Alla scoperta del Galata il Museo del Mare di Genova

Avete come destinazione la Sardegna? Pensate di venire in traghetto partendo da Genova? Avete bambini che amano navi e sommergibili?

Bene, avete l’occasione di passare una piacevole giornata prima dell’imbarco!

Di solito noi arriviamo a Genova con un bel po’ di anticipo rispetto all’ora dell’imbarco: venendo da Zurigo il viaggio è un  lunghetto e qualche imprevisto è sempre da mettere in conto, per cui di solito siamo in città già dal primo pomeriggio. Un pranzo veloce e poi via a visitare la città. Ultimamente pero’ abbiamo un appuntamento fisso: il Galata il Museo del Mare che si trova al Porto Antico. Piccolo Furfante ne va matto, ancor piu’ dell’Acquario e del Galeone. Abbiamo cercato di convincerlo ad andare alla Città dei Bambini, ma nulla: Museo del Mare deve essere e Museo del Mare  è! 😀

Ormai lo conosciamo a memoria, ma non per questo è meno interessante ed emozionante (soprattutto per PF).

Al pian terreno ci siamo goduti tutto il percorso interattivo. PF adora la riproduzione delle tre caravelle e sicuramente abbiamo piu’ foto noi della Nina di tutti i visitatori del museo. 😉

Poi siamo passati alla visita della galea a grandezza naturale, anche se quest’ultima volta  PF si è un po’ spaventato per i video che vengono proiettati. Non sono nulla di che, ma non se li aspettava (dato che l’ultima volta non c’erano) e cosi’ ha visitato la nave di corsa, stile Bip Bip inseguito da Willy il coyote.

Una buona mezz’ora pero’ la abbiamo passata nelle salette interattive adiacenti alla galea a consultare mappe, a scoprire topi nelle botti, a remare e a caricare cannoni.

 

Al primo piano  ci siamo immersi nei mappamondi e negli atlanti antichi. Non so se a PF sono piaciuti di piu’ perchè doveva consultarli su dei computer o perchè si sentiva un esploratore antico alla scoperta del mondo.

Il secondo piano gli è piaciuto di piu’ del precedente perchè ha potuto navigare su una vera goletta, scoprire come si costruivano le antiche navi e giocare con radar e sonar. La maggior parte del tempo pero’ l’abbiamo passato a vedere il video-documentario su Ambrigio Fogar:  è infatti esposta la zattera originale dove Ambrogio Fogar e Mauro Mancini rimasero per oltre 70 giorni in mezzo all’oceano prima di essere soccorsi. Piccolo Furfante ne è rimasto davvero molto impressionato.

Il terzo piano pero’ è il preferito da PF. In cima alle scale che portano a questo piano si trova la scuola dei sommergibilisti per imparare tutto, ma proprio tutto, sul Nazario Sauro, il sommergibile esposto fuori dal museo. Un addetto vi consegnarà un foglietto con un codice personale che vi servirà per iscrivervi ufficialmente alla scuola e seguire le lezioni del comandate, simulare la navigazione, passare il test finale e ricevere il diploma di sommergibilista. Io e PF ci siamo iscritti, ci siamo anche impegnati molto, ma il diploma non siamo riusciti ad otternerlo. Non so come mai ma il nostro sommergibile faceva sempre una gran brutta fine: o finiva incagliato sui fondali o contro qualche mina o riemergeva cosi’ velocemente da ucciderci tutti! Insomma come sommergibilisti non valiamo un granchè pero’ la passione non ci manca! 😉

Sulla destra della scuola di sommergibilisti c’è la bellissima mostra sulle migrazioni italiane nel mondo e le nuove migrazioni. Purtroppo l’abbiamo visitata molto velocemente perchè Piccolo Furfante, dopo aver assaporato la scuola del Nazario Sauro, era troppo eccitato all’idea di entrare nel vero sommergibile (a dire il vero lo abbiamo già visitato le scorse volte, ma per lui è sempre una grande emozione!).

Per fortuna sono riuscita a convincerlo a fermarsi un attimo sulla terrazza del museo dove si gode una splendida vista della città.

Ora eravamo (di nuovo) pronti ad entrare nel Nazario Sauro. Alla biglietteria dovrete compilare un foglio e vi daranno un’audioguida, dovrete inoltre abbandonare negli armadietti borse e oggetti ingombranti . All’ingresso del sommergibile poi vi sarà dato un caschetto e cosi’ potrete finalmente iniziare la visita. Tutta questa trafila non fa altro che aumentare l’eccitazione di PF e una volta entrati nel sommergibile non si sprecano gli “Oooooh!” i “WOW!” e i “Maaaamma!”. Qui vi mostro alcune foto scattate quest’inverno perchè in quest’ultima visita ho dimenticato  la macchina fotografica dentro la borsa all’ingresso! 😛

Questa volta abbiamo impiegato piu’ di 3 ore a completare l’intera visita del museo, saltando pure alcune sale e guardando altre molto velocemente. Devo dire che piu’ andiamo in questo museo piu’ le ore di permanenza al suo interno, invece di diminuire, crescono 😀

Riconsegnata l’audioguida all’addetta alla biglietteria (con suo grande sollievo dato che temeva che PF gliela distruggesse e non ho capito perchè ) ci siamo buttati nel negozio di souvenir nochè a mangiarci un gelatone gigantesco visto il gran caldo che c’era 😀

Come avrete capito, questo museo ci piace molto e di sicuro ci torneremo la prossima volta che saremo a Genova! 😀

Ecco il sito ufficiale del Museo dove potrete trovare ogni titpo di informazione utile.

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3 commenti

  1. caspita come è grande…. il tuo “piccolo”. ciao!
    ps: anche io amo Genova, la mia preferita resta la biosfera, eSSe per ora segue senza fare richieste, però sono un paio di anni che non andiamo e ai suoi due ancora si poteva decidere solo noi le tappe… 😉

  2. Bella la biosfera!! E l’Acquario resta il mio preferito…

    Fino a 2 anni fa decidevamo noi l’itinerario e cosa vedere, ora lo vedo cosi’ preso dal Museo del Mare che mi spiace dirgli di no e ogni volta finisce che cedo! Certo che a furia di andarci si stuferanno pure le navi di vederci 😉

    Baciiiii

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