Venerdi’ del libro: Il bambino bilingue

Tante piu’ le lingue che parli, tanta piu’ la tua umanità

Proverbio dell’Europa Centrale

Va da sé che da quando ci siamo trasferiti qui a Zurigo mi sono interessata molto di biliguismo. L’idea che Piccolo Furfante diventerà un bambino bilingue mi preoccupava non poco, per tre motivi:

  1. la sua seconda lingua sarà il tedesco che noi non padroneggiamo per niente
  2.  il suo contatto con la seconda lingua é avvenuto non precocemente (a 5 anni) quando la sua lingua madre era già ben acquisita
  3. oltre che il tedesco/tedesco PF sta imparando in simultanea anche lo svizzero tedesco (una lingua a sé) che mescola allegramente con le altre due lingue

Preoccupata ho quindi letto ogni cosa che trovassi sull’argomento “bilinguismo”, ma niente era riuscito a fornirmi delle risposte soddisfacienti, fino a quando mi è capitato in mano il libro che vi presento oggi.

Ogni aspetto del bilinguismo e del plurilinguismo é spiegato con semplicità e precisione. Sono presentate esperienze ed esempi chiarificatori.

La questione blilinguismo è toccata tenendo conto di vari aspetti:

  • la difficoltà di mantenere la propria lingua madre,
  • il significato profondo di assimilare una lingua differente da quella materna,
  • i preconcetti che si hanno nei confornti delle persone bilingue,
  • le difficoltà che puo’ avere un bimbo bilingue,
  • il bilinguismo messo in atto da genitori monolingui.

Un libro a volte un po’ tecnico (quando per esempio vengono spiegati i meccanismi dell’acquisizione del linguaggio), ma molto scorrevole che consiglio vivamente nn solo a chi vive la nostra situazione, ma anche agli insegnanti che devono affrontare l’integrazione di bambini stranieri a scuola.

Il libro in questione é…

il bilinguismoIl bambino bilingue – Crescere parlando piu’ di una lingua

di Barbara Abdelilah-Bauer

Noi genitori di bambini bilingui, abbiamo scelto ancora piu’ di altri di vivere nella molteplicità e nell’accettazione del diverso. E’ dalla molteplicità delle possibilità che ci si offrono che attingiamo la forza e la speranza per coloro che verranno dopo di noi.

Come sempre attendo i vostri suggerimenti per questo weekend!! Eccoli:

Qui trovate tutti libri degli scorsi Venerdi’ del libro

Buon fine settimana  a voi! Noi probabilmente ci godremo ancora un po’ di neve 😀

Vuoi partecipare anche tu ai Venerdì del libro?

Ecco come fare:

Basta postare di venerdì – sul proprio blog o lasciare un commento su HomeMadeMamma – i libri che si vogliono suggerire ai lettori per il weekend. Possono essere uno o più, su qualsiasi argomento e per qualsiasi target.

Anche il modo in cui proporli è a discrezione dei partecipanti: mettere citazioni, raccontare aneddoti, fare semplicemente una lista, inserire foto…

Invito chi partecipa a lasciarmi un commento nell’articolo del giorno, in modo da poter inserire tutti i link dei partecipanti della settimana nel mio post. Non sono sempre collegata (e sono imbranata di mio ) e ora che nei fine settimana vado avanti indietro dalla Svizzera all’Italia ho sempre paura di dimenticarmi qualcuno.

Chi partecipa puo’ scegliere o meno di inserire i partecipanti della settimana nel proprio post.

Non ci sono banner da inserire, obblighi di sorta o email a cui rispondere . Si partecipa quando e come si vuole.

Lo scopo dell’iniziativa, infatti, rispecchia lo spirito con cui nasce HomeMadeMamma: far circolare informazioni utili e voglia di fare (in questo caso di leggere) in tutta libertà.

Vuoi essere dei nostri? Benvenuto! Come vedi partecipare è semplice!

 

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97 commenti

    1. Sono entrata nel mio periodo rosa ;-D
      Se ti puo’ consolare PF ultimamente sta facendo un bel mix di lingue! Speriamo in bene!

  1. Eh…mi sa che dovrei imparare innanzitutto io ad essere bilingue 😉 con l’inglese non vado gran che bene, purtroppo 🙁

    Oggi nel mio post parlo del secondo romanzo del cosiddetto “ciclo del Cimitero dei Libri Dimenticati” di Zafon:
    http://caralilli.blogspot.it/2013/03/i-venerdi-del-libro-121-il-gioco.html
    Dopo aver amato “L’ombra del vento” ero curiosa di leggere gli altri due libri del ciclo e così nell’autunno scorso li ho divorati entrambi (e infatti parlerò anche del terzo a breve!).

    Ciao, buon fine settimana!!

  2. Io sono negata con le lingue e la mia paura grande è che io possa influenzare i miei bambini. E’ un tema che mi interessa, pur ovviamente non essendo noi bilingui.
    Io invece oggi propongo un libro leggero da leggere in alternativa alle uscite di massa per la festa della donna. Una coccola speciale per l’8 marzo. http://www.lasolitamamma.it/2013/03/il-solito-8-marzo-insolita-scelta.html
    Felice festa della donna a tutte e buon weekend :D!

  3. Cara Paola,
    ho appena acquistato on line questo libro che arriverà domani dall’Italia insieme ai miei suoceri! Essendo in una situazione simile alla tua (per fortuna noi, però, dovremo vedercela solo con l’Hochdeutsch), anch’io ultimamente sto approfondendo il tema del bilinguismo,nel nostro caso specialmente quello precoce. Ho ricevuto ieri un libro che tratta in particolare di bilinguismo tedesco-italiano “Mit zwei Sprachen groß werden”; magari, appena la Fragola mi lascerà un po’di tempo per leggerlo, ci scriverò su un post per il Venerdì del libro. Intanto quello di oggi é dedicato alla Festa della Donna, con due libri della Lipperini: uno letto (e fortemente consigliato) e uno da leggere: http://italianoamanoamano.blogspot.de/2013/03/un-fiore-una-canzone-e-dei-libri-per-la.html

    1. Non conosco il libro sul bilinguismo italiano/tedesco. Attendo con ansia la tua recensione.Se è positiva mi ci butto a pesce!
      Dopo che hai letto il “mio” libro di oggi, mi piacerebbe confrontarmi con te. 😀

  4. p.s.: Il libro della De Gregorio alla fine non l’ho letto…aspetto un po’che mi passi l’arrabbiatura elettorale!
    Invece, Heidi lo adoriamo…ma il paese del nonno di Heidi, non ce l’avete lì in Svizzera? Comunque se verrete a Francoforte fate un salto anche a Mainz e a Wiesbaden che ne vale la pena!Per quest’ultima potrò farvi volentieri anche da Cicerone! 😉

    1. Il paese di Heidi è nostro 😉 Ci siamo passati tornando dalla montagna, ma sia il sentiero che le case sono chiuse fino a metà marzo. Poi saranno nostre!
      Una gitarella in Germania comunque ci scappa di sicuro 😀

    1. E’ da anni che h questo titolo in lista e non mi sono mai deciso a comprarl! Mannaggia! Forse è arrivata l’ora di leggerlo!

  5. Buongiorno Paola!Io sono ancora sotto influenza, non vi prometto di leggervi tutte oggi perchè la febbre alta mi dà poca autonomia, dopo poco devo andare a stendermi e riposare. Il tuo libro è molto interessante, in famiglia amiamo e parliamo 3 lingue e all’inizio avevamo pensato di insegnarle anche a Ciambella ma poi non lo abbiamo fatto, ci vuole tempo, costanza e volontà, quello che riusciamo a fare spero sia trasmettergli la passione per le lingue e fare dei giochi in inglese per proporglielo in maniera divertente.
    In occasione della festa della donna proponiamo una storia per bambini contro gli stereotipi sessisti: Rosa confetto e altre storie: http://www.lamiadolcebambina.blogspot.it/2013/03/il-venerdi-del-libro-rosa-confetto-e.html
    e una storia che racconta la vita di molte donne immigrate dal Giappone in America, è una storia intensa e dolorosa, fatta di soprusi per non dimenticare la violenza, anche psicologica, fatta alle donne: http://www.lenuovemamme.it/lopinionedellemamme/venivamo-tutte-per-mare/

    1. Tempo, costanza e volontà sono proprio le caratetristiche che l’autrice evidenzia per la realizzazione di un bilinguismo ben riuscito (ovvero equilibrato). 😀
      il libro “venivamo tutte dal mare” me lo sono già segnato e lo leggero’ a breve.

      1. ma con lui in che lingua parli?
        Comunque quando avevo approfondito io avevo capito due cose:
        – i bimbi hanno come lingua predominante quella del Paese in cui vivono perchè è quella con cui comunicano con i pari;
        – la lingua del cuore è quella con cui parli con la mamma 🙂

    1. Speriamo che la situazione migliori :-S Da quello che leggiamo e ci raccontano i nostri amici la situazione non pare davvero bella!

      1. sai che hai ragione?
        forse si è un po’ involuto nel suo genere …..

  6. Gli effetti del bilinguismo variano a seconda delle situazioni. I figli di amici, ormai grandi, nati e cresciuti in America, si sono sempre rifiutati di parlare italiano, ossia la lingua madre dei genitori, ma lo capivano benissimo e una volta venuti in Italia per lavoro gli è venuto automatico. Tuo figlio invece parte da un livello diverso, ma la lingua dominante sarà… lo svizzero tedesco, a Zurigo, ma i bambini sono plasmabili… molto più degli adulti e vedrai che non avrà difficoltà, con una madre presente e attenta e competente come sei tu:)
    Un abbraccio, monica

    1. Ora siamo cosi’ concentrati sul tedesco (e svizzero/tedesco) che l’idea che PF non voglia piu’ parlare italiano mi sembra cosi’ strana. Ma so che prima o poi succederà… confido negli amici e nei parenti per tenere viva la lingua!!

      1. Tuo figlio, probabilmente non correrà questo rischio, perché è arrivato in Svizzera già “grandicello”, quindi… non me ne preoccuperei adesso, e poi ci siete voi, e gli amici italiani che frequenterà in Svizzera e in Italia, e lo terrà vivo vivissimo!

  7. wow, riaffrescato “casa”? 🙂 o è solo per oggi?
    il libro mi interessa molto, lo cercherò, grazie.
    (comunque son sicura che con te “alle spalle” PF non avrà grandi problemi, ma capisco bene che giustamente ti sei preoccupata di procurarti degli strumenti, proprio per questo lui è avrà una mamma che all’evenienza saprà aiutarlo)
    Io oggi vi parlo di un libro molto affascinante che racconta ai più piccoli la storia di Frida Kalo e lancia un messaggio forte di emancipazione femminile.
    http://ilmondodici.blogspot.it/2013/03/libri-me-frida-kalo.html

    1. Sono ufficialmente entrata nel mio periodo Rosa e in quello dei conigli pasquali! Mi sa che dovrete sopportarmi per un po’ 😉
      Per ora spero solo che PF non mi dia i libri d’italiano in testa!!

  8. Ciao! Condivido il tuo giudizio su questo libro, molto efficace! E penso che stiate facendo un bellissimo regalo a PF, fosse in me vi seguirei subito!
    Ho appena finito di leggere “Come un romanzo” di Pennac e l’ho trovato molto bello e provocatorio..
    “Come un romanzo” di Daniel Pennac. Sulla lettura ad alta voce per bambini e ragazzi
    http://www.babytalk.it/wordpress/come-un-romanzo-di-daniel-pennac-sulla-lettura-ad-alta-voce-per-bambini-e-ragazzi/

    Un buon fine settimana e grazie!
    Jessica

    1. Ho trovato il libro molto utile (indirettamente) anche per gli insegnanti. Le due maestre tedesche di PF mi hanno dato un sacco di consigli (hanno entrambe famiglie bilingue) per gestire la situazione; suggerimenti che si sono rivelati davvero utili anche se all’inizio ero un po’ perplessa. Primo tra tutti il fatto di far progredire PF nella sua lingua madre in modo che potesse poi trasferire le sue competenze al tedesco. Gli stessi consigli li ho ritrovati in uqesto libro documentati e spiegati…
      Ora vado a scoprire il tuo libro!

  9. Interessantissimo il libro che proponi oggi, che mi e ci tocca da molto vicino. Sia io che le mie figlie siamo cresciute immerse in più lingue, italiano-francese-tedesco per me, e italiano-spagnolo-tedesco per loro, e devo dire che da parte mia il fatto di cominciare da piccola a saltare da una lingua all’altra mi ha poi facilitato nell’ imparare altre due lingue.

    Dopo aver “bigiato” il venerdì scorso perché ero immersa in un libro, anche questa settimana consiglio un libro per noi mamme che mi ha fatto fare le ore piccole. http://timoerosmarino.blogspot.ch/2013/03/27-fiori-nel-fango.html

    1. Che bel mix di lingue! Adoro questi miscugli! 😀
      Sentire la tua esperienza mi da’ speranza di una buona riuscita anche con PF.
      Ora vado a leggere la tua recensione. Ieri NON ho ordinato il libro che proponi (gli ho preferito “Sia fatta la tua volontà”)e ora non vorrei pentirmene…

  10. Il libro proposto sembra bellissimo e penso che lo comprerò, visto che io insegno una L2 (inglese) a ragazzini che non parlano italiano come L1 e che si ritrovano ad avere in testa una “polenta” linguistica che spesso li porta a una confusione totale che non facilita certo la loro integrazione né il loro apprendimento. E ancora una volta la politica dei tagli alla scuola non sa dare la soluzione al problema, giocando sulla pelle anche di questi ragazzini.
    Io oggi propongo un libro per ragazzi che si sentono orfani di Harry Potter dopo aver letto tutti i libri.
    http://thebookthecatandthetable.wordpress.com/2013/03/08/360/

    1. PS: bello il pink style! 😉 Bellissima anche l’illustrazione dello header!
      PPS: la lingua della madre non si dimentica mai!
      Monica

      1. Sono sicura che quello che viene suggerito nel libro lo consci già, magari pero’ potrebbe essere utile ai genitori dei tuoi alunni.
        I tagli di sicuro non aiutano. Qui i bimbi stranieri (ma non solo visto che molti bimbi parlano in svizzerotedesco) già alla scuola materna vengono affiancati da un’insegnante di DAZ (tedesco come seconda lingua), in caso di bisogno poi ci sono assistenti scolastici, logopedisti, psicologi e psicomotricisti. Questo vuol dire molto sia per i bimbi, che per le famiglie che per le insegnanti… Poi come al solito ci sono insegnanti aperte e competenti ed altre meno, ma questo é un altro discorso

  11. Paola..un amico ha sposato una ragazza tedesca.il loro bimbo si é sempre rifiutato dì parlare tedesco fino a 5 anni dove si é sbloccato ed ora seienne adopera entrambe le lingue correttamente e con distinzione: con la mamma parla solo tedesco e con gli altri italiano.

    1. Mi tranquillizzi! Io mi faccio un sacco di paranoie, fondamentalmente perché non padroneggio il tedesco; con l’inglese o il francese sarebbe un’altra cosa :-S

      1. Siam sempre di corsa, purtroppo! Mi riprometto di rallentare e poi mi ritrovo piena di impegni sempre di piu’! Va bé…
        Il tuo libro mi ispira, soprattutto perché dici che da speranza. Cosa di cui ho un gran bisogna ultimamente!
        Un bacion e buon fine settimana

    1. Stavo giusto cercando libri d’arte per bambini. ne ho trovato uno simpaticissimo sull’Arcimboldo che proporro’ tra qualche settimana. Il tuo libro mi stuzzica. Grazie!!

    1. Topo Tip é un mito. Quando PF era piccolino lo adorava e ci ha aiutato molto in alcune occasioni come i capricci e l’andare all’asilo 🙂

  12. Ciao, interessante il libro, ci faccio un pensiero. L’insegnante del mio grande all’ultimo colloquio mi ha detto che capisce la necessità di non perdere l’Italiano, ma M. dovrebbe leggere di più in tedesco. Sono io che un po’ lo freno, ho cosi’ paura che perdano le sfumature linguistiche della nostra lingua, la sua bellezza, che non incentivo il tedesco…..
    Ora poi quando E. e M. giocano insieme parlano in tedesco…..impressionante (oltre che incomprensibile)
    Ma lo sai che la “Romanica” a Zurigo chiude? Io consiglio a tutti “Calvin ed Hobbes” che sto cercando di leggere in tedesco ma che per me resta, in italiano, un momento di spasso solitario (e non) raro.

    1. NOoo! Che mi dici?? Chiude? Non é possibile :-C
      Tu conosci la libreria Pinocchio? Rimane sempre nella parte vecchia della città e si trovano dei buoni ilbri per bimbi in italiano.
      Per ora PF separa ancora bene i momenti italiani con quelli tedeschi (anche se spesso gioca in tedesco da solo), ma con la scuola penso che il tedesco diventi inevitabilmente preoponderante. Il libro suggerisce di far progredire nel tempo la lingua madre (anche se non dominante) in modo da poter trasferire le conoscenze nella nuova lingua e consiglia gli insegnanti di spingere le famiglie verso questa strada. Sottolinea che il non progresso nella lingua materna significa un rallentamento anche in quella dominante. La maestra DAZ di PF mi diceva la stessa cosa… Non so che dirti! La maestra di una mia amica invece suggeriva di abbandonare in casa l’italiano per adottare solo il tedesco che pero’ la madre conosce poco. A me sembra assurdo O_0 Mi piacerebbe proprio confrontarmi con te!

  13. Ciao a tutte..buona fine giornata della donna..
    Come accade in poche storie è una bambina che sconfigge il mostro, una bambina che scioglie il cuore del re e sono ancora una bambino e una bambina che fanno cadere la strega cattiva. Il libro che propongo oggi parla di questo e della forza della parola. Si intitola STORIE PER RIDERE.
    Grazie per lo spazio!
    Buona notte
    Paola
    http://passidimamma.blogspot.it/2013/03/venerdi-del-librostorie-per-ridere.html

    1. Mi piace il tuo libro sia perché ho voglia di ridere 🙂 sia perché mi piace trasmettere a PF il potere della PAROLA.
      Grazie del suggerimento e buon fine settimana

    1. Anche noi il passaggio l’abbiamo fatto con Tony Wolf (MITICO!!) per poi passare a Geronimo Stilton (che non mi piace particolarmente ma che PF adora soprattutto quando parla di storia o di classici) e ora siamo ai libri veri e propri come Heidi, Pippicalzelunghe, Emile, il piccolo principe, Cipi’…
      Altre collane che piacciono molto a PF sono quelle del “Battello a vapore” e delle “Banane blu, gialle…” (no comment, please! 😉 ) pero’ qui si va un po’ a fortuna: a volte i racconti lo prendono ed altre volte no.
      mamma mia! Quanto crescono in fretta, ‘sti cuccioli! 😀
      Buon fine settimana

  14. Ciao a tutte 🙂
    Questa settimana non sono riuscita a partecipare ma mi consolo al pensiero che nel pomeriggio riuscirò a leggervi tutte. Non sempre ci riesco e quando succede ricevo bellissime sorprese e incontro nuove storie da scoprire a mia volta.
    Mio figlio, Paola, per ora conosce solo una lingua: a scuola dal prossimo anno introdurranno un percorso sulla lingua inglese, vedremo.
    La tua citazione iniziale mi sta molto a cuore, e mi è da stimolo per non sottovalutare l’importanza di introdurre quanto prima una seconda lingua.
    Un abbracciio
    Grazia

    1. In bocca al lupo per il vostro percorso d’inglese. Questo libro parla anche di questo: l’introduzione di una (o piu’ lingue) in ambito scolastico a diverse età e nel lungo periodo. Vi sono considerazioni e riflessioni davvero interessanti che mi hanno sorpresa.

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