Le filastrocche delle emozioni

Settimana scorsa io e Piccolo Furfante abbiamo  rimesso a posto un po’ di scatole di attività. Si erano pericolosamente (nel senso che rischiavano di caderci in testa :-S) accumulati schede, libretti, carte, dadi e una marea di altre piccole cose.

Ci eravamo accorti che non riucivamo più a trovare quello che ci serviva e che, avvicinandoci ai contenitori, ci passava la voglia di cercare. Così di buona lena ci siamo messi a riordinare e cosa abbiamo trovato? Le mitiche palette delle emozioni e delle schede che avevo creato proprio nello stesso periodo: le filastrocche delle emozioni. Ce n’eravamo proprio dimenticati. 🙁

All’epoca le avevo  plastificate e così hanno resistito bene alla marea di giochi che si sono accumulati sopra!

Sono delle semplici  filastrocche, scritte su fogli in formato A4, sulla Rabbia, la Paura, la Tristezza e la Gioia in cui vengono descritti questi stati d’animo, le reazioni fisiche ad essi associati e alcune idee per ritrovare la calma :-).

Per ogni scheda avevo inserito un simpatico disegnino che rimanda all’emozione e ho usato un colore diverso per renderla ben identificabile. Volendo si possono anche usare per creare un librettino oppure  come poster da appendre al muro.

A Piccolo Furfante piace soprattutto la filastrocca della PAURA. L’ultima parte me la fa ripetere e ripetere un miliardo di volte!

Non dovevo aver paura
la mia casa è ben sicura.
Nessun mostro o fantasma
ci viene a far la nanna:
loro abitan lontano
e a quest’ora russan piano,
coricati nei lettini
sognando topolini.
Ogni mamma sta cullando
e il suo bimbo rassicurando:
che sia mostro, alieno o umano
un ragnetto o un marziano.

Ecco le nostre schede. Buona lettura!
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La scatola dell’estate: un salvadanaio per i ricordi

Dove mettete i ricordi dell’estate? Biglietti, cartoline, conchiglie, disegni, foto…

Di solito noi li riponiamo , se gli oggetti non sono troppo voluminosi, dentro l’album delle foto delle vacanze. Altre volte in una scatoletta o in una valigetta o in contenitore acquistato in viaggio. Normalmente “compattiamo” il tutto alla fine delle vacanze: una sorta di gesto conclusivo di tutta l’estate che sacisce il rientro alla “normalità”.

Quest’anno ho deciso, però, di preparare una scatola da portare in giro con noi. Ci accompagnerà per tutta l’estate, nei nostri piccoli (o lunghi) viaggi. Raccoglierà le nostre memorie  quotidiane, di volta in volta, come un salvadanaio delle nostre giornate. In questo modo potremo tenere a portata di mano ogni cosa ci sembri importante, senza il pericolo di perderla o di dimenticarla. Potremo riprendere in mano le nostre giornate e riviverle con calma, riassaporandole.

Dovendola portare con noi, mi serviva  una scatola non troppo ingombrante e, soprattutto leggera. Volendo, poi, avrebbe dovuto anche potersi ripiegare. Dopo aver scartato un po’ di scatolette che avevo in giro per casa, ho trovato una scatola di cartone bianco che faceva proprio al caso mio. Non rimaneva altro che decorarla.

Inizialmente pensavo di farla decorare a Piccolo Furfante, ma dopo averglielo proposto un po‘ di volte e aver capito che non ne aveva proprio voglia, ho lasciato perdere e mi ci sono messa io ( in realtà morivo dalla voglia di farlo! 😀 ). Dato che PF stava  facendo disegni con i pennarelli, ho deciso di tenergli compagnia. Ho disegnato sui vari lati un paesaggio marino e figure di animali  (pesci, polpi, stelle marine, granchi, meduse…), colorando il tutto con i suoi pennarelli. E’ stato un lavoretto fatto in compagnia che ci ha occupato un po’ il pomeriggio.

Piccolo Furfante è rimasto contento del risultato e, devo dire, anch’io (magari con le tempere veniva meglio, ma anche così ha un suo perchè) 🙂

La nostra scatola  dell’estate è quindi pronta e adesso non resta che riempirla!

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Imparare l’alfabeto con le conchiglie

Parecchio tempo fa avevamo creato il memory delle conchiglie: un gioco che a Piccolo Furfante piace ancora. Così qualche settimana fa con una gran voglia di mare addosso, ho recuperato le ultime conchiglie che ci erano rimaste. Ma cosa farne?

L’idea di un altro memory mi stuzzicava, ma era una replica del precedente e non sapevo se avrebbe entusiasmato Piccolo Furfante, così ho pensato e pensato, pensato… finchè mi è venuta questa idea: un memory conchiglioso, ma invece di usare immagini, utilizzare le lettere.

Avevo in giro ancora delle lettere (di piccole dimensioni) in foam, rimasugli di miei lavoretti scrap e con moooooolta pazienza ho incominciato ad incollarle con della super-colla alle conchiglie. Il risultato è carino. Naturalmente le lettere devono essere uguali 2 a due (per giocare a memory). Le nostre poi erano anche colorate e l’alfabeto risaltava sulle conchiglie bianche.

Come avevo sperato è stato un successone! 😀

All’inizio abbiamo giocato al classico memory, riconoscendo le lettere che comparivano, poi ci siamo dati alla costruzione di parole usando le conchiglie. Ho dovuto comprare altre conchiglie e altre letterine in foam perchè quelle che avevo non bastavano a costruire alcune parole  (come per esempio mamma: cavoli ha 3 emme e 2 a…)

Ecco un gioco facile da costruire, divertente e adattissimo per l’estate. Ve lo consiglio.

Per chi non avesse letetrine di foam a disposizione, ecco un mini-alfabeto da scaricare ed incollare 🙂

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