Lanterne di carta fantasmatiche, ma senza candela

Ci eravamo già cimentati in questo simpatico e veloce lavoretto in occasione del Giorno della Marmotta. Questa volta, però, tutto il lavoro l’ha fatto Piccolo Furfante: come era orgoglioso! 😀

Cosa serve:

  • sacchetti di carta (quelli del pane per intenderci. Noi li abbiamo chiesti al fornaio del paese che ce li ha dati bianchi!)
  • pennarello indelebile nero
  • forbice
  • lucine Ikea

Come le abbiamo costruite:

Piccolo Furfante ha disegnato sulle buste di carta occhi e bocca con il pennarello nero, una su ogni lato del sacchetto. Abbiamo poi ritagliato le estremità del sacchetto con la forbice: la parte sotto per togliere la zigrinatira che non faceva stare in equilibrio il sacchetto e quella sopra per permettere alla luce di uscire.

Abbiamo accesso i nostri lampadini (le lucette IKEA) blu e verde e le abbiamo coperte con le buste di carta. Il gioco è fatto 😀 e che spavento si è preso Papà Ema entrando in camera la sera 😉

Naturalmente sarebbe possibile usare anche le candele, ma sinceramente mi fido poco!

Questa invece è una  lanterna che ho creato con del cartoncino nero. Ho ritagliato una striscia di cartoncino alta  35 cm e larga  60 cm e vi ho disegnato sopra dei piccoli pipistrelli. Ho ritagliato le sagome con la forbice e ho richiuso su se stessa la striscia bloccandola con delle graffette. La lanterna pipistrellosa è pronta. In questo caso io uso una candela arancione a bicchiere, ma è possibile usare anche le lucette IKEA. L’effetto però non è così bello 😀

Qui trovate alcune sagome che potrete utilizzare per creare la vostra lanterna di cartoncino:

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Zucca di cartapesta portacaramelle e il gioco “cerca-trova”

Era da un po’ che volevo provare a fare qualche lavoretti con la cartapesta insieme a Piccolo Furfante. L’idea di colla, acqua, fogli di carta tutto in mano a  Piccolo Furfante mi preoccupava: immaginavo di ritrovarmi coperta di vinavil dalla testa ai piedi. L’altro pomeriggio mi sono fatta coraggio e, con una certa apprensione, gli ho proposto di realizzare una zucca gigante. Ci serviva assolutamente: dove avremmo messo tutte le caramelle e i dolcetti di Halloween? 😉

Abbiamo lavorato in cucina, per limitare i danni e ho preparato per tempo tutto l’occorrente:

  • carta igienica a basso costo
  • colla vinilica
  • palloncino di grandi dimensioni (28 cm)
  • piatto di carta
  • pennelli di varie grandezze
  • ciotola usa e getta di plastica
  • adesivo
  • forbici
  • cucchiaio
  • 1 bicchieri di plastica
  • tempera arancione (o gialla e rossa)
  • pennarello indelebile nero

Come l’abbiamo creata:

Mentre Piccolo Furfante si divertiva a dividere i foglietti di carta igienica, io preparavo l’intruglio di colla e acqua (2/3 di colla vinilica e 1 di acqua). Di questo intruglio ne serve parecchio se la zucca è grande come la nostra. Ho preferito, però, prepararlo poco per volta per evitare di trovarmi colla vinilica ovunque. Dopo aver amalgamato bene acqua e colla in una ciotola usa e  getta, ho gonfiato il palloncino  (a dire il vero ne ho gonfiati 2 in modo che PF potesse giocare con uno mentre io preparavo l’altro 😉 ). Sulla base del palloncino ho attaccato con l’adesivo il piatto di carta: per farlo aderire bene l’ho tagliato lungo il bordo con tagli dall’esterno verso il centro. In questo modo i vari lati del piatto hanno seguito perfettamente la forma del palloncino.

Perchè mettere il piatto? Perchè la zucca di cartapesta una volta asciutta potrà rimanere in equilibrio e non rotolare da una parte all’altra 😀

Ora era tutto pronto: fogli, intruglio, palloncino, Piccolo Furfante. Ho appoggiato il palloncino (dalla parte del nodo) su di un bicchiere largo e abbiamo incominciato a ricoprirlo di fogli di carta igienica. Ogni foglio di carta veniva coperto, con l’aiuto del pennello, con uno spesso strato di intruglio. Abbiamo ricoperto il palloncino con 3 strati. I fogli di carta igienica sono sottili e passandoci con il pennello si arricciano: se l’effetto da bagnato non è bello, il risultato da asciutto è meraviglioso.

Devo dire  che mi aspettavo che Piccolo Furfante non solo combinasse disastri ma che non volesse più smettere di attaccare fogli sul palloncino. Mi sono dovuta ricredere su entrambi i punti!

Abbiamo lasciato il nostro palloncino asciugare per una giornata intera vicino al calorifero e finalmente ,dopo tanta attesa, la nostra zucca era pronta da decorare. La cosa più emozionante è stato lo scoppio del palloncino da parte di PF usando uno stuzzicadenti. 😀

Una volta tolto il palloncino, ho regolato il bordo con la forbice e abbiamo iniziato a colorare la nostra zucca con la tempera arancione. Ne servono almeno due tubetti grandi per coprire una zucca di 28 cm. Usando il colore le pareti della zucca si ammorbidiscono, ma niente paura una volta asciutta la zucca ridiventa resistente 🙂

Una volta colorata tutta, l’abbiamo lasciata asciugare per una notte e al mattino abbiamo disegnato con il pennarello indelebile nero gli occhi, il nasino e la bocca. La nostra zucca portacaramelle è pronta e ora aspetta sul tavola in attesa di essere riempita di dolcetti  di ogni genere 😀

Ho già pensato anche di utilizzarla per un giochetto: il “cerca-trova“. Riempirò la zucca di foglietti di carta o di quei riccioli di plastica che si usano per i cesti regalo, tra questi metterò 5 caramelle + 1 cioccolatino. Chi troverà il cioccolatino avrà un regalino, chi troverà le caramelle se le potrà “pappare” di gusto. In bocca al lupo, anzi alla zucca! 😉

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Le manine delle emozioni

Io e Piccolo Furfante giochiamo spesso con le emozioni usando le nostre palette, le filastrocche, disegnando, facendo mostriciattoli e leggendo racconti…

Ogni occasione è buona per parlarne e per parlare di come stiamo.

Quello che voglio mostrarvi in questo post non è, però, un’attività pensata da me, bensì dalle splendide maestre di Piccolo Furfante.

Era da qualche giorno che PF mi raccontava di un lavoretto fatto a scuola che gli era piaciuto molto, ma il suo racconto era per me incomprensibile: parlava di mani, di marionette, di faccine, di canzoni e filastrocche…

Insomma non ci avevo capito nulla! Ma proprio nulla nulla! 😳

Poi l’altro pomeriggio è uscito da scuola orgogliosissimo, sventolando la sua manina della gioia e allora ho finalmente capito 😀

Per parlare di emozioni, le maestre avevano creato insieme a bimbi delle manine che rappresentavano le emozioni. Manine colorate, che diventavano faccine, con un bastoncino per prenderle e sventolarle mentre si recitavano filastrocche e canzoncine a tema.

Manine allegre che hanno accolto i bambini nuovi all’inizio dell’anno, manine sorridenti che sono passate di mano in mano per far sentire a proprio agio e al sicuro i nuovi arrivati…

Penso che le maestre di Piccolo Furfante abbiano fatto uno splendido lavoro 😀 ed è per questo che ho pensato di presentarvelo.

Il materiale che hanno usato per costruirle:

  • cartoncini colorati (un colore diverso per ogni emozione)
  • pennarelli
  • cartoncno rigido
  • adesivo

Come le hanno create:

Per prima cosa i bimbi hanno disegnato sui cartoncini colorati  la sagoma delle proprie mani: un colore per ogni emozione.

Le maestre le hanno ritagliate (che pazienza! 😆 ) e i bambini hanno disegnato sopra le tracce delle faccine: allegra, triste, arrabbiata, spaventata.

Le maestre hanno poi ritagliato dei bastoncini dal cartone rigido e con l’aiuto dei bimbi li hanno attaccati con l’adesivo alle manine. Le palette-manine delle emozioni erano pronte.

Un grazie di cuore alle maestre di Piccolo Furfante (Olghy, Cri, Suor Lorenzina) per la cura, l’impegno e l’amore che mettono nel loro lavoro! 😀

Ecco le nostre filastrocche delle emozioni per giocare insieme alle manine.

Vi segnalo, inoltre, questo blog interessantissimo “Chiamale emozioni” (il cui progetto è gestito da un mio amico 😀 “Ciao Davide!”) in cui potrete trovare approfondimenti sul tema delle emozioni. Vi consiglio di cuore di dare un’occhiata al materiale relativo al Convegno di Mark Greenberg “scuola ed emozioni” che ho avuto modo di seguire e che è stato a dir poco illuminante.

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