Una bussola del tempo per imparare le fasi della giornata

TimeCome per ogni bambino piccolo, anche per Piccolo Furfante il tempo è qualcosa di  astratto e difficile da cogliere. Sa cosa significhi oggi, domani, ieri, prima e dopo e ,naturalmente, conosce la differenza tra  giorno e notte, tra mattina e sera. Ha, però,  un’idea ancora un po’ imprecisa e nebulosa  di come si articoli un’intera giornata.

Un giorno per lui è fatto di 2 momenti ben distini: il giorno e la notte, ma la parte diurna è per lui dilatatissima rispetto a quella notturna, soprattutto perchè  è convinto che, prima che arrivi la notte, passino due intere giornate. Ora mi spiego meglio.

La parte diurna è per lui scandita in 2 tempi identici: la MATTINA e il POMERIGGIO.  Nella prima parte (mattina) le attività si sussegguono in base a questo ritmo: sveglia (dal sonno della notte),  pappa (colazione), gioco  e di nuovo pappa (pranzo). Nella seconda parte (pomeriggio) il ritmo è identico: sveglia (dalla nanna pomeridiana), pappa (merenda), gioco e di nuovo pappa (cena). Per lui non c’è differenza tra mattina e pomeriggio perchè i ritmi sono tra loro uguali, soprattutto adesso che è estate e all’ora di cena è ancora chiaro.

Volendolo aiutare a capire la suddivisione corretta di un giorno, ho creato una bussola del tempo. Un semplice cerchio in cui sono rappresentate le varie fasi di una sua giornata, in base ai suoi ritmi ed alle attività che di solito svolge: la colazione con latte e biscotti, il gioco con i suoi amichetti, il pranzo all’asilo, la nanna pomeridiana, il gioco al parco, la cena in famiglia…

Ogni fase della giornata è indicata dal suo nome e un sole e una luna al centro del cerchio chiariscono se sia giorno o notte.

Come usarla.

Dopo aver guarTime2dato insieme le figure riportate nella bussola, dopo averle commentate ed identificate con le attività che di solito svolge, ho spiegato  nuovamente a Piccolo Furfante il concetto di mattina e pomeriggio. Per qualche giorno gli ho chiesto di indicarmi, in diversi momenti della giornata, secondo lui dove ci trovassimo e non ha mai avuto problemi a posizionare la bussola nella posizione corretta. Una volta che ha acquisito sicurezza nel localizzarsi a livello temporale, abbiamo incominciato a girare la bussola per vedere cosa ci sarebbe “capitato” dopo quel dato momento. In questo modo ha cominciato ad acquisire una visione più circolare di una giornata e non più frammentata come l’aveva prima.

Questo è il modello che ho usato. Ho semplicemente incollato i due cerchi, quello delle attività e quello che fa da coperchio, su del cartoncino, infilando nel mezzo un ferma-carta (un chiodino con la punta piatta divisa in due!) che permette ai due fogli di ruotare.

Creare una bussola del tempo personalizzata è semplicissimo: basta usare delle foto o dei ritagli di giornale che rappresentino la propria giornata tipo. E’ possibile anche creare una bussola del tempo gigante, utile per far vedere la scansione temporale magari a gruppi di bimbi.

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Un caleidoscopio per bambini piccoli

cale2Quando ero piccola adoravo i caleidoscopi, ne avevo parecchi. Mi piacevano i colori e le forme che producevano. Mi divertivo ad osservare gli improbabili disegni, le tonalità e le gradazioni dei colori che si riflettevano da ogni parte… Ne ero proprio innamorata! Ero però un po’ più grande di Piccolo Furfante (avrò avuto forse 5 anni).

Era da un po’ che pensavo di provarne a creare uno per lui, ma ero in dubbio, essendo ancora così piccolo.

Poi ho letto questo post di Se7ven in cui viene spiegato passo passo come costruirne  uno e  mi sono detta: proviamoci! Se non gli piace, non è un gran danno: ci giocherò  io!! 😉

Inizialmente, come indicato nel post pensavo di usare del cartone (avevo tenuto da parte una grossa scatola di smaties), ma poi ho pensato alla delicatezza di PF e ho preferito cambiare materiale. Ho così optato per una semplice bottiglia di plastica scura (quella del Chinotto da 125): maneggevole, resitente, lavabile.

Cosa ho usato:

  • Bottiglia di plastica scura
  • Foglietti trasparenti rigidi (2 porta CD), un poco più grandi della base della bottiglia
  • Sacchetti di plastica trasparente multicolore
  • Carta velina colorata
  • Carta regalo lucida di vari colori
  • Polvere colorata
  • Forbici
  • Nastro adesivo colorato
  • Carta alluminio
  • Colla
  • Bi-adesivo
  • Adesivi  a forma di stella

Come l’ho costruito:

Ho tagliato il fondo della bottiglia (1 cm) , l’ho lavata bene e ho incollato al suo interno la carta d’alluminio (un lavoraccio!).

Ho poi tagliato dei pezzetini (molto piccoli) di carta velina, di carta regalo lucida e delle striscioline di sacchetti di plastica multicolore.  Dopo averne ottenuti un bel po’, li ho appoggiati al centro di uno dei due fogliettini trasparenti (primo porta CD) insieme ad un po’ di polverina colorata. E’ un lavoro delicato perchè i pezzetti si elettricale1zzano e vanno da tutte le parti.

Sul perimetro dell’altro foglietto trasparente (secondo porta CD) ho appiccicato del biadesivo (ho provato inizialmente con la colla, ma, oltre ad incollarmi le dita, ho rovinato anche un foglietto!! 🙁 ) e, una volta tolta la carta di protenzione l’ho appoggiato, delicatamente, sull’altro foglio trasparente, quello con i pezzettini di carta. Per un po’ i pezzetti riamangono appiccicati ai fogli e non si muovono, ma non preoccupatevi dura poco e appena si scuote il caledoscopio si staccano, producendo i magnifici disegni che conosciamo.

Tutt’intorno alla base della bottiglia tagliata ho avvolto dell’altro biadesivo e ho attaccato i bordi dei foglietti trasparenti, ora uniti tra loro. Ho fissato ulteriormente il tutto con due strisce di nastro colorato. Ho, infine, abbellito la bottiglia aggiungendo gli adesivi a forma di stella e dell’altro nastro colorato.

In controluce, i pezzi di carta velina e di sacchetto diventano trasparenti mantenendo i loro bei colori. Quelli di carta lucida invece non fanno filtrare la luce, ma brillano grazie alla polvere colorata.

Come temevo questo gioco, malgrado il primo entusiasmo, non ha entusiasmato particolarmente Piccolo Furfante che ora lo usa come “binocolo dei pirati”.

Se son rose fioriranno!!!!

Ecco altre idee:

  • You tube (un video che mostra come costruire un caleidoscopio usando un cd)
  • eHow.com (con una serie di video che spiegano come realizzare un caleidoscopio fai da te)
  • Kaboose.com (per creare un caleidoscopio dai porta rullini)

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Nel mondo di Manny tuttofare e dei suoi amici

MannyPiccolo Furfante ha scoperto da poco un vulcanico ed ingegnoso amico: Manny tuttofare. La scoperta è stata casuale: un suo amichetto stava guardando un episodio proprio mentre gli abbiamo fatto visita e Piccolo Furfante  se ne è innamorato subito (di Manny, non dell’amichetto ;-)! )

In effetti le avventure  sono divertenti, i personaggi simpatici, i racconti adatti anche per i più piccoli e pensati per avvicinare i bambini all’inglese. Sono, però, gli attrezzi parlanti  ed animati che lo  hanno affascinato fin dal primo sguardo. Due sono i suoi preferiti: Philip (il cacciavite a stella) e Pim (il martello).

Ho, quindi, cercato  in rete informazioni e materiale su Manny ed i suoi “strani” amici.

Ho scoperto, per prima cosa, che su you tube ci sono alcuni episodi del cartone tutti in italiano (per chi lo volesse ci sono anche nella versione inglese) .

Mi sono poi imbattuta nel sito di Family.go.com con tante pagine dedicate a questo personaggio (disegni da colorare, craft, ricette per torte…). Navigando un po’  ho scoperto le istruzioni ed il modello per costruire la scatola con tutti gli attrezzi amati da Piccolo Furfante. Così mi sono data da fare e gliel’ho fatta trovare al suo ritorno dall’asilo. E’ stato un successone: ci ha giocato per tutto il pomeriggio! L’ha portata dai nonni e tutti gli attrezzi lo hanno accompagnato durante la cena, il lavaggio dei dentini ed i racconti della BuonaNanna. Naturalmente stamattina sono andati all’asilo insieme a lui!!!

Le istruzioni per costruire la scatola sono facili e contenute nel modello. Ecco, però, alcuni suggerimenti per rendere gli attrezzi ed il contenitore più resistente:

  • Prima di assemblare la scatola e gli attrezzi, incollateli su del cartoncino rigido. La piegatura dei bordi rimane un po’ più difficoltosa, ma la resistenza è maggiore.
  • Il manico della cassetta degli attrezzi, una volta inspessito con del cartoncino, è meglio bloccarlo con del nastro adesivo, invece che solo con la colla come suggerito nelle istruzioni. Inizialmente  avevo usato solo la colla, ma dopo due strattoni è rimasto in mano a Piccolo Furfante. Il nastro adesivo invece regge bene gli urti! 😉

Ecco altre risorse che ho trovato in rete:

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