di pezzi di ghiaccio, la storia è sembrata alquanto verosimile a Piccolo Furfante che non si è fatto pregare oltre 😉

La visita al castello però lo ha talmente colpito che non ha fatto altro che raccontare la sua avventura a tutti e a riviverla con le sue costruzioni Lego.Così mi sono detta: perchè non costruire insieme il castello dei Cavalieri dell’Apocalitta!??

L’anno scorso avevamo già  realizzato un castello con i rotoli di carta igienica: gioco che lo aveva divertito parecchio. Quello che però ora volevo creare era un castello diverso:  più imponente, con un ponte levatoio, la bandiera svolazzante… Insomma un castello degno dei 4 cavalieri dell’Apocalitta e adatto ai giochi di PF 😉

Pensa che ti ripensa, finalmente ho steso un progetto, ma prima ho avuto bisogno di compare uno degli ultimi pandori rimasti al supermercato. Mi sono dovuta, come si dice, “sacrificare per la causa”: sbafarmi il pandoro per poter riciclare la scatola!!  😉

Cosa abbiamo usato per costruire il nostro castello:

  • scatola di pandoro
  • colori acrilici (bianco e nero)
  • pastelli (grigio, verde, marrone chiaro e scuro)
  • forbici
  • coltello
  • filo di lana
  • carta adesiva verde
  • 1 cannuccia

Come lo abbiamo costruito:

Per prima cosa dovevamo dare alla scatola la forma del castello. Ho creato quindi  le guglie, facendo dei tagli sulla parte alta della scatola. Tagli distanzati fra loro 2/3 cm. Ho poi tagliato alternativamente (una sì e uno no) le liste di carta che si erano create: le listine non tagliate rimangono attaccate alla parte alta della scatola, mentre quelle tagliate diventeranno le guglie . Una volta create le liste,  facendo una leggera pressione sulla parte alta della scatola, il cartone si abbassa fin sotto i tagli, facendo emergere le guglie (parti staccate dal cartone) e creando un piedistallo (parte alta della scatola con listine attaccate) dove i personaggi possono essere appoggiati. E’ più difficile a dirsi che a farsi: credetemi!! La foto a fianco chiarisce meglio il tutto.

Ho poi creato i ponti levatoi (Piccolo Furfante ne voleva due!!): usando un coltello ho praticato due fori, abbastanza grandi, su due lati della scatola. Le porte devono rimanere attaccate alla scatola alla base della stessa.

Una volta presa la forma di un castello (giuglie e porte), abbiamo cominciato a dipingerlo. Prima abbiamo steso una base, molto spessa, di bianco e poi, quando ormai il colore era quasi asciutto, abbiamo unito al bianco il nero e con pennellate poco precise (con PF non ci sono problemi!) abbiamo rivestito tutta la scatola che è rimasta ad asciugare per una notte intera.

Il mattino dopo (con PF a scuola e delle slide che aspettavano solo di essere preparate. ARGH!) mi sono messa a disegnare con i pastelli i mattoni del muro, il prato, i ponti levatoi ed alcuni ciuffetti d’erba tra i mattoni.Per rendere i ponti davvero levatoi, ho fatto un foro in alto a ciascuna porta e ho infilato un filo di lana  (lungo) che unisse i due ponti. Ho infilato la metà del filo di lana all’interno del buco della parte alta della scatola, dove c’era originariamente il nastro. Ho inserito poi il filo di lana dentro ad una cannuccia che ha bloccato così il buchino. In cima alla cannuccia ho appiccicato una bandiera di carta.

Per finire ho rivestito la base interna della scatola con della carta adesiva verde, per dare un effetto prato.

Il nostro castello è terminato. Ha due ponti levatoi che si sollevano tirando la cordicella infilata nella cannuccia, un piedistallo che permette ai cavalieri di controllare cosa succede all’esterno  ed un ampio pian terreno dove riporre armi e far riposare i cavalli! Insomma: un castello perfetto per i nostri 4 cavalieri dell’Apocalitta! 🙂

Ecco altre idee cavalleresche dalla rete:

  • HowStuffWorks (con le istruzioni per creare un castello di carta)
  • Playbythebook (per realizzare un castello con una scatola di cartone e 4 rotoli di carta igienica)
  • Kids’Castles (con tante immagini e idee per creare castelli fai da te)
  • CraftProjects(con un altro castello di cartone)
  • Counter-cultarSchool (per creare un castello di cartone e fare alcune attività cavalleresche)
  • KidoInfo (con le istruzioni ed il modello per costruire un castello con fogli di foam)
  • PaneAmoreeCreatività (per creare case e castelli di cartone a grandezza bambino)
  • CrochetMe (per realizzare ad uncinetto i personaggi del castello: il drago, la principessa, il prode cavaliere, il fido destriero…)
  • FreePeople (per creare un drago-pipistrello con il feltro)
  • Crayola.com (con le istruzioni per realizzare alcuni personaggi del castello: la principessa, il principe, il ranocchio)

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Cucinare con i bambini: il panettone di San Biagio

In questo tranquillo (???!!) weekend, Papà Ema ha deciso di preparare il panettone di San Biagio insieme a Piccolo Furfante. Già per le feste di Natale si erano cimentati in panettoni,  rosca de Rejes e veneziane di ogni forma e dimensione per la gioia di parenti ed amici e la mia disperazione (ARGH!! ‘sta dieta non s’ha da fare!).

E così, tra spadellamenti vari, ore di attesa, furti di pasta e uvetta, il nostro panettone è finalmente pronto e giace ben impacchettato sul tavolo della cucina!! Non ci resta, infatti,  altro che aspettare il 3 febbraio (e chi riesce a resistere tanto!!) per papparselo tutto 🙂

Qui trovate la storia di San Biagio e dell’usanza, tutta milanese, di mangiarsi il panettone il 3 febbraio.

Per chi volesse dilettarsi a preparare in casa il panettone e ridurre la cucina in questo modo, ecco la ricetta di Papà Ema 🙂

Note importanti:

  • Avendo utilizzato solo lievito madre, sono occorse almeno 40 ore di lievitazione:  per poter infornare il panettone la domenica pomeriggio, ho dovuto cioè iniziare il primo impasto il venerdì sera.
  • Le dosi riportate sono per due panettoni da 750g
  • Piccolo Furfante ha collaborato solo nella parte finale (3° fase), più per motivi pratici di orario (alle 22.00 stava già ronfando alla grande) che per la difficoltà della preparazione

L’impasto, come dicevo, ha bisogno di una lavorazione lunga, che si effettua in tre momenti:

Prima fase (venerdi ore 22):

Ingredienti:

  • Lievito madre: 30g
  • Farina Manitoba 180g (60g + 60g + 60g)
  • Acqua Naturale

Rinfrescare per almeno tre volte la pasta madre, ogni volta impastando 30g di pasta madre, 30 ml acqua e 60g di farina per pane (Manitoba). Impastarla tenendola ben solida e lasciare trascorrere 6/8 ore di lievitazione fra un rinfresco ed il successivo. Alla fine dell’ultimo rinfresco, deve avere un buon profumo e solo un lieve sentore di acido.

Seconda Fase (sabato ore 22)

Ingredienti:

  • Pasta madre gr 120 – 125
  • Farina Manitoba gr 160
  • Zucchero gr 45
  • 2 Uova intere
  • Burro gr 40

Impastare il lievito madre, le uova, la farina, lavorando fino a che gli ingredienti sono ben amalgamati. Aggiungere lo zucchero, e dopo averlo bene incorporato, unire il burro ammorbidito. Lavorare a lungo fino ad ottenere una pasta liscia, elastica ed omogenea. L’ultima parte di lavorazione si effettuerà ‘sbattendo’ la pasta sulla spianatoia – ovvero sollevandola a circa 1 metro di altezza e facendola cadere sulla superficie di lavoro. Non dovrà attaccarsi e, cadendo, dovrà prendere naturalmente una forma circolare. La superficie dovra’ essere liscia.

Mettere a lievitare, quindi, l’impasto in una ciotola sigillata con un foglio di pellicola, fino a raggiungere il doppio del volume. Con una temperatura di 21C ci vorranno 10 ore.

Terza fase (domenica, ore 9:00):

Ingredienti:

  • Farina Manitoba gr 280
  • Zucchero gr 120
  • 2 Uova intere
  • 2 Tuorli
  • Sale gr 5
  • Miele gr10
  • Latte in polvere (1 cucchiaio)
  • Burro gr 115
  • Uvetta gr 150 ammollata in acqua tiepida zuccherata e poi scolata bene
  • Cubetti arancio gr 75, Cubetti cedro gr 50  fatti aromatizzare in acqua d’arancia
    In alternativa, per aromatizzare l’impasto senza usare i canditi, si puo aggiungere la buccia di un’arancia grattugiata finemente.

Aggiungere all’impasto lievitato le uova, il miele, il latte in polvere e 200 g di farina. Lavorare fino a che l’impasto si amalgama. Aggiungere i tuorli. Una volta assorbiti i tuorli e quando l’impasto e’ ben asciutto, unire lo zucchero e poi il sale. Quando lo zucchero e’ assorbito bene, unire il burro ammorbidito, le uvette ed infine la frutta candita. Lavorare a lungo – come per il primo impasto – terminando ‘sbattendo’ la pasta sulla superficie.

Lasciare riposare la pasta nel forno spento per mezz’ora, tenendo accesa la lucetta interna. Questo permetterà di scaldare un pochino l’aria all’interno del forno – oltre che consentire di verificare la lievitazione.

Ungere le mani con il burro, prendere la porzione di pasta per il primo panettone, dare una forma circolare e mettere l’impasto nella forma. Far lievitare sempre all’interno del forno spento. Il panettone deve raggiungere il livello della forma.  Il tempo dipenderà dalla temperatura nella stanza (fra 3 e sei ore).

A lievitazione ultimata, tagliare la superficie del panettone in croce e al centro mettere un riccetto di burro. Infornare a 180° per 30 minuti (senza far asciugare troppo il panettone!!).

Togliere il panettone dal forno, infilare due ferri da calza alla base per poterlo far intiepidire capovolto. Evitare quindi, che Piccolo Furfante se lo pappi tutto prima di San Biagio!! 🙂

Ecco due siti interessanti:

  • Gennarino.org (con la ricetta del panettone fatto con il lievito di birra)
  • CookAround.com(con la ricetta e dettagliate istruzioni fotografie per fare il panettone con la pasta madre)

P.S.

Gli stampi per panettone (quelli di carta) si trovano in tutti i supermercati, nel reparto cucina. E’ più facile però che li troviate con il buco in mezzo, per la preparazione di ciambelle. Non disperate! Per trasformare lo stampo in quello adatto per il panettone, è sufficiente appiattire i bordi del foro, avendo cura di chiuderlo bene! 🙂

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Scarabocchi di Carnevale: tante schede di pregrafismo

Come già accennato tante volte, a Piccolo Furfante piacciono molto le schede di pregrafismo. Di solito non si limita a completare le figure o ad unire i punti ripassando sulle linee, ma fa di ognuna dei veri e propri quadri: aggiunge personaggi o qualche particolare come il sole, l’arcobaleno, le nuvole o le case, disegna il paesaggio o lo sfondo e poi colora il tutto.

Così dopo le schede sull’inverno ed il Natale, gliene ho preparate delle altre sul Carnevale.

Sono materiali semplici, con tanti disegni simpatici ed accattivanti adatti ai bambini più piccoli. Gliele ho create di due diversi tipi:

Dopo il giorno della Marmotta, che ci sta tenendo occupati con tanti lavoretti, gliele proporrò per passare qualche ora rilassati a scrivere, disegnare e colorare 🙂

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