A scuola di creatività: guardiamoci intorno in cerca di idee

Eccomi qui di nuovo  parlare di creatività! Vi ho lasciato l’ultima volta presentandovi 5 modi per “sfornare” idee in modo facile e veloce.

Oggi vi voglio parlare di come cio’ che ci circonda ci puo’ essere utile per alimentare la nostra “fame di idee”.

Per prima cosa tenete gli occhi ben aperti e non solo su internet, ma soprattutto quando siete in giro. Ricordate: “Nulla si crea dal nulla!”. Non esiste un’idea, un atto creativo che nasce dal nulla. Tutto viene rielaborato, ricreato, rivisitato… e la creatiivtà sta proprio nel rendere originale e personale cio’ che esiste già!

Ogni cosa puo’ essere fonte di ispirazione: da una vetrina al vetro di una finestra, dal graffito sul muro di fronte casa alla costruzione improvvisata di un bambino al parco. Durante le vacanze di Natale ho visto in giro molte cose che mi hanno fornito un sacco di idee: il panettiere di fronte alla stazione aveva fatto degli angioletti natalizi usando i sacchetti della carta del pane (stupendi), sulla finestra della scuola di PF è comparso un bellissimo albero fatto con l’alluminio (uno spettacolo). E che dire della ghirlanda fatta di foglie secche e nastrini rossi che ho visto appesa ad una porta?? Tante idee da rielaborare e rivisitare…

Quindi? Sarebbe semplice dirvi di armarvi di carta e penna e prendere subito nota dell’ispirazione. Tuttavia sono io la prima a non farlo. A volte dimentico l’agenda, a volte non ho la penna, a volte non ho tempo di fermarmi e scrivere… Quindi? Bè faccio foto! Con il telefonino o con la macchina fotografica se ce l’ho! Non devono mica essere foto d’autore! L’importante è fissare l’dea 😀

Allenatevi  a guardarvi in giro ovunque siate. Quante fonti di ispirazioni riuscite a trovare? Fate una prova! Rimarrete stupiti!

Altro buon modo per alimentare le idee e la propria creatività è parlare. Parlate delle vostre idee e delle vostre creazioni, chiedete, informatevi sulle idee creative degli altri. Parlate, parlate, parlate sia nel mondo virtuale che in quello reale . Mettete in circolo la creatività! Vi prenderanno per matti? Probabile… ma anche no! :mrgreen: Parlando troverete persone a voi affini, scoprirete  creatività in persone che non pensavate, avrete modo di confrontare le vostre intuizioni, accrescere la vostra borsa di idee e modificare i vostri punti di vista. Se avete fortuna potreste trovere amici e validi alleati.

Fate una prova. Oggi parlate di almeno una vostra idea creativa con 3 persone (iniziate con quelle con cui vi risulta piu’ facile e di cui vi fidate) e state a vedere cosa succede. Stimolate i vostri interlocutori ad esprimere un commento e a fare osservazioni. Sentite il loro parere e indagate sulle loro idee, le loro esperienze creative…

Tenete bene a mente pero’ 3 cose:

1) parlandone rischiate di essere criticati e giudicati. Sta nel gioco, ma i vantaggi sono piu’ degli svantaggi. Una critica (anche maligna) puo’ farvi riflettere sul valore della vostra idea, sulla sua  fattibilità, su quanto ci tenete a portarla avanti, su cosa eventualmente puo’ essere modificato. Soprattutto,pero’,  vi fa conoscere le persone: in questo modo potete avere un’idea di quante persone realmente creative e di fiducia vi stiano intorno e  possano aiutarvi a coltivare la vostra creatività.

2) Parlare delle proprie idee vuol dire correre il rischio che qualcuno ve le rubi. Questo è un rischio reale, ma la creatività si alimenta con la condivisione: piu’ si condivide e piu’ ci si confronta, piu’ cresce. Purtroppo o per fortuna è cosi’ , appunto perchè nulla nasce dal nulla. Il rischio c’è, ma io ritengo che sia meglio far circolare idee che tenerle chiuse sotto chiave. Tenete presente comunque che un’idea puo’ avere molte forme di realizzazione e una non esclude l’altra.

3) Abbiate rispetto delle idee altrui. Il fatto che nulla nasce dal nulla, puo’ far cadere nell’errore che le idee degli altri possano essere prese senza permesso. E’ vero che le idee se non brevettate non sono soggette a copyright, ma è anche vero che il rispetto per sè e per l’altro è un valore imprescindibile. Se una persona mi ha suggerito un’idea e se io la utilizzo in qualche modo, in qualsiasi forma, è segno di rispetto e di stima prima di tutto nei confronti di se stessi e poi per il valore di questa idea e della persona che l’ha suggerita riconoscerne la paternità. Il riconoscimento non toglie nulla all’originalità del mio “prodotto”. In questo modo non solo stimolo gli altri a mettere in circolo le idee, ma do valore alla creatività mia e dell’altro.

Altro buon modo per alimentare le proprie idee è avere interessi diversi e alimentarli. Questo per vari motivi:  avere interessi 1) accresce il proprio benessere personale (non lo dico io, è provato) 2) accresce le vostre conoscenze sia in termini di sapere che in termini di relazioni. Piu’ interessi=piu’ persone con cui relazionarsi= piu’ chiacchiere da fare= piu’ cose da sapere=piu’ idee da condividere 3) fa in modo di avere a disposizione piu’ prospettive e piu’ strumenti per guardare ad un problema ma anche ad un’idea.

Non importa quali siano i vostri interessi e quanti ne abbiate. Non importa se li coltivate in solitaria oppure richiedono altre persone. Uno vale l’altro, l’importante è che vi divertiate e vi piacciano. Pensate che bel mix di idee potrebbero venir fuori da una persona che per esempio ama lo yoga, la cucina e l’uncinetto?  😀

Pensate allora ai vostri interessi e ai vostri hobby, focalizzate la vostra attenzione sugli stimoli che ricevete da ogni settore e cercate di trovare delle connessioni tra un interesse e l’altro. Lavorate su queste cose per elaborare idee innovative e creative.

 

Per oggi è tutto!

Buone idee e buona creatività a tutti voi! 😀

Qui trovate tutti i post in cui parlo di creatività:

Continue Reading

A scuola di creatività ovvero come far nascere le idee

Spesso le idee si accendono l’una con l’altra, come scintille elettriche.
Friedrich Engels

Finalmente torno a parlare di creatività e questa volta per proporvi qualcosa di pratico. Il mio regalino di Natale per voi: post pratici per “giocare” con la creatività.

Come vi ho detto piu’ volte, io credo che la creatività possa essere coltivata e sia a disposizione di tutti, a prescindere dall’età, dal ceto sociale, dal titolo di studio, dal lavoro che si fa…

La creatività di cui parlo non fa riferimento alla creatività che porta a creazioni di altissimo valore capaci di concorrere allo sviluppo umano (magari anche a quella, ma personalmente non volo cosi’ in alto ;-)). Io penso  ad una creatività che si traduce in prodotti di normale importanza in grado però di appagare la persona, di farla stare bene e di trasmettergli un senso positivo nei confronti della vita arricchendola e arricchendo quella degli altri.

Per cui cosa c’è di meglio che esercitarsi e stimolare questa nostra creatività? Come, direte voi? Facendo un po’ di pratica. Vi faccio lavorare, va là! 😀

Per prima cosa per essere creativi bisogna avere delle idee, non necessariamente buone, ma delle idee si’. Per trovare quella “giusta” dobbiamo allenarci a produrre molte idee perchè nel mucchio sicuramente ce ne sarà una (io spero di piu’ :-D) che vale la pena di essere realizzata. Si è soliti dire “tieni a portata di mano un quaderno e una matita, cosi’ potrai annotare tutte le idee che ti vengono in mente” (e ve lo dico anch’io 🙂 ). E’ vero pero’ che a volte, bisogna “abituarsi” a produrre idee, perchè le idee non ci piovono dal cielo, o per lo meno per me all’inizio non è stato cosi’. Sarà che ho trascurato per molto tempo la mia creatività ed ad un certo punto mi sono ritrovata un po’ arrugginita, con tanta voglia di fare ma non sapendo cosa e come fare.

E allora, mi sono messa a produrre idee? Di metodi ce ne sono tanti, pensati da fior fior di studiosi … Vediamo  i miei preferiti che uso spesso quando devo pensare ad attività e lavoretti per i bimbi:

  • creare mappe mentali. Un metodo che ci permette in modo semplice e veloce di scomporre un’idea e da essa svilupparne tante altre.  Prendete un bel foglio bianco ed al centro mettete una parola qualsiasi (meglio ancora se riguarda una questione, un’idea, un progetto che vi interessa). Da quell’idea fatene discendere un’altra e poi un’altra ancora e cosi’ via finche’ non avrete riempito tutto il foglio. Non abbiate paura di scrivere la prima cosa che vi passa in testa. Il foglio non lo leggerà nessuno e nessuno vi darà il voto. Ora guardate il vostro foglio. Quante idee avete prodotto? 5, 10,20, 30, 40… WOW! 😀 Per saperne di piu’ sulle mappe mentali leggete qui
  •  Pensare a 10 modi per... Questo è il metodo che uso  quando mi trovo in una situazione di stallo. Mettiamo che io stia cercando un lavoretto da fare con Piccolo Furfante sulla lettera A. Cosa potrei realizzare? Cosi’ di getto non mi viene in mente nulla. Allora prendo carta e penna e mi do 2/3 minuti di tempo per segnare, per esempio, 10 modi per … scrivere la lettera A. Proviamo. Mi viene da dire: con la farina, il riso, la pasta, il pongo, i fazzoletti, la colla, le foglie, i post it, le graffette, le mollette, i bicchieri, gli stuzzicadenti, i sassi, il cioccolato. ‘Ops ne ho detti piu’ di 10!! Vedete, non è difficile e quanti possibili lavoretti ora potrei fare con PF 😀  Guardatevi intorno e scrivete di getto. Il trucco è tutto qui
  • Mettere insieme idee che non centrano nulla. Anche questo lo uso spesso. Prendo un’idea che voglio sviluppare ma non so come e ne associo un’altra che non centra proprio nulla con la prima (cioè metto nero su bianco la prima cosa che mi viene in mente). In 5 minuti cerco di trovare dei modi per unire le due idee. Per esempio, sono sempre alle prese con i miei famosi lavoretti sulla lettera A e, a corto di idee, associo a caso quello che mi viene in mente adesso: “biscotti di pasta frolla” (è ora di merenda e ho fame :mrgreen: ). Quindi vediamo un po’, potrei fare preparare a PF biscotti a forma di lettera A, oppure fargli evidenziare nella parola biscotti di pasta frolla tutte le lettere A, oppure far creare delle parole che iniziano per A con lettere fatte di pasta frolla, oppure potrei scrivere sui biscotti di pasta frolla con la glassa delle lettere A e creare delle bocce di natale commestibili, oppure potrei creare una grande lettera A di pasta frolla che poi PF potrebbe decorare a piacere con cioccolatini e codette, oppure…  😀
  • Un’idea 20 verbi. A volte ho in testa un’idea ben chiara ma non so come svilupparla. Una cosa che per me funziona è associare all’idea 20 verbi, in questo modo di solito trovo uno sviluppo originale alla mia idee iniziale. Partiamo sempre dalla mia lettera A… quindi potrei associare: mangiare, saltare, scolpire, costruire,  cucire, cucinare, gridare, tirare, sedersi, trovare, nascondere, unire, soffiare, scoppiare, passare, pulire, annodare, slegare… Mi sono già venute in mente delle belle attività  come per esempio far scoppiare a PF solo i palloncini che hanno la lettera A scritta sopra, oppure farlo saltare solo quando pronuncio parole che iniziano con la A 😀
  • Usare il vocabolario. Esistono in giro delle tabelle di nomi (ne ho trovate tante sui libri inglesi che parlano di creatività) usate per associare ad un’idea una parola e da li’ far scaturire nuove idee in modo facile e veloce. Nel nostro caso prenderei la mia lettera A e estrarrei  a caso una parola da questa tabella per pensare ad attività che uniscano le due cose. Dato che di solito una persona non ha il tempo di costruirsi questo genere di tabelle, è  possibile ovviare alla cosa usando un semplice vocabolario. Ora io l’ho aperto a caso e sono finita sulla parola fango. Quindi cosa potrei fare con la mia lettera A? PF sarebbe davvero contento di creare una lettera di fango, oppure scrivere nel fango… ma senza arrivare a questo si potrebbe usare invece del fango il das e costruire delle lettere o un mosaico, oppure potrei usare la creta… Bello no? 😀

Come vedete giocare con le idee non è difficile. E queste sono solo 5 semplicissime tecniche… cosi’ tanto per cominciare e divertirsi un po’ 😀

Parleremo delle altre la prossima volta…

Qui trovate tutti i post in cui parlo di creatività:

Continue Reading

I materiali della creatività

Che materiali devo usare per stimolare la creatività di mio figlio? Materiali di recupero o materiali professionali? Solo cose riciclate o materiali di alta qualità? Bel dilemma! Ma in verità il quesito non si pone 😀

Dal mio punto di vista i materiali di alta qualità ed i materiali ricilati possono e devono convivere benissimo tra loro. Non è il materiale che fa il creativo, ma il modo in cui lo si utilizza.

L’importanza che viene attribuita all’uno o all’altro dipende da vari fattori: dall’obiettivo che ci si pone,  da come il materiale viene proposto e soprattutto da come viene vissuto.

Continue Reading