Giocare con le foglie: la famiglia P.

L’altro giorno eravamo al parco e mi sono accorta che qua e là sull’erba c’erano già foglie cadute.

L’anno scorso avevamo fatto un sacco di lavoretti con le foglie e così, in previsione di quelli di quest’anno, mi sono messa a raccoglierne un po’.

Erano foglie enormi (non chidetemi di che pianta però! 😳 ), gialle ma non ancora secche. Mentre le accumulavo sulla panchina, pregustavo già i lavoretti che avremmo fatto. E’ stato, però, Piccolo Furfante a darmi l‘ispirazione per un’ attività a cui non avevo pensato. Giocando con alcune di loro, faceva finta che fossero personaggi di una famiglia: la foglia più grossa il papà, poi la mamma e via via figli, cugini, zii, nonni. Era una famiglia numerosa! :mrgreen:

Arrivati a casa non ho saputo resistere! Ho preso 3 delle migliori foglie del mio raccolto (grandi e resistenti) e con il pennarello indelebile nero ho disegnato su ognuna una figura stilizzata, moooolto stilizzata, stilizzatissima. Ho riprodotto così la nostra famiglia: c’era la foglia Papà Ema, la foglia Mamma Paola e la foglia Piccolo Furfante.

PF ha voluto che su ognuna mettessi il nome. Poi dopo averci giocato un po’, le abbiamo appese con un filo allo specchio  della camera, come se fossero delle foto di famiglia.

Le altre foglie giacciono per ora dentro ad una scatola, in attesa di altri lavoretti autunnali.

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Venerdì del libro: “Il mondo di Sofia” e “Il viaggio fantastico di Quaquà”

Non serve rimpiangere quel che non si è letto, o inseguirlo insensatamente e con immane fatica: quello che non si è letto non era stato scritto per noi.

Antonio Castronuovo

I libri di questa settimana…

Il viaggio fantastico di Quaquà – C. d’Lacey

C’era una volta una papera di plastica gialla. Si chiamava Quaquà… e stava per partire per un lungo viaggio… a bordo di una grande nave diretta in America. Con un sacco di altre paperelle se ne stava stretta stretta in una cassa di legno. Non c’era spazio neanche per fare qua-qua.

All’improvviso si scatenò una tempesta . La cassa scivolava di qua… scivolava di là. Poi di colpo… CRASH! La cassa cadde dalla nave e tutte le paperelle si ritrovarono in mare.

Il mondo di Sofia – J. Gaarder

Cara Sofia, molte persone hanno hobby diversi. Alcuni collezionano monete antiche o francobolli, altri si occupano di lavoretti manuali, altri ancora dedicano quasi tutto il loro tempo libero alla pratica di una disciplina sportiva. (…) ma esiste qualcosa che dovrebbe interessare tutti? Esiste qualcosa che riguarda tutti gli esseri umani, indipendentemente da chi sono o in quale parte del mondo vivano? Sì, cara Sofia: ci sono domande che dovrebbero coinvolgere tutti gli uomini. Questo corso si occupa proprio di tali domande.

Gli altri libri di questo venerdì:

Buone letture e buon fine settimana! 😀

Tutti i libri degli scorsi Venerdì!

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Signor Ranocchio insegna i giorni della settimana

Questa è una bella idea che ho preso a prestito (anche se un po’ rivista :mrgreen: ) da una scuola d’infanzia: un cartellone  per imparare i giorni della settimana. Signor Ranocchio  e i suoi amici insegneranno a Piccolo Furfante il trascorrere dei giorni. 🙂

Nella scuola,  c’erano 5 cartelloni appesi alle pareti (5 e non 7 perchè il sabato e la domenica a scuola non va nessuno!! 😉 ), tutti riproducevano uno grande ninfea. Su ogni cartellone c’era scritto, ben in evidenza,  un giorno della settimana. Un bambino, ogni giorno, spostava una simpatica ranocchia da un cartellone all’altro, seguendola sequenza dei giorni.

In casa nostra lo spazio per appendere 5 cartelloni non c’è e così ho dovuto fare di necessità virtù, reinventando l’idea della ranocchia salterina.

Ho creato così un solo cartellone con l’immagine di uno stagno con laghetto, ninfee e fiorellini.

Ho realizzato anche dei cartellini raffiguranti il tempo atmosferico: il sole,  il sole con le nuvole, le nuvole, la pioggia, la neve.

Ho poi predisposto 7 cartellini con i giorni della settimana. Su ognuno di essi ho messo il disegno di un animale dello stagno: uno diverso per ogni giorno.

Ho, infine, riprodotto i 7 animaletti in una versione più grande.

Ora avevo tutto il materiale necessario per creare il mio cartellone settimanale.

Ho preso una cartelletta di cartone e vi ho incollato sulla copertina il disegno dello stagno.

Ho ritagliato, quindi, tutte le altre immagini e le ho incollate sul del cartoncino rigido. In questa operazione mi ha aiutato Piccolo Furfante che non vedeva l’ora di vedere finito il suo nuovo “gioco”. All’anatra purtroppo è successo un contrattempo: le si è staccata la testa, mentre PF distribuiva la colla! 😆 Una decapitazione in piena regola! 😉

Ho poi tagliato dei pezzettini di velcro adesivo. Ho fissato la parte morbida al cartellone/stagno in questo modo:

  • 1 pezzo in alto, per tenere i cartellini dei giorni
  • 1 pezzettino in mezzo a snistra, per tenere i cartellini delle condizioni atmosferiche
  • 1 pezzettino in mezzo allo stagno, per tenere le schede con gli animali

Su ogni immagine ho poi incollato un pezzo di velcro (la parte ruvida) in modo che potesse rimanere attaccatto al cartellone/stagno se appoggiato al velcro gemello.

Il nostro cartellone è pronto! Ma dove riporre tutte le immagini? Facile: nella cartelletta. Per non perderle e affinchè Piccolo Furfante potesse avere l’idea della sequenza temporale dei giorni, ho fatto in questo modo.

All’interno della cartelletta,uno sotto l’altro ho incollato del velcro morbido, in modo da potervi riporre, in sequneza, i giorni della settimana.

Sui risvolti lateriali, sempre con il velcro morbido, ho appiccicato gli animaletti e sul lembo in basso i cartellini con le condizioni atmosferiche.

Infine ho fatto due buchini sulla cartelletta, dove ho infilato un nastrino di lana per poterla appendere all’armadio.

Ora tutto è pronto! Piccolo Furfante potrà scegliere il giorno della settimana, l’animaletto corrispondente e il tempo atmosferico della giornata. Tutti utilizando un solo cartellone 🙂

Ecco le immagini che abbiamo usato.

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