Il cappello del pirata Barbagianni

Se una sera aveste l’occasione di passare a casa nostra, vedreste Piccolo Furfante e Papà Ema saltare allegramente sul letto brandendo cucchiai in legno, lanciando una marea di cuscini per terra e schivando pupazzi di peluche volanti. Ebbene sì!  Da qualche settimana puntualmente, dopo cena, PF e Papà Ema giocano ai PIRATI!

Sfidando la pazienza (sono dei santi, lo dico sempre!) dei nostri vicini, i miei due pirati “fatti in casa” passano da un arrembiaggio all’altro, da un mare infestato da squali all’altro, da un duello all’ultimo mestolo all’altro per crollare, esausti, in cucina (‘ops cambusa!) a papparsi gustose cioccolate con panna. (‘Sti pirati si trattano bene, però!

Piccolo Furfante poco soddisfatto della sua nave (il nostro letto matrimoniale), l’altra sera pretendeva che gliene creassi una con tanto di vela 😯 . Dato che per ora non sono arrivata a simili capacità creative, mi sono limitata a promettergli un cappello da pirata e, per mia fortuna, PF ha accettato lo scambio.

Così l’altro pomeriggio, supervisionata da Piccolo Furfante, ho creato il cappello del pirata Barbagianni. Avevo trovato, tempo fa, in rete in un sito americano il tutorial per realizzarlo, ma cercando nuovamente non sono riuscita più a recuperarlo. Fidandomi della mia memoria, mi sono messa all’opera!

Cosa ho usato:

  • 1 cartoncino nero grande
  • 2 fogli di carta bianca A4
  • pastello bianco
  • righello
  • 1 piatto piano
  • forbici
  • colla
  • spillatrice

Come l’ho costruito:

Ho diviso  in 2 il cartoncino nero formando due rettangoli. Su uno ho disegnato, con un pastello bianco, la sagoma del piatto partendo dalla base del rettangolo (la sagoma deve toccare il bordo) . Ho calcolato 15 cm di altezza partendo dai due angoli della base su cui poggia la sagoma del piatto. Ho unito con una linea questo punto con la sagoma del cerchio. Ho creato così la forma del cappello e non mi è rimasto che ritagliarla.

Difficilissimo da spiegare, ma facilissimo da fare  guardate un po’ :

Ho ricalcato la forma ottenuta sul secondo rettangolo di cartoncino nero e l’ho ritagliata. Ho fatto combaciare le due sagome e le ho unite tra loro con la spillatrice su tutta la lunghezza dei lati laterali e con un punto sulla curva del cappello.

Ho quindi disegnato il simbolo dei pirati (il teschio con la x di ossa) sui due fogli bianchi e li ho ritagliati. Con la colla li ho, infine, appiccicati sui due lati del cappello.

Ed ecco che il pirata Barbagianni è,  finalmente, pronto all’arrembaggio.

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4 commenti

  1. 🙂
    qua niente pirati, al massimo ranocchi da trasformare in principi! sulla slitta di babbo natale c’è un carico di vestitini e scarpine da principesse…
    non passa giorno senza tacchi e senza vestito di biancaneve o cenerentola, quindi siamo al rinnovo guardaroba fiabesco 😉 con contorno di corone, bacchette magiche, gioielli vari e monete di cioccolato!
    dopo la congiuntivite, siamo a nottataccia con 39,5 di febbre che non scende neanche dopo 4 tachipirine… stamane a scuola han detto ce n’erano 14 su 25, tutti ammalati: da quando va all’asilo conto i gg in cui è stata bene
    x non farci mancare nulla la piccola non voleva dormire, per di più ha un brutto arrossamento al popò, con conseguente concerto doppio fino alle 8 di stamattina… da panico, pare si mettono d’accordo a star male e lamentarsi, sopportare una è già cosa notevole, ma districarsi tra due è roba da olimpiadi… mamme bis ma come fate? menomale esistono i cartoni per far riprendere le mamme, oggi sono uno straccio 🙁

  2. Cara, come mi spiace :-S
    Coraggio che passa! Coraggio che ce la fai! Ti sono vicina vicina.
    2 settimane fa a scuola di PF era un delirio: tutti ammalati :-S La maestra rideva quando ha ricevuto la mia telefonata: ero la 10° della mattina ed erano solo le 8.30!
    Purtroppo è così. Consoliamoci: tra qualche anno avranno degli anticorpi mostruosi 😀
    Siceramente non so come si faccia con due. A me già uno annienta :-S però le mamme bis sapranno certo darti dei consigli 🙂
    Che bello le principesseeeeeee :-0 Noi andiamo di pirati, draghi e, al limite, ferrovieri 🙁 E’ una vitaccia la mia…

    Se hai bisogno di supporto e di qualche abbraccione (ahimè solo virtuali :-S) io sono qui!
    Bacioni

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